
Quando si pensa alla colazione mediterranea, l’immagine più comune è quella del caffè con un cornetto. Ma in Catalogna esiste una tradizione che rompe ogni schema: l’esmorzar de forquilla, letteralmente “colazione di forchetta”. Si tratta di un pasto mattutino abbondante e cucinato, con piatti che ricordano più un pranzo che la prima colazione. Nato nelle campagne e nei mercati popolari, oggi sta tornando a nuova vita, anche come alternativa identitaria al brunch internazionale.
La "colazione da forchetta": cos’è l’esmorzar de forquilla
L’esmorzar de forquilla nasce nel XIX secolo come risposta alle esigenze dei lavoratori: contadini, pescatori e artigiani iniziavano a lavorare all’alba e, verso metà mattina, avevano bisogno di un pasto sostanzioso per ricaricare le energie. Non si trattava di uno spuntino, ma di un vero e proprio pasto completo, da consumare lentamente e in compagnia, accompagnato da un bicchiere di vino o di birra. Il nome stesso lo racconta: non una colazione “leggera” da consumare al volo, ma una fatta con coltello e forchetta, piatti caldi e cucinati.
Nei primi decenni del Novecento, il Mercato del Born e il quartiere del Raval a Barcellona erano famosi per le loro osterie affollate di portuali e lavoratori che, già al mattino, si sedevano a mangiare trippa, guisados (stufati) e salsicce, il tutto bevendo direttamente dal tipico porró di vino. Ancora oggi, non è raro trovare anziani che alle 10 del mattino ordinano una botifarra con fagioli al posto del cappuccino. Una scena che racconta la resistenza di questa tradizione.

Esmorzar e sdijuno: due tradizioni a confronto
In Italia, un’abitudine simile si trova in Abruzzo con lo “sdijuno”, il pasto che i contadini facevano dopo qualche ora di lavoro nei campi. Come l’esmorzar, anche lo sdigiuno era una colazione robusta, fatta di pane, formaggi, salumi, uova e minestre calde.
La differenza principale è che la versione abruzzese rimane più semplice e legato ai prodotti della campagna, spesso consumati “a freddo”, mentre l’esmorzar catalano si è sviluppato come un vero momento gastronomico, con piatti cucinati e serviti nelle osterie. Due usanze diverse, ma con la stessa filosofia: la colazione come momento di sostanza, socialità e cultura contadina.
II piatti tipici dell’esmorzar de forquilla
L’esmorzar si distingue per il menu ricco e calorico. Non dolci o biscotti, ma piatti della cucina catalana tradizionale. Ecco quali sono i principali:
1. Botifarra amb mongetes

È forse il piatto più iconico dell’esmorzar. La botifarra è una salsiccia catalana, grossa e saporita, preparata con carne di maiale speziata e cotta alla griglia o in padella. Viene servita con mongetes seques, piccoli fagioli bianchi locali saltati con olio e aglio. La combinazione di carne grassa e legumi nutrienti racchiude lo spirito contadino dell’esmorzar: semplice, rustico e sostanzioso.
2. Cap i pota

Questo stufato prende il nome dagli ingredienti principali: “cap” (testa) e “pota” (zampa) di vitello. È un piatto della cucina povera, in cui ogni parte dell’animale veniva utilizzata. Le carni vengono cotte lentamente con pomodoro, cipolla e spezie fino a ottenere una consistenza tenera e gelatinosa. Il risultato è un piatto intenso, con sapori forti e profondamente legati alla tradizione popolare.
3. Fricandó

Considerato il piatto più raffinato tra gli esmorzars, è uno stufato di vitello a fette sottili cotto in una salsa ricca di cipolle e vino bianco. A renderlo speciale sono i funghi tipici catalani, come i moixernons o i rovellons, che regalano un profumo autunnale e terroso. È spesso scelto la domenica o nei giorni di festa, quando l’esmorzar diventa ancora più conviviale.
4. Trippa a la catalana

Immancabile la tripa a la catalan: le interiora, in particolare la trippa, fanno parte della cucina popolare catalana da secoli. La versione dell’esmorzar prevede una lunga cottura con pomodoro, cipolla, carote e spezie, fino a ottenere una consistenza morbida e un sugo denso. È un piatto che divide: per alcuni è un ricordo d’infanzia e di famiglia, per altri una scoperta audace dal gusto deciso.
5. Baccalà con samfaina

Il baccalà, importato un tempo dal Nord Europa e oggi radicato nella cucina catalana, è protagonista di molti esmorzars. In questa versione viene servito con la samfaina, una ratatouille catalana di melanzane, zucchine, peperoni e pomodoro, cotta lentamente fino a diventare quasi una confettura salata. Il contrasto tra la delicatezza del pesce e la ricchezza delle verdure fa di questo piatto un equilibrio perfetto.
6. Uova fritte con pancetta o chorizo

Sono l’opzione più semplice e immediata, ma non per questo meno golosa. Le uova vengono fritte in olio d’oliva, spesso con contorno di pancetta croccante o fette di chorizo, la celebre salsiccia affumicata spagnola. Il piatto è quasi sempre accompagnato da pa amb tomàquet, pane tostato strofinato con pomodoro fresco e condito con olio e sale, che diventa la base perfetta per raccogliere il tuorlo.
Tutto questo spesso innaffiato da un calice di vino rosso, cava (lo spumante catalano) o birra: un dettaglio che sottolinea come l’esmorzar sia più vicino al pranzo che alla colazione moderna.
Il ritorno dell’esmorzar: risposta catalana al brunch
Negli ultimi anni, complici l’overtourism e la ricerca di autenticità, l’esmorzar de forquilla sta tornando di moda. Sempre più bar e ristoranti lo propongono come esperienza locale autentica, alternativa al brunch anglosassone che ha invaso le città europee.
Il brunch unisce dolce e salato in chiave internazionale; l’esmorzar, invece, risponde con radici locali, piatti rustici e convivialità. È un modo di riscoprire l’identità catalana attraverso il cibo, e allo stesso tempo un’attrazione per chi cerca esperienze culinarie autentiche.
Oggi, i giovani catalani lo riscoprono soprattutto nel weekend, trasformandolo in un rituale sociale, un po’ come il brunch ma con un carattere profondamente legato alla tradizione.

Dove provarlo oggi a Barcellona e in Catalogna
Chi vuole assaggiare un vero esmorzar de forquilla ha l’imbarazzo della scelta. A Barcellona, nel quartiere di Gràcia, due locali sono diventati punti di riferimento: Cal Boter, noto per la sua cucina casalinga catalana, e La Pubilla, che propone piatti robusti già al mattino. Nei mercati storici, invece, spiccano indirizzi leggendari come El Quim de la Boqueria e il celebre Bar Pinotxo, entrambi nel Mercato della Boqueria, dove già alle prime ore del giorno si servono uova con funghi, baccalà e guisados.
Per chi cerca atmosfere autentiche, imperdibile è Can Vilaró, proprio davanti al Mercat de Sant Antoni, considerato una delle “patrie” dell’esmorzar con i suoi stufati tradizionali. Sul mare, invece, la Cova Fumada alla Barceloneta è perfetta per un esmorzar a base di pesce e piatti marinari.
E non finisce qui: anche fuori Barcellona, nelle cittadine della Catalogna, bar e osterie continuano a mantenere viva questa tradizione, offrendo una colazione che è un vero tuffo nella storia gastronomica locale.