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27 Ottobre 2025 13:00

Dal “Nuovo Mondo” alle nostre tavole: il viaggio sorprendente delle patate dolci americane

Le patate dolci, originarie delle Americhe, oggi amate anche in Italia, sono nutrienti, versatili e benefiche per cuore, metabolismo e sistema nervoso: scopriamole insieme.

A cura di Enrico Esente
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patate dolci: proprietà

Fino a qualche anno fa le vedevi solo nei ricettari americani, nelle cucine etniche e sostanzialmente nessuno sapeva bene cosa fossero. Oggi le patate dolci americane sono diventate protagoniste anche in Italia e, tra contorni e ricette salutari, sono molto apprezzate. Dietro quella polpa arancione però si nasconde una storia antica, che ha attraversato oceani e secoli di cultura gastronomica.

Che cos'è la patata dolce e com'è arrivata in Italia

Partiamo subito con il dire che in realtà le patate dolci non sono "vere patate" appartenenti alla famiglia Solanacee, ma radici tuberose della Ipomea batatas, specie appartenente al gruppo delle Convolvulaceae. Si distinguono, rispetto a quelle comuni a pasta gialla, per la loro forma allungata, per la polpa arancione (simile a una carota) e per il sapore fortemente dolciastro. La storia di questo alimento inizia nel cuore pulsante delle Americhe tropicali, migliaia di anni fa, quando solo i popoli indigeni le conoscevano. In questi epicentri amazzonici però le patate dolci non rimasero per lungo tempo. Giunsero in Europa dopo le esplorazioni di Cristoforo Colombo, che le portò come regalo per omaggiare la regina di Spagna, Isabella di Castiglia.

patate dolci: proprietà

Da quel momento in poi, si fecero conoscere in tutto il Vecchio Continente. Tuttavia, per un lungo periodo, la loro sorte fu limitata: furono relegate a un ruolo puramente estetico, coltivate come semplici elementi ornamentali negli orti botanici e nei giardini privati d'élite. Fu solo a partire dal 1800 che abbandonarono il giardino per la cucina, venendo finalmente integrate sia nella dieta quotidiana e affermandosi rapidamente come alimento fondamentale per moltissime popolazioni in diverse regioni del mondo. Durante quegli anni furono gli italiani emigrati in Sud America a renderle famose nel nostro Paese. Da questa parte di mondo sostanzialmente non si erano mai spostate: oggi le chiamiamo anche "patate americane" perché consumate e coltivate maggiormente proprio tra Centro e Sud America.

Benefici e usi in cucina

Le patate dolci sono ricchissime di potassio e vitamina C, povere di zuccheri e molto versatili da cucinare. Ricche di carboidrati complessi e fibre, si distinguono per un basso apporto calorico e un indice glicemico inferiore alla patata comune. Contengono il cajapo, una sostanza che regola naturalmente colesterolo e glicemia. Preziose contro la pressione alta, apportano anche benefici al cuore e al metabolismo, aiutando a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue. Utili contro la stipsi e considerate un antistress naturale, grazie al magnesio presente, che le rende un alleato perfetto per il sistema nervoso.

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Oltre ai tantissimi benefici che questo prodotto è in grado di apportare al nostro corpo, la patata dolce è uno degli ingredienti più versatili e sorprendenti che si possano utilizzare in cucina. Come abbiamo raccontato poc'anzi, il gusto è dolciastro e la consistenza è morbida e quindi, grazie a questo piccolo particolare, è ottima sia in ricette salate sia dolci. Vediamo come portarla in tavola. 

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  • Lessata: così come la patata gialla, anche quella dolce può essere bollita con o senza buccia e tagliata nei più disparati modi possibili. Cuoce in circa 20-25 minuti e, una volta scolata, si può semplicemente condire con olio extravergine di oliva, sale e limone e metterla all'interno di insalate colorate e variegate.
  • Al forno/in friggitrice ad aria: anche qui, come la sua gemella, la patata dolce è buonissima se cotta al forno quando viene tagliata a cubetti, fiammiferi, spicchi o a rondelle. Solitamente si condisce con aromi come paprika, curry, curcuma, rosmarino, aglio o pepe nero. In circa 40 minuti di cottura al forno o 25/30 in friggitrice ad aria, si ottiene un contorno delizioso, sano, croccante all'esterno e morbido dentro. Un'alternativa ottima alle patatine tradizionali o come accompagnamento a piatti di carne e pesce.
  • Ottima per fare gnocchi, vellutate, burger vegetali: dopo averla lessata, se schiacciata può diventare un'ottima base per gli gnocchi, per un burger vegetale da cuocere in una padella antiaderente o per una vellutata da arricchire poi con crostini di pane, sale e olio.
  • Baked sweet potato: forse questa è la versione di patata dolce più conosciuta o utilizzata all'estero, conosciuta in Italia come "patata dolce al cartoccio". Negli Stati Uniti viene spesso "bucherellata" (da cruda e con la buccia) e successivamente avvolta in uno strato di carta stagnola. Dopo una cottura in forno di circa un'oretta, quando sarà diventata morbida e profumata, con la buccia che si stacca da sola, si può farcire con diversi ripieni tra cui carne, formaggi o salumi.
  • In preparazioni dolci: chiaramente con il sapore zuccherino e dolciastro di questo alimento, è quasi scontato dire che è ottima anche per preparare vari dessert. Ideale quindi per torte, muffin, pancakes, cheesecake, biscotti rustici o creme al cucchiaio.
  • Un'ultima curiosità: anche le foglie e i germogli sono commestibili e molto nutrienti. Possono essere cucinati come gli spinaci, saltati in padella o aggiunti a zuppe e frittate. Ricchi di proteine, fibre e vitamine, offrono un modo originale per sfruttare al massimo questa pianta straordinaria, riducendo gli sprechi e arricchendo la dieta di gusto e varietà.
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