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22 Aprile 2023 15:00

Dai crampi al singhiozzo, i falsi miti su stomaco e intestino

La digestione, il singhiozzo, le bibite ghiacciate e i crampi: conosci davvero il tuo stomaco? Sai davvero tutto dell'intestino? Probabilmente no, ma Cooksit è qui per aiutarti.

A cura di Rossella Croce
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Un mondo complesso quello della digestione, un universo articolato quello che si estende dallo stomaco all'intestino, ricco di luoghi comuni e spesso fonte di convinzioni granitiche quanto errate. Tempi di digestione, crampi, pesantezza, fitte e perfino esplosioni: di cosa parliamo? A meno che tu non abbia una passione per l'anatomia o una laurea in medicina, molto probabilmente non conosci davvero il tuo stomaco e il tuo intestino e ne ignori il vero funzionamento. Non resta che sfatare (o confermare) tutti i miti e le leggende che ruotano intorno allo stomaco attraverso sette semplici domande.

1. Quanto tempo impiega lo stomaco per digerire?

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Alzi la mano chi, almeno una volta, ha dovuto aspettare (per ordine della mamma) più di due ore prima di fare il bagno dopo aver mangiato. Una delle domande più ricorrenti è "quanto tempo è necessario – davvero – affinché il nostro stomaco digerisca quello che mangiamo"? Come spesso accade la risposta è "dipende": il tempo di digestione cambia (e non poco) in base a quello che mangiamo. Indicativamente occorrono 2 ore per pasti "leggeri", fino a 4 ore per un pranzo o una cena completa e fino a sei ore per pasti particolarmente elaborati.

2. Perché singhiozziamo?

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Su quel "hic" si sono spesi fiumi e fiumi di parole (come direbbe un noto duo musicale italiano) senza tuttavia arrivare a una spiegazione definitiva. Sappiamo che il singhiozzo è una contrazione involontaria e ripetuta del diaframma ma quello che non sappiamo è perché succede e quale sia il suo ruolo: secondo alcuni studi il singhiozzo servirebbe a eliminare il gas in eccesso dallo stomaco, secondo altri è un‘eredità dell'infanzia, una sorta di "ruttino" particolarmente utile nella fase neonatale ma altamente inutile e fastidioso una volta varcata la porta della scuola elementare. I singhiozzi, dal punto di vista scientifico, rimangono un fenomeno affascinante e misterioso: le cause esatte dei singhiozzo non sono ancora completamente comprese dalla comunità scientifica. Le teorie sull'origine di questo fenomeno variano dalle reazioni primitive del nostro corpo agli squilibri nervosi.

Nella maggior parte dei casi, il singhiozzo dura pochi minuti, più raramente è necessario intervenire con antispastici o sedativi. Il singhiozzo può lungo del mondo? Sessantotto anni e no, non stiamo scherzando.

3. Lo stomaco può scoppiare per troppo cibo?

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Molto raro ma possibile: lo stomaco è un muscolo che tende naturalmente a dilatarsi in base al cibo che ingeriamo e, se questo è davvero troppo, può causarne la rottura delle pareti interne. I pochissimi casi di perforazione gastrica (questo il nome scientifico) sono legati al consumo di bicarbonato di sodio che, assunto dopo una grande abbuffata, ha determinato un tale aumento del volume e della pressione interna dello stomaco da implicare un suo cedimento. Parliamo di casi davvero estremi e pericolosi da cui però il nostro cervello prova a difenderci: quando abbiamo mangiato "troppo" il corpo attiva dei meccanismi di allarme, come nausea, dolori addominali e vomito, che ci fanno smettere di mangiare.

4. Possiamo vivere senza stomaco?

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Incredibile ma vero: vivere senza stomaco è possibile anche se, per ovvie ragioni, implica una seria di accorgimenti e attenzioni, soprattutto a tavola. In alcuni casi, per motivi di salute, viene esportato lo stomaco o parte di esso: in questi casi verranno collegati esofago e intestino, organi che sopperiranno all'organo mancante.

5. Perché mangiare troppo può causare mal di testa?

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Durante la digestione, il nostro corpo aumenta il flusso sanguigno verso stomaco, fegato e pancreas sottraendolo ad altre parti del nostro organismo. Una digestione faticosa dovuta a un pasto particolarmente abbondante, necessita di un maggiore afflusso verso l‘apparato digerente che può significare anche un minore afflusso a livello celebrale e quindi un senso di affaticamento, sonnolenza, brividi di freddo e in alcuni casi, leggeri mal di testa.

6. Le bibite gelate sono pericolose per lo stomaco?

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Vero. Bere acqua o bibite ghiacciate può risultare pericoloso perché il freddo rallenta o impedisce in alcuni casi il regolare afflusso del sangue allo stomaco. In particolare durante la digestione, il freddo incide negativamente sui movimenti peristaltici e sul lavoro dei succhi gastrici, causando crampi e, in casi estremi, svenimenti.

7. Perché vengono i crampi allo stomaco?

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Crampi e fitte addominali sono la conseguenza di un eccessivo movimento peristaltico: se la digestione è molto lenta, affaticata da un'abbuffata o è stata interrotta e rallentata da una bibita ghiacciata, lo stomaco reagisce accelerando i movimenti e le contrazioni interne, causando dolorosi crampi.

8. Mangiare lentamente provoca gas

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Spesso si sente dire che mangiare lentamente permetterebbe di ingoiare troppa aria che, una volta arrivata nell'intestino, si trasformerebbe in gas: si tratta di un'informazione falsa. Al contrario, mangiare in fretta fa male: rallenta la digestione e quindi può creare problemi intestinali, perché se il cibo staziona a lungo nell’intestino, perché non è stato masticato adeguatamente, l’assorbimento sarà rallentato e incompleto. Mangiare lentamente, invece, aiuterà ad aumentare il senso di sazietà e stimolerà la digestione grazie alla salivazione.

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