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8 Giugno 2023 11:00

Cosa mangiare a Istanbul: ricette e piatti tipici della città turca

Cosa si mangia a Istanbul, tra le meraviglie artistiche e architettoniche della città a lungo considerata la Nuova Roma? Non solo kebab e caffè turco: un tour nella gastronomia della città.

A cura di Alessandro Creta
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Prima Bisanzio, poi Costantinopoli (fino al 1930), quindi Istanbul, ma conosciuta pure con l'appellativo di Seconda Roma. Stavolta voliamo nella popolosa Capitale turca (circa 15 milioni di abitanti) per scoprire le ricette e i piatti tipici della grande città che affaccia sullo stretto del Bosforo.

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La sua nascita risale al settimo secolo avanti Cristo e, da quelle parti, di storia ne è passata e ne è stata scritta. Oggi, divisa proprio dal Bosforo, risulta l'unica metropoli al mondo a essere presente contemporaneamente in due Continenti. Lato Tracia, infatti, appartiene all'Europa, lato Anatolia invece è in territorio asiatico.

Che cosa vedere a Istanbul: la mini guida

C'è il rischio di perdersi tra le meraviglie artistiche, architettoniche e culturali della Capitale turca, non priva nemmeno di influenze italiane. Impossibile dopotutto il contrario, considerando come la città sia stata nei secoli anche un importante snodo commerciale per le principali potenze sul Mediterraneo. La metropoli è caratterizzata da strutture realizzate da romani prima e genovesi poi (come la Torre di Galata), ma ovviamente le maggiori testimonianze sono quelle ottomane e bizantine. Cosa vedere quindi nella città? Quali sono le principali mete di interesse turistico e storico da non perdersi?

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Immancabili le moschee, quella di Santa Sofia (originariamente una chiesa, poi museo) fu fino al 1500 e quasi per mille anni la cattedrale più grande del mondo. La Moschea Blu (per le oltre 20.000 piastrelle blu a decorare la cupola), quella di Solimano, la Yeni Cami o quella di Osman sono altre tra le più visitate in assoluto in città. Proprio sullo stretto del Bosforo (solcato da tre lunghi ponti) sorge poi il Palazzo Topkapi (Topkapi Sarayi) per quasi 400 anni, fino alla metà dell’800, il centro nevralgico del potere ottomano. Imperdibile il museo di archeologia, diviso tra tre edifici distinti e casa del sarcofago di Alessandro Magno (sebbene, al suo interno, non sia stato sistemato il cadavere del leggendario conquistatore). Il Gran Bazar è il più grande mercato coperto al mondo in cui si vede davvero di tutto: dalle spezie ai gioielli, passando per tappeti a prodotti alimentari.

Cosa mangiare a Istanbul

Fatto un veloce quanto sicuramente non troppo esaustivo tour tra le meraviglie di Istanbul (a proposito, sede della prossima finale di Champions League) andiamo a scoprire alcune delle specialità che si possono assaporare sullo stretto del Bosforo. Scontato e banale dire kebab (e le sue tipologie), così come il caffè turco, ma qui il cibo a volte sa diventare anche una vera e propria attrazione turistica. Avete mai sentito parlare, infatti, del dondurma?

1. Menemen

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A noi occidentali potrebbe sembrare un po' strano, ma a Istanbul la colazione è anche a base di una pietanza salata, proteica e ricca di ortaggi. Questa si chiama menemen ed è una sorta di versione turca dell'omelette, a metà con una zuppa. Gli ingredienti? Cipolle e peperoni arrostiti vengono bolliti bene con i pomodori e infine mescolati con uova, erbe aromatiche, prezzemolo, pepe e peperoncino macinato.

2. Manti

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Una sorta di ravioli in versione turca. Pasta ripiena di carne macinata (solitamente di agnello) e spezie, accompagnata da salsa allo yogurt con aglio e menta. Un piatto legato alle festività ma che i turisti possono trovare tutto l'anno nei vari ristoranti cittadini.

3. Lüfer

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Conosciuto in Italia come pesce serra, il lüfer a Istanbul non è solo una vera specialità, ma quasi un simbolo del legame tra la terra e il mare. A seconda delle dimensioni questo pesce assume diversi nomi e, a causa della pesca per troppo tempo incontrollata, la cattura è stata limitata esclusivamente agli esemplari adulti. Il lüfer è probabilmente il pesce più popolare della cucina turca e, per il suo alto contenuto di grassi, dà il meglio quando cotto alla griglia.

4. Pida

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Potremmo considerarla quasi la corrispettiva turca della pizza, la pida è caratterizzata da una forma a barchetta e dai topping più disparati. Carne macinata e peperoni, spinaci e feta, formaggio e pastrami ma non solo. Prezzo irrisorio per uno degli street food più rappresentativi di Istanbul.

5. Fagioli kuru

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Degli apparentemente banali fagioli bianchi tra le specialità da assaporare a Istanbul. I legumi vengono preparati con burro, pomodori e concentrato di pomodoro. Possono essere realizzati con o senza carne o anche con fettine di manzo essiccate e speziate.

6. Baklava

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Il dolce più famoso di tutta la Turchia così come di tanti Paesi del Medio Oriente. L'origine della baklava pare risalire ai tempi dell'impero bizantino mentre la forma attuale si sarebbe sviluppata durante quello ottomano. Molto dolce, si tratta di una preparazione composta da strati di pasta fillo e frutta secca, il tutto intriso in sciroppo di miele. Ne esistono in realtà diverse versioni, per esempio alle nocciole o farciti con altra frutta secca.

7. Lokum

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Un'altra tipicità adatta agli amanti dei dolci. Particolare la consistenza, gelatinosa, per la composizione a base gel di amido e zucchero aromatizzato con acqua di rose, limone, pistacchi, mandorle, cannella e menta. Dai bar alle pasticcerie, praticamente tutti hanno il lokum.

8. Pudding turco

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Sostanzialmente un budino a base di latte. Del turkish pudding esistono due diverse versioni: da una parte l'assur (o ashura, a base di cereali, cannella, legumi e mandorle), dall'altra lo zerde, fatto con riso e zafferano; budino alla frutta e budino al kiwi.

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Quello che i piatti non dicono
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