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11 Luglio 2025 13:00

Cosa mangiare a Ponza: i piatti tipici dell’isola e i vini da provare

Tra scogliere e orti nascosti: la cucina di Ponza raccontata dalle sue specialità locali. Ecco quali sono i piatti tipici da scoprire sulla più grande delle isole pontine.

A cura di Francesca Fiore
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L'isola di Ponza non è solo una delle perle più affascinanti del Mar Tirreno, ma anche un paradiso per chi ama la cucina mediterranea fatta di sapori semplici, ingredienti freschi e tradizioni che affondano le radici nel mare e nella terra. Quest’isola dell’arcipelago pontino, pur essendo piccola, vanta una cultura gastronomica vivace e identitaria, forgiata nei secoli dalla sua posizione strategica tra Campania e Lazio e da un’economia fortemente legata alla pesca e all’agricoltura. Visitare Ponza significa anche sedersi a tavola per scoprire i suoi piatti tipici, assaporare i profumi del mare, gustare la sapienza di una cucina casalinga, fatta spesso di pescato del giorno, ortaggi dell’orto e ricette tramandate di generazione in generazione. Ecco cosa devi assolutamente assaggiare se ti trovi sull'isola di Ponza.

I piatti tipici di Ponza

La cucina di Ponza è profondamente legata alla stagionalità, al pescato locale e ai prodotti dell’orto. È una tradizione gastronomica essenziale e concreta, fatta di pesci poveri cucinati con sapienza, conserve casalinghe, legumi coltivati in piccoli appezzamenti e piatti che uniscono il sapere contadino a quello marinaresco. Una cucina di necessità diventata, nel tempo, espressione autentica dell’identità isolana.

1. Calamari ripieni alla ponzese

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Tra i protagonisti della cucina isolana, il calamaro viene spesso preparato ripieno: una farcitura saporita a base di mollica di pane, prezzemolo, capperi, aglio, olive e a volte anche pezzetti di altri pesci, tutto insaporito con olio extravergine d’oliva locale. Dopo la cottura in padella o al forno, il risultato è un piatto saporito e profumatissimo, emblema della cucina povera e creativa dell’isola.

2. Zuppa di lenticchie 

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Le lenticchie di Ponza, piccole e dal gusto intenso, crescono nei terreni vulcanici dell’isola e sono una vera eccellenza locale. Vengono solitamente cucinate in una zuppa semplice ma gustosa, con aglio, cipolla, pomodorini, alloro e un filo d’olio. Un piatto che racconta la tradizione contadina dell’isola e che spesso accompagna le fredde giornate invernali.

3. Spaghetti con le murene e murena fritta

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La murena, pesce spesso ignorato altrove, a Ponza viene cucinata in due piatti dal gusto decisamente particolare. Gli spaghetti con le murene sono uno dei piatti più celebri: qui la murena viene cucinata in umido con pomodorini freschi, aglio e prezzemolo e usata come sugo per la pasta appunto. La carne, una volta ben cotta, diventa tenera e saporita, regalando un’esperienza autentica e inusuale. Ma la murena qui si fa anche fritta: tagliata a tranci, viene infarinata e fritta fino a ottenere una crosta croccante che racchiude una carne morbida e grassa. Spesso servita come secondo, magari con contorni di stagione.

5. Spaghetti al fellone

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Gli spaghetti con il granchio fellone o "spaghetti al fellone" è un piatto molto diffuso sull'isola, caratterizzato da un sugo a base di pomodorini e il granchio locale chiamato "fellone". La preparazione prevede l'infusione del granchio in acqua bollente (non più da vivo), la successiva estrazione della polpa e la creazione di un sugo con le chele, i pomodorini e il brodetto del granchio. Gli spaghetti, cotti al dente, vengono poi conditi con questo sugo, prezzemolo fresco e olio extravergine d'oliva.  Naturalmente, oltre al granchio, anche aragosta e scampi sono molto utilizzati per i primi piatti.

6. Coniglio alla ponzese

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Nonostante l’isola sia famosa per il pesce, anche la carne ha un ruolo nella tradizione, soprattutto quella del coniglio. Viene cucinato con erbe aromatiche (rosmarino, alloro, salvia), pomodoro, aglio, aceto e vino bianco, in un trionfo di profumi che raccontano la macchia mediterranea dell’isola. Una preparazione simile al famoso coniglio all’ischitana, ma con leggere varianti locali.

7. Parmigiana di palette di fichi d'India

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La parmigiana di palette di fichi d’India è un piatto tipico dell’isola di Ponza, legato alla tradizione contadina più che a quella marinara. Si prepara utilizzando le palette giovani del fico d’India, accuratamente pulite dalle spine, bollite e affettate, poi disposte a strati con sugo di pomodoro, formaggio e talvolta mozzarella, proprio come una classica parmigiana. È una ricetta povera ma ingegnosa, nata dalla necessità di sfruttare tutto ciò che offriva la terra, anche le parti meno convenzionali delle piante. Ancora oggi, rappresenta un esempio autentico della cucina isolana di recupero.

8. Trippa di mare

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La trippa di mare di Ponza è un piatto antico e rappresentativo della cucina povera dell’isola, nato dall’ingegno dei pescatori nel recuperare ogni parte utile del pesce: si tratta di una preparazione diffusa anche su altre coste, come quella viareggina o marchigiana, ma con le dovute varianti locali. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare dal nome, non ha nulla a che vedere con la trippa di origine animale , ma si prepara con le interiora dei grandi pesci, in particolare lo stomaco, che veniva accuratamente pulito e cucinato in umido con pomodoro, cipolla, aglio, rosmarino e peperoncino. Un esempio autentico di cucina di mare, semplice ma profondamente radicata nella cultura locale.

9. Cianfotta ponzese

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Piatto contadino per eccellenza, la cianfotta è uno stufato di verdure estive cucinate lentamente in padella: patate, melanzane, peperoni, zucchine, cipolle e pomodori, spesso insaporiti con aglio, basilico e olio d’oliva. Di origini napoletane, questo piatto si è adattato alla disponibilità e alle esigenze degli isolani. A Ponza, ogni famiglia ha la sua variante, ma l’essenza è sempre la stessa: ingredienti semplici dell’orto, cottura lenta, sapore pieno. Si mangia come contorno, piatto unico o anche fredda, il giorno dopo, come facevano i pescatori durante le uscite in mare.

10. Cicerchie

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A Ponza, le cicerchie sono protagoniste di alcuni piatti della cucina contadina isolana, legata a un passato in cui la terra offriva poco e si viveva con quel che c’era. Nonostante Ponza sia nota soprattutto per la sua cucina di mare, nei mesi invernali e nei periodi di magra le cicerchie rappresentavano una fonte fondamentale di nutrimento. Questi legumi, simili ai ceci ma dal sapore più rustico e marcato, erano conservati secchi e venivano reidratati con lunghi ammolli prima di essere cucinati. Sono vari i piatti a base di cicerchie che potrai assaggiare sull'isola, quando sono di stagione: sottoforma di minestra con la pasta, solitamente ditalini o maltagliati, nella zuppa, insieme ad aglio, olio extravergine d’oliva, alloro e a volte pomodorini, e nella versione "cicerchie maritate", cucinate insieme ad altri legumi (ceci, fave, lenticchie), in un piatto di ispirazione partenopea.

I vini di Ponza: il gusto del territorio in un calice

Nonostante le dimensioni ridotte e la natura aspra del territorio, Ponza custodisce anche una piccola ma significativa tradizione vinicola. Qui si coltivano vitigni resistenti alla salsedine e al vento, spesso allevati su terrazzamenti a picco sul mare, in condizioni quasi eroiche. Il risultato sono vini schietti, minerali, perfetti per accompagnare i sapori intensi della cucina isolana.

Biancolella e Forastera, vitigni tipici anche delle isole campane, sono tra i più diffusi sull’isola e danno vita a bianchi freschi, floreali e leggermente sapidi, ideali con piatti a base di pesce e crostacei. Non manca qualche rosso interessante, spesso da uve Piedirosso o Guarnaccia, che ben si sposa con le preparazioni di carne come il coniglio alla ponzese.

Negli ultimi anni, alcuni piccoli produttori locali hanno iniziato a valorizzare la viticoltura ponzese attraverso microvinificazioni artigianali, recuperando antichi vitigni e tecniche tradizionali. Non è raro trovare, nei ristoranti dell’isola, etichette rare e preziose, perfette per un’esperienza enogastronomica autentica.

In conclusione, mangiare a Ponza significa immergersi in un mondo di sapori genuini, dove il mare e la terra si incontrano in ricette semplici ma cariche di storia. Che tu scelga un ristorantino sul porto o una trattoria nell’entroterra, lasciati guidare dai profumi e dalla curiosità: ogni piatto racconta una storia, e ogni bicchiere di vino è un sorso d’isola.

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Quello che i piatti non dicono
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