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26 Luglio 2025 9:00

Cosa fare e non fare mai in un ristorante: la guida completa

Andare al ristorante è un momento di leggerezza e di svago, ma questo non vuol dire fare quello che ti pare: nel locale non è solo il personale a dover rispettare delle regole, anche gli avventori devono avere un atteggiamento rispettoso verso chi lavora e verso gli altri avventori. Ecco qualche regola da seguire per avere un comportamento impeccabile quando sei a cena fuori.

A cura di Martina De Angelis
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Il galateo potrebbe sembrarti, se non lo conosci, un insieme di regole troppo rigide e obsolete. In realtà è un valido aiuto quando ti trovi in determinate situazioni sociali e eventi pubblici, un sostegno per sapere come comportarti senza fare cattiva figura. Proprio per questo esistono una serie di indicazioni che ti guidano sul perfetto comportamento da avere se ti trovi a pranzo o a cena fuori: è un momento di svago per te ma anche per gli altri commensali, oltre al fatto che nel locale ci sono persone che lavorano. “Il cliente ha sempre ragione”, affermava nei primi anni del ‘900 l’imprenditore americano Harry Gordon Selfridge, ma è vero fino a un certo punto: il cliente deve imparare a comportarsi in modo educato, ci sono comportamenti giusti e comportamenti sbagliati, ed è bene conoscerli affinché l’esperienza sia positiva per tutti, anche per il personale e per gli altri avventori. lati. Vediamo quindi cosa fare e cosa evitare al ristorante per essere dei clienti perfetti.

1. Avvisare per annullare la prenotazione

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Una delle figure peggiori che puoi fare come cliente è non avvisare se non ti presenti al ristorante dopo aver prenotato. In gergo si chiama “no show”, è uno dei fenomeni più antipatici per il ristoratore e uno dei modi di apparire più maleducati per il cliente, purtroppo talmente diffuso che alcuni locali sono corsi ai ripari facendo pagare una penale al cliente “fantasma”. La buona educazione impone di avvertire per tempo se non puoi più recarti al ristorante, anche perché così permetti al ristoratore di accogliere eventualmente altre prenotazioni.

2. Avvisare se si arriva in ritardo

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Lo stesso discorso vale se sei in ritardo rispetto all’orario di prenotazione che hai stabilito: di solito c’è una tolleranza di 15/20 minuti, poi è buona educazione telefonare per avvertire per non mettere in difficoltà il personale del locale. Proprio perché molti non avvertono, alcuni ristoranti hanno stabilito come regola che, se il ritardo supera il quarto d’ora e non si riceve nessuna comunicazione, si perde automaticamente il tavolo. Altrettanto di cattivo gusto, e indice di poca educazione, prenotare per un numero di commensali e presentarsi in più o meno persone: anche in questo caso è bene comunicare per tempo eventuali modifiche.

3. Salutare e ringraziare

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Questo è un principio di educazione talmente basico che non dovrebbe essere nemmeno nominato, ma in realtà fin troppi non lo rispettano: quando entri ed esci nel ristorante è buona norma salutare con “buongiorno” e "arrivederci", così come è educato ringraziare quando si viene serviti. Ricorda sempre questo: ti sogneresti mai di entrare ospite a casa di qualcuno senza salutare? Al ristorante vale lo stesso principio.

4. Tenere il cellulare sul tavolo

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Il telefono e la dipendenza da esso è uno dei più grandi problemi sociali degli ultimi anni, motivo per cui il bon ton è particolarmente severo a riguardo. La regola di buona educazione per quando si è al ristorante (ma in realtà vale per qualsiasi pasto, anche a casa), è che il cellulare non deve mai stare sul tavolo, la tentazione di usarlo sarebbe troppo forte, meglio riporlo in tasca o nella borsa per evitare distrazioni, ma anche per non ostacolare il servizio. Se hai una telefonata o messaggi urgenti le regole delle buone maniere vogliono che ti alzi e ti allontani da tavola scusandoti e che cerchi non trattenerti a telefono troppo a lungo.

5. Non disturbare personale e commensali

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Quando sei in casa l’atmosfera è intima e puoi permetterti di lasciarti andare a chiacchiere o risate ad alta voce, ma ricorda che al ristorante non sei solo e che il tuo divertimento non deve disturbare né il personale che sta lavorando né gli altri commensali. Vietate quindi chiacchiere eccessivamente rumorose che potrebbero dare fatsidio, risate sguaiate e brindisi troppo rumorosi: ci si può divertire anche senza essere maleducati!

6. Lasciare liberi i bambini

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A proposito di non disturbare: se hai bambini e li porti a cena al ristorante fai in modo di evitare di lasciarli liberi di scorrazzare in giro, sia perché possono essere elemento di disturbo per gli altri commensali, sia perché potrebbero intralciare il lavoro dei camerieri che attraversano la sala con piatti e vassoi. Tieni i bambini al tavolo trovando il modo di intrattenerli e, se il ristorante è attrezzato con aree gioco apposite, sfrutta il servizio offerto.

7. Buon comportamento a tavola

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Il galateo ha tutta una serie di regole specifiche per il modo corretto di comportarsi a tavola, soprattutto se ti trovi al ristorante. In generale ricorda che, prima di iniziare a mangiare, dovrai attendere che tutti siano serviti ma solo se non siete più di sette commensali: al di sopra di questo numero puoi iniziare a mangiare per evitare che il piatto si freddi; se ci sono piatti da portata condivisi devi sempre servirti con le posate poste sul piano di servizio e non con le tue. Ricorda di non masticare a bocca aperta, di non parlare con la bocca piena e, in generale, di mangiare nella maniera più appropriata.

8. Questione scarpetta: si può fare?

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Fare la scarpetta è uno di quei gesti che, almeno una volta nella vita, hai compiuto all’interno delle mura domestiche senza pensarci due volte: che sia nella salsa al pomodoro, in un intingolo sfizioso o in un sugo invitante, usare un pezzetto di pane per raccogliere ciò che è rimasto nel piatto è un piacere a cui è difficile rinunciare. Ma come comportarsi al ristorante? La leggenda vuole che sia considerata cattiva educazione, ma è vero solo in parte: il galateo sconsiglia di fare la scarpetta in contesti particolarmente formali soprattutto per il rischio di sporcarsi, tuttavia in occasioni più informali o di famiglia può essere accettabile, purché venga fatto sempre con eleganza e senza sporcarsi. Come fare? È presto detto: per limitare i danni puoi usare la forchetta per infilzare un pezzetto di pane e raccogliere il sugo evitando di usare le mani.

9. Chiamare il cameriere ad alta voce o con gesti sgarbati

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Rivolgersi al cameriere con un tono alto di voce, schioccando le dita o fischiando è contrario a ogni regola del bon ton: è considerato poco elegante e una mancanza di rispetto verso chi sta lavorando per farti avere una serata piacevole. Per chiamare il cameriere devi farti notare in modo efficace ma discreto, per esempio attirando la sua attenzione nel momento in cui ha lo sguardo rivolto verso di te o passa vicino al tuo tavolo, ma con un “mi scusi” detto senza gridare o un cenno moderato della mano.

10. Specificare subito intolleranze e allergie

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Al momento dell’ordinazione è bene esplicitare con gentilezza se ci sono delle restrizioni alimentari, così che i camerier, lo chef o chi per lui possano agire tempestivamente di conseguenza e attuare le dovute modifiche a un piatto, anche se ormai è sempre più comune che la cucina sia rifornita di prodotti adatti a celiaci o chi soffre di varie intolleranze.

11. Evita di passare i piatti vuoti al cameriere

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Passare i piatti vuoti al cameriere quando sta sparecchiando è un gesto che, quando viene fatto, nasce dalle migliori intenzioni: se ti viene naturale vuol dire che sei un cliente gentile ed educato. Prima di fare il gesto, però, chiedi al cameriere se gli può essere d’aiuto: a volte, senza che te ne rendi conto, potrebbe mettere in difficoltà l’addetto che, invece, segue uno schema ben preciso per sparecchiare e portare via le stoviglie nel minor tempo possibile.

12. Lasciare la tavola in ordine

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Lasciare il tavolo dove hai mangiato in condizioni disastrose è considerato un comportamento molto maleducato: il fatto che poi ci sia qualcuno a pulire non vuol dire avere il permesso di combinare un disastro. Non appallottolare i tovaglioli ma piegali prima di alzarti, non sbriciolare ovunque briciole di pane ma spezzalo nel piatto, cerca di non macchiare esageratamente la tovaglia.

13. Chiedere la doggy bag

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Ricorda che lasciare troppi avanzi è considerato scortese perché è indice di non aver apprezzato il pasto, oltre che un notevole spreco alimentare. Ma può capitare di ordinare più piatti di quelli che riesci effettivamente a mangiare, quindi che fare in questi casi? Non vergognarti di chiedere la doggy bag, ovvero la scatola dove vengono riposti gli avanzi di quello che hai ordinato in modo da poterlo portare a casa. È una pratica sempre più diffusa in moltissimi ristoranti e un bel modo di non sprecare il cibo cucinato.

14. Mancia sì o no?

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Abbiamo lasciato per ultimo il punto che crea maggiore confusione, la mancia: è considerato un gesto educato lasciarla oppure è un comportamento sconsigliato? Chiariamo subito che in Italia non è obbligatorio dare la mancia ai camerieri, al contrario di altri paesi come gli Stati Uniti dove invece è d’obbligo. La scelta è a descrizione del cliente, quindi non lasciarla non è considerato scortese ma ricorda che, se la lasci, devi farlo correttamente: arrotondando per eccesso un conto medio, quindi lasciando 3, 4 euro che corrispondono al resto, oppure il 10% di una spesa più sostanziosa.

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