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12 Maggio 2025 10:40

Comoda, pratica e golosa: ma cosa contiene davvero la panna spray?

Dietro la dolcezza c'è molto altro: la panna spray, apparentemente innocua, nasconde una lista di ingredienti industriali che merita attenzione. Tra zuccheri aggiunti, stabilizzanti e talvolta grassi idrogenati, ecco cosa c’è davvero dentro quella nuvola soffice che esce dalla bomboletta.

A cura di Francesca Fiore
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La panna spray è un prodotto che evoca immagini di dessert golosi, fragole con panna, torte decorate e cucchiai pieni di nuvole dolci e soffici. È facile da usare e pratica: basta una pressione sulla bomboletta per avere in un attimo una panna montata perfetta, senza sforzo e senza fruste elettriche. Ma ti sei mai chiesto davvero cosa contiene quella bomboletta?

Dietro la semplicità apparente, la panna spray è in realtà un prodotto industriale complesso, costruito per durare a lungo sugli scaffali, mantenere una consistenza stabile e resistere a sbalzi di temperatura. E, come spesso accade con i prodotti ultra processati, il contenuto può riservare qualche sorpresa.

Gli ingredienti: molto più di "sola" panna

Anzitutto, sì: nella panna spray c’è panna vera: il vero problema è la percentuale. Basta guardare l'etichetta per averne conferma immediata: in alcuni casi il contenuto di panna tocca quasi il 50% mentre il resto sono grassi vegetali e spesso idrogenati. Inoltre, non è l’unico ingrediente e, come dicevamo, in alcuni prodotti non è nemmeno il principale.

Panna o grassi vegetali?

Nei prodotti di qualità più alta viene utilizzata vera panna da latte, ma in molte versioni – soprattutto le “vegetali”, “light” o economiche – la panna viene sostituita o integrata con grassi vegetali idrogenati, come olio di cocco, palma o colza. Questo consente al prodotto di essere più stabile e di non alterarsi facilmente. Dove sta il problema? I grassi idrogenati possono contenere grassi trans, che sono collegati a un aumento del rischio cardiovascolare: non tutti i prodotti li contengono in modo esplicito, ma è un punto da tenere presente. In Europa i grassi trans sono regolamentati (massimo 2% negli alimenti), e in molti paesi sono vietati o drasticamente limitati. Sono molti però i prodotti che usano ancora grassi vegetali idrogenati (non sempre specificando i trans), soprattutto le panne spray vegetali a basso costo.

Lo zucchero

Quasi tutte le panne spray sono dolcificate: il quantitativo non è elevatissimo in una singola porzione, ma è comunque zucchero aggiunto, da sommare al resto della dieta. In genere, le panne spray zuccherate contengono tra l'8% e il 15% di zuccheri per 100 grammi di prodotto: per fare un confronto, la panna fresca montata in casa con l'aggiunta di un cucchiaino di zucchero sarebbe pari a circa 5 grammi di zuccheri per 100 grammi di prodotto.

Addensanti e stabilizzanti

Per mantenere quella consistenza soffice e stabile, vengono aggiunti additivi come:

  • Carragenina: estratta da alghe rosse, serve a dare corpo alla panna. Alcuni studi (su animali e in vitro) hanno associato la sua forma degradata a fenomeni infiammatori intestinali, anche se quella usata nei cibi è considerata sicura.
  • Gomma di guar e gomma xantana: additivi naturali, generalmente ben tollerati, ma possono causare gonfiore o fastidi gastrointestinali in soggetti sensibili.
  • Mono e digliceridi degli acidi grassi: sono emulsionanti che migliorano la texture, ma possono contenere tracce di grassi trans se ottenuti industrialmente.

Il gas montante: protossido di azoto

Il protossido di azoto (N₂O)è  il gas che fa uscire la panna dalla bomboletta e, allo stesso tempo, la monta istantaneamente: è chimicamente inerte e sicuro nell’uso alimentare, ma può diventare pericoloso se inalato volontariamente (cosa purtroppo non rara come vorremmo pensare), causando effetti neurologici anche gravi. Nell’uso normale però, non è motivo di preoccupazione.

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Quanto fa male la panna spray?

Come in molti casi, il punto è il consumo che se ne fa: usare la panna spray una volta ogni tanto, magari su un dolce la domenica o in una festa, non comporta rischi significativi. Il nostro corpo è perfettamente in grado di gestire zuccheri, grassi e additivi se assunti saltuariamente.

Diverso è il discorso se entra nella routine quotidiana: può aumentare l’introito di zuccheri e grassi saturi, contribuendo nel tempo ad alterazioni metaboliche come l’aumento del colesterolo, la resistenza insulinica e l’aumento di peso. Il consumo regolare di alimenti ultraprocessati, come la panna spray, è associato a un aumento del rischio di malattie croniche, secondo numerose ricerche epidemiologiche. Inoltre, anche alcuni additivi (come la carragenina) possono causare fastidi intestinali, soprattutto in chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile.

E poi c’è un aspetto più sottile ma altrettanto importante: la panna spray ha un gusto e una consistenza "iper-palatale", ovvero costruita per dare una gratificazione immediata. Come altri alimenti industriali, può spingere a mangiarne più del necessario, alterando il rapporto con il cibo. Meglio evitarla? Non per forza, ma scegli consapevolmente: non si tratta di un veleno ma nemmeno un alimento “innocuo” come può sembrare. È perfetta per la praticità e per certe occasioni, ma va trattata per quello che è: un prodotto industriale, nato per comodità più che per nutrizione. Se ti piace la panna montata, la scelta migliore è sicuramente quella di provare a farla in casa con panna fresca e un cucchiaino di zucchero: otterrai qualcosa di molto più autentico, senza additivi e con un sapore vero.

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