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15 Ottobre 2025 13:00

Come insegnare ai bambini a bere dal bicchiere in sicurezza

Bere dal bicchiere può sembrare un atto semplice ma richiede la maturazione di competenze specifiche da parte del tuo bambino. Parliamone in questo articolo.

A cura di Verdiana Ramina
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Se ti siedi a tavola con tuo figlio e ti accorgi che il biberon è ancora parte integrante del rituale quotidiano, ti starai anche chiedendo di certo quando e come convincerlo a bere dal bicchiere senza rischi.

Oggi parleremo di quando fare il passaggio dal biberon al bicchiere, di quali movimenti motori e orali il bambino deve aver acquisito e di quali tipi di bicchieri sono più adatti. Ti guiderò con esempi e suggerimenti pratici per integrare tutto questo nella vita di casa – senza ansia, ma con consapevolezza.

Quando passare dal biberon al bicchiere

Uno dei nodi principali è individuare il momento giusto per iniziare a utilizzare il bicchiere. Esistono linee guida pediatriche abbastanza condivise: l’American Academy of Pediatrics (AAP) suggerisce di offrire un bicchiere fin da quando il bambino inizia lo svezzamento, cioè a circa 6 mesi, e di completare la transizione dal biberon alla tazza entro i 12 mesi. Tuttavia, in pratica, questo intervallo è da considerarsi come una linea guida flessibile, non una regola rigida.

Se la transizione avviene con ritardo

Nonostante questo, se si instaura un ritardo concreto nel passaggio dal biberon al bicchiere, si possono concretizzare conseguenze poco piacevoli:

  • Carie precoce e decadimento dentale, soprattutto se si ha l’abitudine di mettere a letto il bimbo con il biberon, favorendo una situazione in cui il latte rimane a contatto con i denti per tempi prolungati.
  • Dipendenza emotiva e rituale: la suzione (un riflesso innato che consente a un neonato di nutrirsi, calmarsi e rilassarsi) è una forma di piacere e conforto difficile da lasciare andare per il bambino, specie al momento del sonno, rendendo il distacco più difficile col passare del tempo.
  • Possibile influenza su capacità orali e linguaggio, perché il bambino non matura movimenti della lingua e della bocca tali da favorire una deglutizione adeguata alla sua età.

Ecco perché oggi si suggerisce di iniziare a ridurre l’uso del biberon tra i 12 e i 18 mesi, puntando a eliminarlo progressivamente entro quel periodo. Ma, ricorda: ogni bambino è diverso. Ti invito a valutare le capacità motorie di tuo figlio, il suo temperamento e le sue preferenze: se inizi troppo presto potresti generare frustrazione; se avvii il passaggio troppo tardi, rischi che il biberon diventi un’abitudine difficile da abbandonare.

Un buon momento per iniziare può essere quando:

  • Ha una certa stabilità nel sedersi solo con un minimo di sostegno.
  • Inizia lo svezzamento con cibi solidi e dimostra interesse per quello che bevi tu o gli altri commensali.
  • Dimostra una coordinazione sufficiente per afferrare un contenitore e portarlo alla bocca.

La strategia che suggerisco come dietista è quella di introdurre il bicchiere aperto gradualmente e usarlo come strumento di allenamento durante i pasti: il biberon, se usato, potrà continuare a servire il latte materno o artificiale, che resta l’alimento principale per tutto il primo anno di vita del tuo bambino.

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Quali movimenti dovrebbe saper eseguire il bambino

Anche se sembra un gesto semplice, bere dal bicchiere implica una serie di schemi motori, orali e posturali che vanno acquisiti gradualmente.

Atteggiamento e postura

Prima di tutto, il bambino deve sapersi reggere bene seduto, idealmente su una sedia con supporto oppure su un seggiolone stabile, in modo da avere il tronco bene eretto e la testa in linea con il collo e con la schiena. Questo facilita il controllo del capo, del busto e delle braccia, una capacità necessaria per portare un bicchiere alle labbra in sicurezza.

Coordinazione mano-occhio e presa palmare

Il bambino deve poter afferrare e sollevare un contenitore, regolarne l’inclinazione e controllare il flusso del liquido senza disperderlo. Nei primi tentativi è normale che beva solo poche gocce per volta, sbagli l’inclinazione, rovesci tutto o quasi, e solleciti con la lingua sul bordo. Ecco perché ti suggerisco di cominciare con bicchieri leggeri e di piccole dimensioni. Lascia che il bambino sperimenti con la tazza vuota prima di aggiungere liquidi: così da acquisire familiarità con il gesto.

Movimenti orali: lingua, labbra e deglutizione

Il passaggio dal biberon (o dal seno) al bicchiere richiede che si concretizzino schemi motori che piano piano apprende:

  • il bambino deve iniziare a spingere il liquido verso la gola usando la parte centrale della lingua e non “ciucciare” come avverrebbe con il biberon;
  • le labbra devono sigillare il bordo del bicchiere, senza lasciare fessure da cui il liquido possa fuoriuscire eccessivamente;
  • una deglutizione matura si manifesta quando il liquido è spinto in basso dalla lingua e deglutito senza una forte suzione.

Per permettere di instaurare tutti e 3 questi movimenti senza passare per schemi di suzione prolungata, una buona idea è proporre bicchieri con valvole perché costringono il bambino a “tirare”, anziché a “sorseggiare”.

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Progressione graduale

Puoi facilitare il processo con tappe intermedie:

  • Offri il bicchiere come esperienza ludica, anche vuoto, durante le prime esperienze a tavola del tuo bambino.
  • Aiuta a portare il bicchiere alle labbra guidandogli la mano, ma mai sostituendoti alla sua.
  • Incentiva l’imitazione: bevi tu, mostra che “bere è normale”.
  • Aumenta gradualmente la quota di liquido nel bicchiere, rispettando le esigenze del tuo bambino.
  • In momenti successivi, elimina il biberon dalle occasioni non essenziali: puoi servire il latte nella tazza o nel bicchiere.

Se il bambino non accetta di buon grado il cambiamento, torna indietro, aspetta qualche giorno e riprova con pazienza. Ti consiglio anche di non forzare il passaggio dal biberon al bicchiere in un momento di stress, come può essere quello di un cambiamento di casa, un episodio febbrile, la nascita di un fratellino e così via.

Quale tipologia di bicchiere preferire

Non tutti i bicchieri sono uguali, né tutti i modelli sono ugualmente adatti alla transizione dal biberon alla tazza. Qui di seguito ti racconto le tipologie più usate con i loro vantaggi e svantaggi, per permetterti di scegliere con consapevolezza.

Perché scegliere bicchieri di transizione o aperti

Questi bicchieri sono progettati per essere intermedi tra il biberon e il bicchiere aperto:

  • Bicchieri con beccuccio o sippy cups: simili al biberon, permettono al bambino di iniziare ad adottare un nuovo gesto. L’uso eccessivo di tappi con valvole, tuttavia, continua a stimolare un comportamento di “suzione” più che di “sorso”.
  • Bicchieri con cannuccia o straw cups: sono interessanti perché sostengono una dinamica in cui le labbra del bambino si devono stringere. Il bambino deve imparare una nuova modalità di aspirazione che si avvicina al sorseggiare maturato. Alcuni esperti suggeriscono di introdurli già entro i 9 mesi.
  • Bicchieri aperti o open cups: sono quelli che favoriscono il passaggio più naturale dal biberon perché il bambino deve controllare il flusso da sé, senza meccanismi automatici ad aiutarlo.

Un’avvertenza: i sippy cups non devono diventare analoghi a un biberon. Vanno limitati ai pasti solidi e ogni volta che è necessario proporre dell’acqua, e non dovrebbero contenere succhi di frutta o bevande zuccherate.

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Materiali e sicurezza dei primi bicchieri per bambini

Quando scegli il contenitore, fai attenzione anche al materiale:

  • La legge ormai vieta l’uso di BPA, ma resta importante verificare che il materiale del bicchiere sia privo di bisfenolo e altre sostanze potenzialmente tossiche se realizzato e comprato prima dell’entrata in vigore della legge europea.
  • Il silicone alimentare è morbido e resistente, spesso apprezzato dai bambini per la sua flessibilità.
  • Il vetro e l'acciaio inox sono solitamente utilizzati se il bambino è già abbastanza allenato all’uso del bicchiere e se puoi supervisionare da vicino il momento in cui beve.

Qualsiasi sia l’opzione a cui ricorrerai, cerca un’alternativa pratica, con meno parti smontabili possibile, oppure che sia lavabile in lavastoviglie. Questo ti permetterà di usare davvero il bicchiere ogni giorno in sicurezza.

Un’ultima annotazione: esattamente come quando inizierai a offrire cibi solidi il bicchiere deve essere servito in un momento di tranquillità per evitare cadute involontarie. So che potrebbe sembrare che io sottolinei l’ovvio, ma molte lesioni pediatriche della bocca dipendono da cadute accidentali con biberon, ciucci e bicchieri “in azione”. Quello che puoi fare per offrire al tuo bambino la tazza in sicurezza è, quindi, supervisionare il momento in cui si utilizza.

Verdiana, la Dietista delle famiglie

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