Dolcissime, gustose, fresche, versatili: cosa c’è di più buono delle albicocche? Questi frutti estivi sono tra i più golosi che esistano, ma sono disponibili solo nei mesi più caldi dell’anno. Niente paura: se hai voglia di albicocche anche in pieno inverno puoi averle a disposizione sempre: devi solo usare uno dei metodi di conservazione che ti suggeriamo per conservarle a lungo.
Arriva l’estate e arrivano anche loro, le albicocche: sono i frutti estivi più amati grazie alla loro consistenza morbida e succosa, al sapore zuccherino e alla loro grande versatilità. Sono buonissime da mangiare da sole come snack, ma sono ottime anche per preparare dolci golosi. Il loro unico difetto? Durare troppo poco. Ma risolvere questo problema è facile, perché esistono diversi metodi per conservare le albicocche in modo che si mantengano a lungo: uno dei più conosciuti è trasformarle in dolcissima marmellata (o meglio, confettura: la marmellata è solo quella di agrumi), ma in realtà questi frutti possono essere conservati in frigorifero se devi usarle entro un periodo di tempo non troppo lungo, oppure possono essere congelate, essiccate e persino sciroppate. Scopriamo tutti i metodi migliore per conservare le albicocche e averle sempre a disposizione anche quando l’estate è passata.
La conservazione delle albicocche in frigorifero è molto utile, a patto che però le consumi entro il breve termine: non è uno dei metodi a lunga conservazione e, al fresco dell’elettrodomestico, i frutti possono durare da 3 a 7 giorni, a seconda del livello di maturazione che hanno raggiunto quando le hai riposte. Il modo migliore di procedere è lavare le albicocca con cura per rimuovere eventuali residui, asciugarle con attenzione e poi riporle in un sacchetto per alimenti, meglio se traspirante in modo da eliminare l’umidità in eccesso, o in un contenitore ermetico che poi sistemerai nel cassetto delle verdure (ricorda che ogni scomparto del frigo è pensato per un alimento specifico e ha una temperatura diversa). L’unica controindicazione di questo metodo è che il freddo potrebbe rendere meno intenso il sapore dell’albicocca, ma per ripristinarlo devi solo tirare fuori il frutto mezz'ora prima di mangiarlo e dargli il tempo di riacquistare il sapore originale una volta che si trova a temperatura ambiente.
Passiamo ai metodi più a lunga conservazione: uno dei più efficaci per mantenere le albicocche più naturali e intatte possibile è congelarle. Puoi procedere in diversi modi, ma prima di tutto devi fare una selezione e scegliere solo i frutti che non siano ammaccati o che non presentino imperfezioni, poi anche in questo caso dovrai lavare i frutti e asciugarli a fondo. A questo punto puoi scegliere di riporre le albicocche intere, tagliate a metà oppure già tagliate a pezzetti, inserirle in sacchetti o contenitori ermetici per alimenti e poi riporle in congelatore; se hai deciso di conservare i frutti già tagliati sarebbe meglio congelare i pezzi prima su un vassoio per circa tre ore, in modo che non si attacchino l’uno all’altro, e solo dopo spostarli nel sacchetto. Le albicocche congelate si conservano intatte fino a 8 mesi e usarle è facilissimo, devi solo tirarle via dal freezer e riporle in frigo per qualche ora prima di consumarle.
A metà tra un metodo di conservazione e una vera ricetta, l’essiccazione è un ottimo metodo per avere sempre a disposizione le albicocche e usarle sia come snack salutari che come ingrediente di varie ricette dolci e salate. Il processo di essicazione è un pochino lungo ma ne varrà la pena: per prima cosa lava le albicocche sotto acqua fredda e asciugale con cura, poi riponile intere in una pentola con acqua e bicarbonato (ogni chilogrammo di albicocche richiede 2 litri di acqua e 2 cucchiaini di bicarbonato), porta a ebollizione e lascia cuocere un minuto. Scola le albicocche, asciugale e appena sono fredde tagliale a metà così da eliminare il nocciolo, a questo sistemale sulla griglia del forno con la parte interna rivolta verso il basso. Lascia cuocere le albicocche per 5 ore a 90 °C e ripeti la stessa operazione per tre giorni, poi dopo la terza cottura disponile al sole per 5 giorni (ma portarle in casa durante la notte, o l’umidità rovinerà il processo). A questo punto le albicocche sono finalmente essiccate: riponile in un barattolo di vetro ben chiuso e consumale entro 6 mesi.
Uno dei metodi più particolari per conservare le albicocche èfarle sciroppate: è una conserva che dura tutto l’anno e che ti permette di gustarle da sole come dolce sfizio, oppure di impiegarle in diverse ricette, per esempio per confezione torte, crostate e plumcake, per guarnire una coppa di gelato o per gustarle su del pane integrale tostato a colazione. Le albicocche, lavate e asciugate, vanno tagliate e liberate del nocciolo, poi cotte in acqua per un paio di minuti. La seconda fase prevede una cottura più prolungata insieme allo zucchero (600 grammi di zucchero ogni 1,5 kg di albicocche) e la buccia di un limone biologico: il composto deve bollire fino a quando lo zucchero non sarà diventato uno sciroppo. Una volta pronte, riponi le albicocche in barattoli sterilizzati in precedenza e ricoprile con lo sciroppo ottenuto, infine procedi con la creazione del sottovuoto. Quando i barattoli sono freddi puoi riporli in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore, e lascia riposare. Le albicocche sciroppate possono essere gustate circa un mese dopo la loro preparazione e massimo entro 2-3 mesi da quando le hai preparate, ma una volta aperto il vasetto va conservato in frigorifero per massimo una settimana.
La confettura di albicocche è il modo più conosciuto di conservare le albicocche a lungo e non a caso: è una ricetta golosa e genuina, perfetta da realizzare quando i frutti sono al massimo della loro maturazione e da avere sempre a portata per spalmarla su una fetta di pane o per farcire crostate, biscotti e dolci di ogni tipo. Per preparare la marmellata servono solo tre ingredienti, albicocche mature tagliate a cubetti, zucchero semolato e succo di limone: il tutto deve macerare per almeno 4 ore, poi andrà cotto su fuoco dolce per mezz’ora, mescolando di tanto in tanto, fino a ottenere una consistenza densa e cremosa. Per verificare che la marmellata sia pronta, puoi ricorrere alla prova del piattino: lasciane cadere una goccia al centro di un piatto freddo e, se inclinandola resta compatta, può essere trasferita nei barattoli, che andranno poi chiusi con gli appositi tappi ermetici e capovolti fino a completo raffreddamento. La confettura di albicocche si conserva per circa 6 mesi in vasetti di vetro sterilizzati in dispensa o comunque in un luogo fresco, asciutto e al riparo da fonti di calore. Una volta aperta, conservala in frigorifero e consumala entro 4-5 giorni.