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12 Gennaio 2025 13:00

Come conservare i carciofi: consigli e trucchi per averli a disposizione tutto l’anno

Ti consigliamo come conservare al meglio i carciofi puliti, così da poterli impiegare nelle più disparate ricette anche fuori stagione: spazio alle conserve, come sottoli e sottaceti, che rendono l'ortaggio appetitoso e subito pronto all'uso.

A cura di Federica Palladini
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Carciofi, se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Per tantissime persone è proprio così, perché siamo di fronte a una verdura tra le più amate dell'inverno e della primavera (a seconda delle varietà), protagonista di ricette iconiche, basta pensare ai carciofi alla giudia o alla vignarola, e di abbinamenti versatili, tra patate, piselli, pancetta, salsiccia, funghi, fave, gamberi, salmone, perfetti per realizzare molteplici piatti, dalle pastasciutte ai risotti. La nota dolente è la pulitura, che deve essere fatta a regola d’arte e per questo ci vuole un po’ di pazienza. Hai approfittato di un momento favorevole per pulirne una grande quantità? La buona notizia è che ci sono diversi modi per conservare i carciofi: alcuni ti permettono di averli a disposizione per molti mesi. Vediamo nel dettaglio quali sono e come fare.

Come conservare i carciofi crudi

carciofi-al-forno

Se hai già pulito dei carciofi il consiglio è quello di consumarli nel più breve tempo possibile, in quanto sono alimenti soggetti all’ossidazione. In caso te ne siano avanzati, puoi comunque conservarli in frigorifero, nel reparto più freddo, per 3-4 giorni. Dopo averli lasciati in ammollo 10-15 minuti in acqua e limone per rallentare l’annerimento, tamponali con cura: puoi riporli in un contenitore ermetico, avvolgerli nella pellicola trasparente, oppure sistemarli in una ciotola con dell’acqua, per mantenere l'idratazione, cambiandola giornalmente.

Come conservare i carciofi cotti

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Carciofi alla romana, al vapore, lessi, in padella, ripieni, al forno: sono molteplici le idee per cucinarli. Quando il carciofo è stato cotto può essere preservato in frigorifero per un paio di giorni all’interno di un contenitore ermetico. Prima di mangiare, è comunque buona norma controllare l’aspetto, l’odore e la consistenza e se ci sono dubbi è meglio non rischiare. Tutto ciò non vale per i carciofi fritti: nessun pericolo per la salute, ma perdono la caratteristica croccantezza.

Come congelare i carciofi

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Diverse verdure hanno la possibilità di essere congelate: tra queste ci sono i carciofi. Il procedimento da seguire è molto facile. Dopo averli puliti si fanno sbollentare in acqua, scolare e raffreddare: è importante che siano più asciutti possibile. Puoi riporli in un sacchetto gelo o in un contenitore apposito e metterli nel freezer, oppure fare un pre-congelamento su un vassoio, sistemandoli separati uno dall’altro, per evitare che si attacchino tra loro. Tre mesi sono il giusto tempo per tenerli nel freezer. Una volta scongelati, utilizzali nell’arco della giornata.

Carciofi sott’olio

Carciofini sott'olio

Un grande classico per avere a disposizione i carciofi per tre-quattro mesi e, per di più, già pronti per essere gustati è di prepararli sott’olio. Una ricetta evergreen è quella che vede protagonisti i carciofini, ideali per arricchire aperitivi e antipasti, guarnire bruschette e da servire come contorno. Mano a mano che si puliscono, gli ortaggi vengono disposti in una ciotola acidulata con il limone e lasciati riposare due ore. Poi si tuffano per 4-5 minuti, fino a intenerirsi, in una pentola dove si sono fatti bollire acqua e aceto: infine si fanno asciugare bene su un canovaccio e si trasferiscono nei vasetti sterilizzati coperti d’olio extravergine d’oliva e profumati con spezie, aglio ed erbe aromatiche a piacere.

Carciofi sottaceto

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Altra conserva molto popolare per averli ready-to-eat è quella di metterli sottaceto. Il procedimento è simile al precedente: lascia riposare i carciofi nel succo di limone, sbollentali in acqua acidulata per qualche minuto a seconda della grandezza e poi inseriscili nei barattoli sanificati con gli aromi che preferisci. Invece dell’olio copri il tutto con una salamoia preparata con aceto, acqua (di solito la proporzione è 1:2) e sale, che avrai precedentemente fatto bollire e intiepidire. Riponi in un luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce: i carciofi in questo modo durano 4 mesi. Aspetta due settimane prima di consumare, così da far insaporire.

Qualche consiglio in più

Il carciofo, nonostante dall’aspetto possa sembrare forte e robusto, in realtà è un ortaggio delicato, che deperisce velocemente. Quando pulito, quindi privato della sua “corazza” il contatto con l’aria lo fa subito annerire: non diventa cattivo, ovviamente, ma perde la sua gradevolezza. Per questo, i sottoli e i sottaceti in genere sono i metodi migliori per valorizzare i carciofi nel lungo periodo, rendendoli pronti all’uso e personalizzabili. Da non sottovalutare la sanificazione e la formazione del sottovuoto, al fine di evitare rischi per la salute, come il botulino. A proposito di sottovuoto, la privazione dell’aria aiuta gli alimenti a conservarsi di più: chi ama sperimentare in cucina, può cuocere i carciofi sous vide – si prestano particolarmente bene – riducendoli a spicchi e insaporendo con erbe aromatiche e aglio. Dopo aver cotto a bassa temperatura, senza aprire la busta, falla raffreddare in acqua e ghiaccio: poi riponi in frigorifero per massimo 10-15 giorni oppure congela fino tre mesi.

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