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13 Ottobre 2025 11:23

Colazione fragrante per “posta”: dalla Francia arriva un francobollo che profuma di croissant

La Francia celebra la sua tradizione con un francobollo al profumo di croissant: se strofinato rilascia l’aroma burroso del celebre sfogliato, simbolo di storia e cultura gastronomica.

A cura di Enrico Esente
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La Francia è il Paese dell'amore, della moda e, inutile negarlo, degli incredibili sfogliati al burro. Quei croissant che accompagnano il caffè del mattino e profumano le vie di Parigi come nessun'altra cosa al mondo. E ora, quella stessa fragranza inconfondibile, non resterà più confinata alle sole boulangerie transalpine, ma viaggerà per posta. Già, ti confermiamo che è proprio quel che pensi: se ti arriverà una lettera dalla Francia, invece di sentire l'odore anonimo della carta, sarai avvolto dalla fragranza inconfondibile del croissant. Tutto questo è possibile solo da pochi giorni grazie all'iniziativa della Confédération Nationale de la Boulangerie Pâtisserie Française e di La Poste (servizio postale francese) che hanno appena emesso un francobollo (iconico) che, se strofinato, rilascia il profumo del croissant.

Il profumo francese in giro per il mondo

Come dicevamo poc'anzi, con l'idea di La Poste si è deciso di celebrare la gastronomia francese con un francobollo "aromatico" che rappresenta uno dei simboli più amati del Paese. Se strofinato infatti rilascia il caratteristico aroma del croissant au beurre con la sue note dolci e invitanti di burro e sfoglia dorata. Un omaggio a una tradizione culinaria diventata un vero e proprio patrimonio culturale: il francobollo "sensoriale" è disponibile da pochi giorni e avrà un valore di 2,10 euro. 

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Dominique Anract, presidente della Confederazione nazionale, nel presentare questa iniziativa ha ricordato che dietro un buon croissant, c'è sempre un artigiano appassionato. "Il croissant au beurre – spiega Anract – si distingue per la sua crosta dorata e croccante, la texture leggera e il gusto delicatamente burroso. È l'emblema della nostra gastronomia, la viennoiserie preferita da tutti i francesi. Un buon croissant è la firma del boulanger che lo crea: dalla qualità del burro alla maestria del tourage, ogni gesto è fondamentale".

Non è il primo francobollo che "sa di cibo"

Arrivati fin qui, potresti pensare che l'idea sia una qualcosa di eccezionale e di mai visto prima. In realtà, non è la prima volta che in Francia si sperimenta un francobollo olfattivo. Già in passato, le poste francesi avevano lanciato un francobollo molto simile. Quest'ultimo, infatti, se veniva strofinato rilasciava un profumo di baguette appena sfornata.

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Ormai simbolo universale della panificazione francese, con il profumo "intrappolato" in microcapsule applicate alla superficie del francobollo, questa trovata era stata concepita in omaggio ai mugnai e ai panettieri, e rispondeva anche al recente riconoscimento della baguette come patrimonio immateriale dell'UNESCO. Insomma: il “francobollo profumato” non è un’idea estemporanea, ma una tradizione francese che si evolve. Con il croissant, la posta francese compie un gesto che mescola comunicazione culturale, marketing sensoriale e orgoglio gastronomico.

Una storia lunga secoli: il croissant che arriva da Vienna

Seppur simbolo indiscusso della colazione made in France, il croissant non nasce realmente a Parigi. La sue origini infatti sono da relegare all'Austria e al kipferl, ossia un dolce lievitato a forma di mezzaluna già diffuso nel Medioevo. Dolcetti rustici a base di farina di mandorla, i kipferl nacquero nel 1683 a Vienna per celebrare la vittoria sull'Impero Ottomano. La mezzaluna rappresentava proprio il simbolo del nemico sconfitto. 

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Il destino cambiò nell'Ottocento quando due imprenditori austriaci aprirono a Parigi la Boulangerie Viennoise, introducendo la loro specialità nella capitale di Francia. Da quel momento in poi la ricetta cambiò radicalmente. Agli inizi del Novecento, infatti, lo chef Sylvain Claudius Goy, appassionato di pasticceria, decise di modificare tutto e di creare un prodotto, a mezzaluna e simile al kipferl, ma con pasta lievitata e sfogliata. Era nato così, nel 1915, quel prodotto che tutti noi amiamo e che si chiama croissant, in versione moderna e rivisitata.

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