
"Tutti per uno, uno per tutti" direbbero i Tre Moschettieri. Un motto che, in questo caso, diventa una vera e propria filosofia: cinque panifici artigianali si uniscono sotto il nome di Breaders, una rete nata per portare, all'interno di realtà artigianali, strumenti, strutture e opportunità tipiche delle grandi aziende.
Cinque cuori e un collettivo
Cinque panifici, cinque soci alla pari, nessun capo: questo il modello su cui si fonda Breaders, una coalizione di panettieri indipendenti che scelgono di collaborare senza rinunciare alla propria identità. A farne parte sono Forno Brisa (Bologna), Davide Longoni Pane (Milano), MAMM (Udine), Mercato del Pane (Pescara) e Pandefrà (Senigallia) che hanno unito mente, mani e cuori per cercare di varcare nuovi confini – magari anche esteri – portando con sé la qualità squisitamente tipica dei produttori indipendenti. L'obiettivo, infatti, non è quello di creare un marchio unico ma di valorizzare piccole attività, sostenibili e locali, mantenendo una certa autonomia e mettendo in comune competenze, risorse e strumenti organizzativi tipici delle aziende più strutturate. Una forma di cooperazione che rafforza i singoli panifici senza omologarli, mantenendo la propria indipendenza, i propri valori e la propria visione.
Da dove nasce Breaders
La mente del progetto è Forno Brisa, a Bologna, una bakery che unisce l'arte della panificazione alle meraviglie dello specialty coffee, sempre con un occhio puntato al territorio e alla sostenibilità, con sei punti vendita in tutta la città e uno shop online. Breaders nasce circa sei anni fa, dando il benvenuto, nel 2024, ad altre quattro attività artigianali, creando così una sorta di collettivo di bakery-cafè premium in cui le risorse operative ed economiche vengono condivise tra tutti i soci, generando investimenti comuni e possibilità di crescita.

Ogni socio tiene per sé il 25% e vede in Breaders una maggiore possibilità di crescita, in cui il motto principale sembra essere "l'unione fa la forza" e mai cosa fu più vera. Un'idea che si contrappone a grandi realtà, a una certa omologazione crescente, con franchising che spuntano in ogni dove, proponendo piatti uguali, sapori identici e dove sembra che neanche la minima imperfezione sia contemplata. L'idea è che queste singole realtà, già forti e radicate nei propri territori di appartenenza, possano crescere insieme, con il supporto reciproco, preservando però ciò che li rende unici.
Le tre campagne di crowdfunding
Base solida di Breaders sono le campagne di crowdfunding, un elemento centrale per l'evoluzione di questa rete. Dopo le due raccolte iniziali – lanciate nel 2019 e nel 2023 da Pasquale Polito, CEO di Breaders e fondatore della bakery bolognese – arriva adesso la terza, chiamata Breaders (Forno Brisa 3). Attiva sulla piattaforma Mamacrowd, invita chiunque creda in questo modello a contribuire alla crescita di realtà che nascono piccole e locali ma che si possono allargare mantenendo ben saldo il proprio approccio artigianale.

L'obiettivo complessivo dichiarato è di raccogliere 7,5 milioni di euro con una valutazione pre-money – ossia una stima del valore di un'azienda prima di ricevere un investimento – di 37,5 milioni. Con le due precedenti campagne, gli stessi soci hanno affermato che sono già stati incrementati gli ettari coltivati, è stato avviato un sistema innovativo e autonomo di stoccaggio e pulizia del grano e l'installazione di piccoli mulini direttamente nelle bakery. Inoltre, sono stati aperti 12 nuovi punti vendita, con la speranza di riuscire a fare ancora di più e, magari, non solo in Italia.