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6 Agosto 2025 13:42

C’è più eleganza in un gesto sincero che in una tavola costosa: Csaba dalla Zorza si racconta a Heroes

Dal Giappone all’editoria, dai biscotti fatti in casa al bon ton: il racconto sincero di Csaba dalla Zorza nel podcast di Heroes, tra estetica, cucina e cura quotidiana.

A cura di Francesca Fiore
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"Non c'è cosa più meravigliosa della bellezza data dalla semplicità." Con queste parole, Csaba dalla Zorza esprime una visione del mondo che unisce eleganza, cucina e accoglienza. Nel podcast di Heroes, Csaba ci guida attraverso un viaggio che parte dalla sua infanzia, passa per le sue esperienze in Giappone e culmina nell'approdo alla televisione e all'editoria gastronomica. Una storia che si intreccia con la sua passione per la cucina domestica, l'arte di ricevere e la cura dei dettagli, elementi che, per lei, sono alla base di ogni gesto autentico di bellezza.

La semplicità è la forma più alta di eleganza

"Oggi pensiamo, sbagliando, che entri in un negozio di cose costose, compri tutto e sei vestita elegante, hai fatto la tavola bella… ma non è sempre così. Non c'è cosa più meravigliosa della bellezza data dalla semplicità."

Csaba della Zorza si racconta così a Heroes Podcast il  progetto creato e curato da Andrea Moretti e Francesco Sasso. La sua visione si riflette nell'arte dell'accoglienza, dove il valore di un piatto o di un ambiente non dipende dalla quantità di denaro spesa, ma dalla sincerità e dalla cura con cui tutto viene pensato e preparato. Per Csaba, ogni gesto di bellezza, che si tratti di apparecchiare una tavola o di ricevere gli ospiti, nasce dalla semplicità e dall'autenticità.

Bon ton come attitudine, non come regola rigida

Per Csaba dalla Zorza, il bon ton è molto più di un insieme di regole predefinite. È un atteggiamento che riflette il rispetto verso gli altri e verso se stessi, un'arte che, secondo lei, si impara ogni giorno. "Penso di avere almeno le basi del bon ton. Non mi ritengo una maestra, ma ambisco a esserlo."

Csaba dunque non si considera un’esperta di etichetta, ma un’appassionata di questo stile di vita, che considera essenziale per creare un ambiente accogliente e rispettoso. Il bon ton per lei non è una serie di formalità, ma una forma di eleganza naturale che scaturisce dalla consapevolezza del momento presente, dall’ascolto dell’altro e dalla cura nei dettagli.

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Il Giappone: un mondo parallelo

Csaba dalla Zorza ha raccontato del suo periodo in Giappone con grande entusiasmo, descrivendo quel periodo come un'esperienza che le ha completamente cambiato la visione del mondo. Nel suo racconto, il Giappone degli anni '80 era un "altro cosmo", lontano dalla realtà che conosceva. Con un sorriso, ricorda come, senza internet e senza la possibilità di comunicare facilmente con casa, ogni telefonata era un evento. "Per chiamare casa ogni due settimane dovevo risparmiare un sacco di monetine per comprare una tessera telefonica che costava tantissimo, e durava meno di 3 minuti", racconta, sottolineando quanto fosse distante la sua esperienza dal mondo iperconnesso che conosciamo oggi.

Csaba ha anche descritto la sua esperienza lavorativa come "ragazza ascensore" in un grande magazzino di lusso, dove ogni piano era dedicato a una categoria specifica di prodotti e dove doveva annunciare in italiano, inglese e francese. “Immaginati il Giappone alla fine degli anni '80 – dice Csaba, – un altro mondo”.

Il contrasto tra l’eleganza e il lusso giapponese e la sua realtà era forte: persone che arrivavano in limousine, accompagnate dai loro chihuahua, acquistavano abiti tradizionali giapponesi mentre venivano serviti con whisky e sigari. “Mi sono resa conto che esisteva un mondo parallelo al mio universo, dove la ricchezza e l’opulenza venivano vissute in modo molto diverso", afferma Csaba, con una punta di meraviglia nel tono della sua voce. Questa esperienza le ha permesso di confrontarsi con una cultura molto diversa dalla sua, una realtà che l’ha influenzata profondamente, ampliando i suoi orizzonti culturali e professionali.

Parigi: il periodo formativo e la cucina francese

Il periodo a Parigi ha segnato un momento decisivo nella vita di Csaba dalla Zorza. Racconta di aver deciso di trasferirsi nella capitale francese in un momento di grande delusione personale. "A un certo punto della vita ho deciso di scappare. Una grande delusione d'amore mi ha spinta a prendere il volo per Parigi, senza una vera destinazione, ma con l'intenzione di cambiare qualcosa di profondo dentro di me", ammette Csaba. Questa scelta, frutto di un mix di necessità e coraggio, l’ha portata a dedicarsi completamente alla cucina e a immergersi in un mondo che l’ha affascinata fin da giovane.

A Parigi, Csaba ha studiato presso una scuola di cucina professionale, dove ha affinato le sue capacità culinarie, imparando i segreti della gastronomia francese. "A Parigi ho imparato che la cucina è una forma di comunicazione, un modo per raccontare una storia attraverso i sapori, i colori e le emozioni", dice Csaba, descrivendo come la capitale francese le abbia insegnato non solo la tecnica, ma anche un rispetto profondo per l'arte culinaria. La città ha avuto su di lei un impatto che va oltre la cucina: è stata una vera e propria scuola di vita, che le ha permesso di unire la sua passione per il cibo con la sua attitudine estetica e l'arte dell'accoglienza.

Questo periodo formativo ha arricchito Csaba, aprendole gli occhi su una visione della cucina come un'arte raffinata, ma al tempo stesso intima e personale, capace di comunicare emozioni e sensazioni profonde. Parigi, con la sua cultura e la sua eleganza, ha gettato le basi per una carriera che oggi la vede protagonista nel mondo della cucina, ma anche nell'arte dell’ospitalità e del bon ton.

Dall’editoria alla cucina: gli speciali e i libri

La passione di Csaba per il cibo e la cucina si è tradotta anche nel suo lavoro nel mondo dell'editoria. Negli anni '90, quando lavorava per Mondadori, si occupava della creazione di allegati tematici per grandi riviste come TV Sorrisi e Canzoni e Donna Moderna. Tra questi, spiccavano gli speciali di cucina, che riflettevano il suo interesse crescente per il mondo gastronomico. "TV Sorrisi e Canzoni faceva il ‘Tutto arrosto’, ‘Tutto pasta’, ‘Tutto pizze’… e io, essendo donna, gli speciali di cucina li lavoravo abbastanza bene."

Questa esperienza editoriale ha segnato l’inizio della sua carriera come comunicatrice gastronomica e l’ha portata a scrivere libri che uniscono cucina, estetica e senso dell’accoglienza. Per Csaba, ogni ricetta è un modo per raccontare una storia e ogni libro è una piccola opera d'arte, dove ogni dettaglio, dalla fotografia al design, è pensato per trasmettere bellezza e piacere.

L’intuizione americana: la signora dei biscotti

Un episodio che segna un punto di svolta nella carriera di Csaba si verifica durante una trasferta negli Stati Uniti con Mondadori. Durante un incontro, la casa editrice viene invitata a visitare una piccola realtà imprenditoriale: una signora che, nel suo garage, preparava biscotti fatti in casa. Questo incontro ha un forte impatto su Csaba, che riconosce in questa semplice attività domestica un modello di autenticità che, pochi anni dopo, diventerà una vera e propria tendenza nel mondo della cucina e dell’editoria gastronomica.

"Riceviamo un invito per andare a vedere questa società americana che lavora con una signora che pare faccia biscotti a casa sua, nel suo garage."
Questo episodio rivela come il mondo del cibo possa nascere proprio dalle cose più umili, come un semplice gesto di affetto che si traduce in un biscotto fatto in casa. È proprio da questo tipo di intuizioni che nasce il nostro rapporto con il cibo come esperienza autentica e domestica.

Niente chef a supporto e ricette adatte a tutti

Nel corso dell’intervista, ha voluto fare chiarezza sul suo metodo in cucina, mettendo in luce la sua autenticità: Ha spiegato nel nel programma su Food Network non c’è uno chef "nascosto" dietro le quinte e non utilizza “ciotoline” con ingredienti già pronti. "A differenza dei grandi chef che utilizzano 32 mila ciotoline con ingredienti già pronti… Io non voglio le ciotololine, perché a casa non le abbiamo e dobbiamo fare tutto noi". Ogni piatto viene cucinato sul momento, senza scorciatoie, proprio come accadrebbe nella cucina di casa. Con sicurezza ha affermato: “In 45 minuti preparo la cena come farebbe chiunque a casa propria”, ribadendo che un pasto caldo e raffinato può essere alla portata di tutti, con semplicità e genuinità.

Accogliere è un’arte quotidiana

Nell'arte di ricevere gli ospiti, Csaba trova il cuore della sua visione estetica. Per lei, l’accoglienza è un gesto di grande cura e rispetto. Una filosofia che si riflette nei suoi libri e nel suo modo di vivere: non si tratta solo di servire un buon piatto, ma di creare un'atmosfera che faccia sentire ogni ospite speciale e a proprio agio.

Dalla sua infanzia, passando per la sua esperienza giapponese, fino a diventare un volto noto in televisione, Csaba dalla Zorza ha costruito una carriera all'insegna di una cucina semplice ma raffinata, un’accoglienza calorosa ma elegante e un’estetica che non si limita all’apparenza. In un mondo che spesso sembra puntare all'eccesso, Csaba ci ricorda che la vera bellezza nasce dalla semplicità, dal gusto autentico e dall’attenzione al prossimo.

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Quello che i piatti non dicono
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