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13 Febbraio 2023 15:00

Caffè dello studente: come si fa, quantità di caffeina e controindicazioni

Non c'è universitario che non lo abbia provato per superare una notte di studio: cos'è il "caffè dello studente", come si prepara e perché è preferibile consumarlo con moderazione.

A cura di Rossella Croce
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Nessuno sa davvero chi lo abbia inventato ma siamo certi che non ci sia universitario al mondo che, in piena sessione d'esami, non lo abbia provato almeno una volta: di cosa parliamo? Del caffè dello studente, ovviamente: a metà tra un mito e una leggenda, una panacea o un disperato tentativo di salvezza di chi, per mille ragioni, si riduce all'ultimo momento e non può permettersi di "chiudere occhio" o addormentarsi sui libri o sul lavoro. Ma come si fa il caffè dello studente e, soprattutto, siamo sicuri che funzioni davvero?  Cosa ci dice che un "doppio caffè" non possa essere dannoso per la nostra salute? Scopriamo la storia del caffè dello studente, come realizzarlo, i benefici e le possibili controindicazioni.

Caffè dello studente: come si fa

Il principio che ha mosso l'inventore (sconosciuto) del caffè dello studente è molto semplice: se una tazza di caffè contiene un tot di caffeina, una tazza di caffè "concentrata" in cui al posto dell'acqua si usa del caffè, ne conterrà il doppio.

Vero o falso che sia (e lo vedremo più in là), il caffè dello studente è incredibilmente semplice da preparare:

  • Prepariamo un semplice caffè utilizzando la classica moka: riempiamo la caldaia, aggiungiamo la miscela e facciamo uscire il caffè lentamente e a fiamma dolce.
  • Una volta pronto il caffè, lo teniamo da parte e lo lasciamo raffreddare, nel frattempo puliamo la moka.
  • A questo punto, prepariamo un nuovo caffè riempiendo la caldaia con il caffè raffreddato (e non con l'acqua), aggiungiamo la miscela e chiudiamo la moka.

Che sapore ha il caffè dello studente? È facile intuire che parliamo di un caffè dal sapore a dir poco deciso, una bevanda consistente, densa e aromatica. Proprio come il caffè "normale", anche il caffè dello studente può essere arricchito con zucchero, latte, cacao o panna.

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Caffè dello studente: benefici e controindicazioni

La domanda che ogni studente si è posto è "ma siamo sicuri che funzioni davvero?" La risposta, come spesso accade, non è così netta e sappiamo bene che la caffeina ha diversi effetti sul nostro corpo: funge da vasodilatatore, accelera il battito cardiaco, stimola l'attenzione e la concentrazione e limita il senso di sonnolenza. Nel caso del caffè dello studente, parliamo di un caffè in cui le proprietà si presentano, in effetti, raddoppiate e intensificate.

Che effetto ha sul nostro organismo un quantitativo di caffeina simile? Una tazzina di caffè dello studente permette di fare il carico di energia, restare vigili e concentrati ma un eccesso di caffeina ha degli effetti negativi: può infatti causare nausea, tachicardia, cefalea, ansia e irritabilità. Cosa significa? Consumare il caffè dello studente una volta ogni tanto e in piccole quantità non può avere effetti dannosi e probabilmente potrà rivelarsi molto utile per ripetere le pagine di quell'esame che proprio non riusciamo a memorizzare ma, trattandosi di una doppia dose di caffeina, è preferibile non esagerare e magari iniziare a studiare per tempo.

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