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10 Novembre 2022 11:50

Cosa c’è da sapere su Boiling Point: il film sulla cucina di cui tutti parlano

Un film acclamato dalla critica che farà discutere molto i telespettatori: una presa diretta che svela alcuni retroscena sulle dinamiche dei grandi ristoranti.

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Siamo abituati a pensare alle cucine stellate come incredibili templi della tranquillità e della serenità: non è così, non sempre almeno. Il 10 novembre esce un film che vuole mostrare il lato più crudo dell'alta cucina, fatto di stress, pressione, fatica e storie personali: Boiling point. La pellicola si sviluppa in un unico piano sequenza, una sola ripresa, senza soluzione di continuità, senza stacchi, con lo stage che si sviluppa attorno alla telecamera e non viceversa: il primo grande regista a usare questa tecnica fu Alfred Hitchcock per far salire la tensione allo spettatore, a distanza di tanti anni la motivazione è la stessa. Vediamo Boiling point nel dettaglio e perché tutti ne stanno parlando.

Boiling point: un film sulla "vera" ristorazione

Il titolo si traduce con "punto di bollore", proprio a indicare la tensione che sale e che a un certo punto si rompe, sprigionando energia. Questo è l'obiettivo di Philip Barantini, regista dell'opera, che colloca la scena nel venerdì prima di Natale, una delle giornate più caotiche per ogni brigata che ci sia in Europa.

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Un frame dal trailerdi Boiling Point

In questo grande piano sequenza si sviluppano tante storie diverse (non a caso il film diventerà una serie tv per la BBC): il malore di un cliente, la visita di un critico cinematografico e di un grande chef, una proposta di matrimonio in sala. Tanti eventi che si intrecciano e che fanno parte della vita dei cuochi. I personaggi sono guidati dal protagonista interpretato da Stephen Graham, uno degli attori britannici che meglio sanno interpretare uomini controversi (magistrale Al Capone in Boardwalk Empire, iconico Billy Bremner nel Maledetto United). Graham impersona Andy, lo chef di un grande ristorante di lusso a Londra. Un cuoco stereotipato, che si ubriaca e ha problemi in famiglia che si riflettono sul lavoro, è instabile con i sottoposti e profondamente irascibile. Ci sono contrasti in brigata, anche molto forti con aggressioni e scazzottate. La vera forza del locale è Vinette Robinson (Miglior attrice non protagonista ai BIFA per questa interpretazione), la sous chef, che spesso copre i ritardi del capo nonostante sia profondamente in collera perché sottopagata. In Boiling point i protagonisti sono vari ed è per questo che la trama funziona nonostante la ripresa unica. Un modo per aprire gli occhi sui dietro le quinte della grande cucina con il classico humor inglese e una buona dose di fiction che però non si discosta eccessivamente dalla realtà. Non tutte le cucine "stellate" sono così caotiche ma questo è davvero un lato importante di questo universo come ci ha spiegato Anthony Bourdain fin dagli anni '90.

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Quello che i piatti non dicono
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