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Assetati
20 Marzo 2023 12:00

Bere birra prima del vino aiuta davvero a non sentire gli effetti dell’alcol?

Si tratta probabilmente del falso mito più diffuso e condiviso durante le serate alcoliche con gli amici. Bere drink in ordine crescente di grado alcolico aiuta a subire di meno gli effetti della sbornia? Ecco cosa ha scoperto uno studio.

A cura di Alessandro Creta
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Bere prima birra e poi vino riesce a farci evitare l'hangover, o perlomeno ridurne gli effetti? Ci spiace smentire anni e anni di teorie e congetture a sfondo alcolico, ma si tratta solamente di un falso mito. Aumentare progressivamente la gradazione dei drink, esagerando con le quantità, non ci terrà lontano il tipico malessere da sbornia.

Si tratta di uno dei miti legati agli alcolici più diffusi. In tanti, probabilmente, durante le loro serate si saranno raccomandati con gli amici, o avranno ricevuto a loro volta un analogo suggerimento, di seguire un preciso ordine per quanto riguarda i drink da bere. Partire da quelli dalla minore gradazione alcolica e via via salire, in un ideale passaggio da birra a vino, finendo per l'eventuale cocktail. In questo modo, secondo la credenza comune, il corpo si abituerebbe gradualmente all'alcol ingerito, e gli effetti della sbornia sarebbero meno evidenti (e invadenti) rispetto a chi, per esempio, quel determinato ordine non lo abbia rispettato.

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Ebbene, prendiamo tutti quei consigli, e anche tutte le volte in cui li abbiamo seguiti, accartocciamoli e gettiamoli nella spazzatura. Nonostante in tanti credano a queste teorie, infatti, non si tratta di altro se non di una bufala bella e buona.

Il falso mito di bere i drink in ordine crescente di alcol

Chissà in che modo è riuscita a consolidarsi nel corso del tempo questa falsa credenza. Si tratta solo dell'ennesima bufala alla quale abbiamo dato adito durante le nostre serate fuori. "Inizia con la birra, poi passa al vino, mai al contrario": un suggerimento che non ha alcun fondamento scientifico, come dimostrato pochi anni fa da uno studio condotto dall'Università di Cambridge in collaborazione con l'Università Witten-Herdecke in Germania.

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Dalla ricerca è emerso come l'ordine di assunzione degli alcolici non influisce in nessun modo sulla capacità di ‘reggere' gli effetti dei drink. Bere birra e poi vino oppure, nelle stesse quantità, prima l'uno poi l'altra provoca i medesimi disturbi per il nostro organismo. I postumi della sbronza, quindi, sono gli stessi in entrambi i casi.

I ricercatori hanno preso in esame una novantina di volontari tra i 19 e i 40 anni, sottoponendoli a vari test. Divisi in gruppi, per diversi giorni alcuni di loro hanno bevuto prima birra poi vino, altri prima il vino quindi la birra, poi rispettivamente hanno invertito l'ordine. Cosa ne è emerso? Tutti sono stati chiamati a valutare il loro stato di malessere considerando vari fattori (sete, affaticamento, mal di testa, vertigini, nausea, mal di stomaco, aumento della frequenza cardiaca e perdita di appetito), e gli effetti dell'alcol (calcolati con una specifica unità di misura, la Acute Hangover Scale) sono stati pressoché gli stessi in qualsiasi caso, con un leggero senso di nausea in più per le donne rispetto agli uomini.

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Come ci insegna la cara vecchia proprietà transitiva cambiando l'ordine degli addendi, o in questo caso degli alcolici, il risultato non muta. "Sfortunatamente, abbiamo scoperto che non c'era modo di evitare l'inevitabile sbornia semplicemente favorendo un ordine rispetto ad un altro”, ha spiegato Kai Hensel, tra i principali autori dello studio". Ci dispiace deludere chi aveva creduto a questa bufala ma l'unico rimedio per non sentire gli effetti della sbornia è… non sbronzarsi.

Se poi proprio dovessimo aver alzato eccessivamente il gomito, qualche suggerimento per smaltire al meglio l'alcol ce l'abbiamo. O, in alternativa, meglio darsi al vino dealcolato.

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A cura di
Alessandro Creta
Laureato in Scienze della Comunicazione prima, Pubblicità e Marketing poi. Giornalista gastronomico per professione e mangiatore seriale per passione, mi piace navigare tra le pieghe del cibo, perché il food non è solamente cucina, ristoranti e chef. Appassionato di olio evo ma anche di viaggi, sono particolarmente incuriosito da cibi strani e sconosciuti. Mi fate felice con un Verdicchio. Mi trovate su Instagram: @cretalex
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