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16 Giugno 2023 15:41

Basta smartworking al bar: in Francia dicono stop al telelavoro

In Francia non pochi bar e caffetterie hanno intrapreso una particolare battaglia contro lo smartworking. Troppi telelavoratori occupano tavoli per tutta la giornata con consumazioni minime. Cosa sta succedendo.

A cura di Alessandro Creta
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In Francia hanno deciso di dire basta allo smartworking. O meglio, non pochi bar del Paese dei Lumi hanno cominciato da qualche settimana una personale battaglia contro il telelavoro. Il motivo? Combattere la cattiva abitudine, sempre più diffusa tra gli impiegati, di occupare un tavolo per tutta la giornata, tenersi impegnati al pc a fronte di una consumazione minima, spesso solamente un caffè. Un trend, quello dello smartworking, in grande crescita sopratutto dopo l'emergenza Covid: tante aziende hanno deciso di riorganizzarsi, riassettarsi, promuovendo il lavoro a distanza anche per motivi economici e di risparmio.

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Tanta gente ha lavorato inizialmente da casa, poi con l'allentamento delle restrizioni molte le caffetterie e i bar (dal più piccolo sino a Starbucks) si sono progressivamente riempiti di impiegati smart. Dopotutto, a differenza di casa, nei locali l'elettricità è gratis, così come la connessione wifi.

Francia: smartworking al bar. C'è chi dice no

Un'abitudine che però pare essere degenerata col tempo: tavoli occupati da lavoratori singoli, impegnati per ore a battere sulla tastiera del loro pc spesso con una consumazione minima. Anche una questione di buon senso non praticato che ha spinto non pochi titolari dei bar a prendere provvedimenti. E i gestori dei locali transalpini hanno deciso di dire basta.

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C'è chi ha vietato in toto lo smartworking nel proprio locale, chi ha stabilito delle fasce orarie prestabilite (il divieto in pausa pranzo e dopo le 19), in altri esercizi hanno inaugurato tariffe per i telelavoratori: 6 euro per un'ora o 26 per l'intera giornata. Per tanti che hanno avviato la loro battaglia anti smartworkers altri non sembrano aver preso questa nuova tendenza in modo così negativo. Alcuni gestori infatti si limitano a vietare i pc durante i weekend, mentre nel corso della settimana i telelavoratori rimangono ben accetti, in quanto la loro presenza permette di riempire anche gli orari di minore afflusso di clientela.

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