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2 Dicembre 2020 15:00

Adottate un ulivo in Calabria: in cambio riceverete 12 bottiglie d’olio

Adottate un ulivo centenario in Calabria e in cambio riceverete 12 bottiglie d'olio biologico. L'iniziativa è di un coltivatore calabrese, nata durante la pandemia, per sostenere gli 800 alberi piantati dal nonno dopo l'epidemia di Spagnola nel 1920. Questi ulivi fanno parte della storia agricola italiana, vanno salvati.

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Adottate un ulivo centenario e ricevete in cambio 12 bottiglie di olio biologico, selezionato e di grande qualità. Questa l’iniziativa di Francesco Barbati, proprietario dell'omonima azienda agricola e del marchio "In Erba". Il giovane produttore ha ereditato un terreno antico con 800 alberi centenari nel cuore della Calabria e vuole tramandare questa eredità ai posteri. L’azienda produce olio biologico dagli ulivi della cultivar Tondina Spezzanese, piantati all’inizio del 1920 quando il nonno di Francesco ha provato a crearsi una nuova vita dopo l’epidemia di Spagnola che ha messo a dura prova l’Europa. Caso vuole che il nipote si ritrovi in una situazione simile 100 anni dopo, con una pandemia che ha piegato il mondo e non solo il continente.

L’iniziativa è stata lanciata in primavera sui social da Francesco Barbati ed è stata un successo, con decine di piante adottate: al costo di 90 euro, si riceveranno a casa 12 bottiglie da mezzo litro di olio extravergine biologico "In-Erba", prodotto esclusivamente con le olive della pianta adottata insieme al Certificato di Adozione con Riconoscimento al Merito Green. Attorno all’albero "beneficiario" viene apposta una targhetta con il nome del "genitore". Per adottare un albero basta contattare i profili social dell’azienda o scrivere un mail tramite il sito internet.

L’idea durante il lockdown di primavera

La crisi ha spinto Francesco Barbati a trovare una soluzione furba, che ha già dato risultati in altri settori agricoli come con gli alberi di pistacchio: l’adozione per salvare l’agricoltura. Un rapporto a distanza tra il cliente e l’azienda agricola attraverso un albero secolare nel più totale rispetto delle piante, della natura e della salute umana.

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L’azienda agricola diretta da Barbati ha delle regole molto stringenti per quanto riguarda l’ecologia:

  • Francesco vede l’olio d'oliva come alimento-farmaco naturale;
  • usa gli scarti di lavorazione come risorse e non come rifiuti;
  • gestisce l'uliveto come una riserva naturale così da preservare la biodivesità della flora e della fauna, abbattere la presenza di CO2 in atmosfera, ridurre sensibilmente il rischio di smottamenti presente nella collina.

Gli ulivi sono una risorsa fondamentale per l’Italia, tessuto sociale e storico del nostro Paese. Non solo quelli di In Erba, ma tutti gli ulivi. Preservare questo tesoro aiuta sia l’economia sia la natura.

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