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20 Giugno 2025 16:00

Wefood: il supermercato danese che vende cibo scaduto (e aiuta le persone)

Nato a Copenaghen nel 2016, è un supermercato in cui è possibile acquistare prodotti scaduti o danneggiati, ma che sono ancora assolutamente commestibili. L'obiettivo? Ridurre lo spreco alimentare e aiutare i Paesi più poveri del mondo.

A cura di Arianna Ramaglia
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Foto via Facebook

Il tema dello spreco alimentare è un argomento abbastanza sentito (e fortunatamente) negli ultimi anni. Ma nonostante ciò le soluzioni per diminuirlo sono ancora insufficienti: basti pensare che più di un miliardo di tonnellate di cibo viene sprecato ogni anno a livello mondiale. E cosa si può fare per aiutare a dimezzare questi numeri? Secondo il supermercato danese Wefood bisogna vendere quel cibo scartato dalla grande distribuzione – perché scaduto o semplicemente perché ha un imballaggio danneggiato – ma che è ancora perfettamente mangiabile.

Come funziona?

Sul mercato già da diversi anni, Wefood nasce a Copenaghen, precisamente nel distretto di Amager, nel 2016 da un’iniziativa di DanChurchAid (Folkekirkens Nødhjælp), un'organizzazione non governativa danese: si tratta di un vero e proprio supermercato, dove al posto di prodotti freschi appena spediti dai produttori, si trovano scaffali pieni di alimenti che, per qualche motivo, sono stati scartati dai grandi magazzini. Ovviamente non si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute delle persone: "Noi osserviamo i prodotti, sentiamo che odore hanno e ci accertiamo che siano ancora buoni" spiega l’ideatore del progetto Bassel Hmeidan. Infatti non è detto che gli alimenti scaduti siano necessariamente da scartare, in quanto molti di essi sono assolutamente sicuri anche dopo mesi dalla data di scadenza. E anche per quei prodotti che non sono scaduti, ma magari hanno un’etichetta errata o un packaging rovinato, gli si ridà nuova vita.

Scegliere di acquistare i loro prodotti non significa soltanto fare del bene all’ambiente, salvandolo da centinaia e centinaia di rifiuti, ma è un'occasione di risparmio anche per le tasche dei consumatori: infatti i prezzi sono più bassi della concorrenza, con sconti che vanno dal 30% al 50%.

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Foto via Instagram

Chiunque sposi la causa, è il benvenuto

Un’altra particolarità riguarda i propri dipendenti: si tratta infatti di volontari, dai magazzinieri ai cassieri, che sono lì solo per beneficenza, per i quali l’unica cosa che conta è la causa sposata dall’azienda. Chi dà la propria disponibilità, deve garantire una presenza regolare e seguire una specifica formazione. Per quanto riguarda i clienti invece, non trattandosi di un’iniziativa ambientalista rivolta soltanto a persone più abbienti, si trovano consumatori di tutte le fasce di reddito e di ogni rango sociale: come riportato dall’Indipendent, il supermercato "non si rivolge solo agli acquirenti a basso reddito, ma a chiunque sia preoccupato per la quantità di spreco alimentare prodotto in questo Paese" dichiara Per Bjerre, uno dei coordinatori dell’organizzazione a capo di Wefood.

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Foto via Facebook

Il supermercato che fa bene all’ambiente e alle persone

L’obiettivo di Wefood non è solo quello di ridurre lo spreco alimentare, ma anche aiutare i Paesi delle zone più povere del mondo. Il ricavato infatti viene donato in beneficenza a programmi di assistenza e sviluppo in Africa (Angola, Congo, Etiopia, Malawi, Sudan del Sud, Uganda, Zambia, Mali), in Asia (Bangladesh, Cambogia, India, Birmania, Nepal) e in Medio Oriente (Siria, Palestina e Libano). Lo scopo quindi non è solo quello di dare una seconda possibilità a prodotti scaduti, danneggiati, con etichette sbagliate o invenduti, ma anche quello di ridurre la fame nel mondo.

Oggi possiedono sei punti vendita – tre a Copenaghen e tre nello Jutland, sempre in Danimarca – dove oltre a generi alimentari è possibile acquistare anche prodotti riciclati come vestiti, scarpe, accessori ma anche mobili e libri.

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