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17 Luglio 2020 13:00

Un ristorante con 6 tavoli in una foresta: in Svezia apre Nowhere

Soli 6 tavoli in mezzo a una foresta alle porte di Stoccolma. Due giovani cuoche (Linn Söderström e Marion Ringborg), un distanziamento di chilometri tra tavolo e tavolo e un menu avvolto nel mistero: questo è Nowhere, il ristorante Covid free per antonomasia. Aprirà ad agosto ma è già sold out.

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Un ristorante con soli 6 tavoli distanti chilometri gli uni dagli altri in una foresta, circondati da fiori e muschi alle porte di Stoccolma. Sembra un’ambientazione uscita dal Ciclo di Völsung della mitologia nordica e invece è Nowhere, un ristorante che aprirà il 20 agosto in Svezia, immerso nella foresta di Haringe a pochi chilometri dalla capitale svedese.

Il distanziamento sociale come non l’avreste mai immaginato

La Svezia ha approcciato in maniera unica all’emergenza Covid-19, creando un mini-lockdown che ha coinvolto le persone anziane e i soggetti a rischio per malattie pregresse, lasciando tutte le attività sostanzialmente inalterate. I risultati sono molto chiacchierati ma c’è chi ha deciso di risolvere il problema della ristorazione a monte creando un ristorante totalmente covid-free perché i clienti non si incontreranno mai tra loro.

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Ogni tavolo ha la sua particolare posizione nella riserva naturale: la foresta più oscura, un pontile, un prato. Le cuoche sono due: Linn Söderström e Marion Ringborg, entrambe provenienti dal Garba sempre a Stoccolma.

L’idea per quanto estrema ha avuto un grande successo vista l’atmosfera: per raggiungere il proprio tavolo bisogna camminare fra i boschi, immersi fra i suoni della natura. L'idea e la proprietà sono di Oddbird, un'azienda vinicola che produce vino analcolico. Il ristorante è stato progettato dallo studio di design The Norrmans con particolare attenzione alla sostenibilità e ai materiali, tutti riciclati.

Non si conoscono bene le modalità di cucina, né il menu proposto e c’è tanta curiosità per capire come si muoveranno i camerieri e da dove, come si coordineranno i tavoli perché sul sito dell’azienda tutto è avvolto nel mistero. Ci sono foto meravigliose volute da Oddbird che anche per il proprio vino pretende scatti da rivista patinata, atmosfera new age. Una mossa geniale per far parlare di sé insomma.

Tutti questi punti oscuri evidentemente non hanno fermato la curiosità degli avventori: le prenotazioni sono partite il 22 giugno e in pochissimo tempo sono andate totalmente sold out.

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Quello che i piatti non dicono
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