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17 Luglio 2025 18:00

Straccia Olimpia: il gelato dedicato a Milano Cortina 2026

Gianduia, riso, stracciatella e polvere d'oro: questi sono gli ingredienti dello Straccia Olimpia, il nuovo gelato dedicato ai Giochi Olimpici Invernali che cerca di racchiudere in sé i sapori e le culture dei vari popoli.

A cura di Arianna Ramaglia
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Foto dal sito www.agi.it

Manca ancora qualche mese all’inizio dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina ma c’è già chi gli ha dedicato un gelato: si chiama Straccia Olimpia ed è stato creato dal gelataio e fondatore delle Milanesi Gelaterie Artigianali, Gianluca Colaiocco. Il nuovo gusto, che cerca di racchiudere la bellezza e la diversità delle varie culture, sarà disponibile da martedì 15 luglio fino alla fine dei Giochi.

Da dove nasce l'idea

Un gelato in cui si possano incontrare, come avviene in occasione delle Olimpiadi, i diversi popoli con le loro storie e le loro tradizioni. È lo stesso Colaiocco, come riportato dall’AGI, ad affermare che l’idea nasce dalla volontà di partecipare a un evento così importante "con un gusto che parlasse di accoglienza, di mescolanza culturale, di diversità che si incontrano. Perché questa è l'Italia che amo: quella che apre le porte, che mette il piatto in tavola e ti dice ‘siediti, assaggia, sei il benvenuto'". Un gesto simbolico che rappresenta qualcosa che va oltre la mera creazione di un gelato, ma nasce dal desiderio "che il mondo possa sedersi allo stesso tavolo, parlare lingue diverse e capirsi condividendo qualcosa. In ogni cucchiaio, anche solo per un istante, tutte le culture si sentono viste, accolte, riconosciute".

Il giro del mondo in un gelato

Com'è, quindi, possibile racchiudere un concetto così grande in un gelato? Per il maestro gelatiere attraverso gli ingredienti da cui è composto. Si parte da una base tipicamente italiana, la crema gianduia che "unisce il sapore della nocciola piemontese con il cacao". Dall'Italia ci si sposta in America del Sud con il dulche de leche (una crema spalmabile a base di latte e zucchero) per poi passare al riso soffiato tostato, considerando il riso come un alimento comune a decine e decine di popoli: "Dal Giappone al Senegal, dal Perù alla Pianura Padana, e diventa nella Straccia Olimpia simbolo di un ponte invisibile e solido tra culture". Il viaggio si conclude poi in Africa dove troviamo la stracciatella di cioccolato fondente del Madagascar che ha la funzione di legare tutti i vari sapori e che sottende un significato molto più profondo, essendo "un cioccolato che viene da piantagioni lontane, spesso dimenticate, e che qui diventa la linea sottile che cuce il mondo". A chiudere il cerchio troviamo poi una sottile polvere di oro edibile come "tocco finale che vuole rappresentare l'unione delle diversità in un gusto unico".

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Quello che i piatti non dicono
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