Un'indagine di Too Good To Go rivela che lo spreco alimentare in Italia è ancora un problema, ma le città, in particolare Roma, Milano e i comuni più piccoli, si stanno impegnando per ridurlo, con differenze tra Nord e Sud.
Una ricerca condotta da Too Good To Go, un'app a impatto sociale che si occupa della lotta agli sprechi alimentari, ha mostrato diversi dati relativi a varie città italiane. L'indagine è stata fatta dividendo i risultati tra grandi città (oltre 300 mila abitanti), città medie e piccoli comuni con meno di 100 mila abitanti. A supporto di quest'analisi c'è stata la collaborazione di YouGov, una community online globale da 24 milioni di persone che ogni giorno condivide le proprie opinioni attraverso sondaggi interessanti. Vediamo insieme la classifica.
Lo spreco alimentare in Italia è un problema piuttosto significativo che comporta implicazioni etiche, economiche e ambientali. App come Too Good To Go si stanno ponendo l'obiettivo di dare un freno a questo fenomeno e l'indagine svolta serve proprio a mettere i cittadini al corrente della situazione.
La classifica è basata sul numero di pasti salvati tramite l'app e, tra i grandi centri abitati, a primeggiare è Roma, che si conferma la più virtuosa. A seguire ci sono Milano, Torino, Genova e Bologna. Nelle città medie, al primo posto c'è Reggio Emilia, seguita a ruota da Modena, Verona, Cagliari e Padova. Tra i comuni più piccoli, in prima posizione c'è Pesaro e poi Cuneo, Pavia, Pisa e Lecce. A dare la sua opinione è stato anche Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go, il quale ha spiegato che le città italiane sono pronte a sfidare lo spreco alimentare. "Abbiamo segnali incoraggianti – commenta Cerisola – c'è una richiesta crescente da parte di negozi e cittadini che vogliono essere più attivi nel ridurre gli sprechi, ma c'è ancora molta strada da fare".
La ricerca condotta da YouGov mostra che l'incidenza degli sprechi è leggermente più radicata al Sud, dove il 38% degli abitanti butta cibo almeno una volta a settimana. La situazione è lievemente migliore per Nord e Centro, con una percentuale del 31% di persone che getta via il cibo una volta ogni sette giorni. Tra le cause principali degli sprechi ci sono varie dimenticanze (41%), scadenze non rispettate (37%) e porzioni troppo abbondanti (21%). Per quanto riguarda gli avanzi, il 78% degli italiani li consuma il giorno dopo, soprattutto al Centro, mentre nelle regioni settentrionali si preferisce congelarli. Al Sud e nelle Isole, l'usanza più comune è condividerli con parenti e amici. L'utilizzo di Too Good To Go è particolarmente diffuso tra i giovani tra i 25 e i 34 anni (58%) o tra famiglie con figli più piccoli (55%). "La consapevolezza c'è – spiega Cerisola – ma le persone non sanno ancora bene come ridurre gli sprechi, per cui dobbiamo aiutarle a risparmiare denaro e a proteggere il pianeta contrastando questo problema".