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Sidro: basta nominare il nome di questa bevanda per scatenare un'attrattiva a cui è difficile resistere. Il suo fascino? Il connubio di tradizione e modernità che la bevanda porta con sé, il suo essere un’alternativa leggera e frizzante a vino o birra, la sua versatilità che la porta ad essere abbinabile con diversi tipi di alimenti. La celebre bevanda originaria del Nord Europa, con radici storiche che vanno indietro di millenni, ha una varietà di sapori che dipendono dal tipo di mela usata e dal grado di fermentazione e che vanno dal dolce all’amaro, caratteristica che la rende ideale a diverse occasioni, dall’aperitivo a un pasto completo.
Il sidro divenne particolarmente popolare in Gran Bretagna e in Francia durante il Medioevo, ma era già diffuso in diversi angoli d’Europa grazie ai Romani, che lo scoprirono nel corso delle loro conquiste. Facile da preparare – l’ingrediente base sono le mele e il processo di fermentazione è abbastanza semplice – venne introdotto in America nel XVII secolo dai coloni europei e lì divenne rapidamente una delle bevande preferite.

Nel corso dei secoli la popolarità del sidro è andata man mano scemando, sostituita dai più comuni vino e birra, ma proprio grazie alla sua raffinatezza e alla sua artigianalità, negli ultimi anni sta vivendo una riscoperta sempre maggiore. Oggi il sidro è una delle bevande più consumate nei periodi di festa e anche in Italia, nonostante sia meno diffuso rispetto ad altri paesi europei, sta trovando il suo spazio. Ecco tutto quello che devi sapere su questa bevanda antica e affascinante.
Che cos’è il sidro: storia di una bevanda millenaria
Il sidro di mele è una bevanda fermentata molto diffusa in Francia (soprattutto nell’area della Normandia), nel Regno Unito (qui si chiama mulled cider) e negli Stati Uniti, dove è noto come apple cider ed è particolarmente amato durante il periodo autunnale; si trova anche prodotto in alcune aree del Nord Italia, anche se è meno diffuso rispetto al resto d’Europa.
Esistono due varianti diverse di sidro: la più conosciuta e antica è quella lievemente alcolica, fermentata grazie ai lieviti naturali presenti sulle bucce delle mele o lieviti selezionati ma esiste anche una versione analcolica, la più facile da preparare in casa e ottenuta semplicemente facendo sobbollire il succo della frutta con spezie e aromi. La parola “sidro”, usata per indicare questo particolare succo di mele, nasce da un termine dell’antico francese che inizia a essere usato attorno al 1130-1140, periodo in cui la bevanda inizia a diffondersi particolarmente.

In realtà, però, il sidro ha origini che vanno molto indietro del Medioevo: la primissima traccia di una bevanda come il sidro (ma a base di pere, in questo caso) che la documentazione archeologica ha trovato viene dalla Spagna, nella Valle Ambrona della regione di Soria, con datazione alla metà del III millennio avanti Cristo. Il sidro di mele, invece, sembra comparire intorno al XIII secolo a.C., epoca in cui compaiono le prime piantagioni di melo in Egitto e in Asia Minore: sono diverse le testimonianze storiche che narrano di come il sidro fosse amato già dalle civiltà di Egitto e Bisanzio, anche se ebbe un’ulteriore diffusione grazie a Greci e Romani, che lo amavano particolarmente. In epoca medievale il sidro di mele raggiunge la sua massima espansione e diventa una bevanda strettamente legata ai territori dell’Austria, della Normandia e della Gran Bretagna, dove venne introdotta nel 1066 da Guglielmo il Conquistatore.
A partire dal XV secolo il sidro divenne una bevanda comune in tutti i paesi dell'Europa centrosettentrionale e proprio in questo periodo venne usata anche con scopi terapeutici: i trattati tecnico-medici del 1588 del normanno Julien Le Paulmier, medico personale di Carlo IX e di Enrico III, esaltano proprio le proprietà terapeutiche, digestive, diuretiche e antinfluenzali del sidro. Nel XVII secolo, in particolare, il sidro sostituì il vino nei pasti dell’aristocrazia inglese, complici anche alcune figure aristocratiche che esaltarono la bevanda nei loro trattati di letteratura.
Il sidro di mele di cui parliamo è il sidro alcolico, quello più tradizionale ottenuto da fermentazione: la gradazione alcolica è molto bassa, si aggira tra il 3% e il 6%, motivo per cui è particolarmente apprezzata da chi desidera una bevanda leggermente alcolica ma dalla gradazione non troppo alta. Gli studiosi del Cinquecento, inoltre, non erano così lontani dalla verità nel definirla una bevanda “benefica”: grazie alla sua acidità, infatti, il sidro ha ottime proprietà digestive ed è un composto ricco di antiossidanti, sali minerali e vitamine che contribuiscono a depurare l'organismo.
Quando e come si gusta il sidro di mele
In generale il sidro di mele è una delle bevande più consumate durante i mesi più freddi dell’anno, a partire dall’autunno e in particolare nel periodo natalizio, quando viene proposto in una variante calda (in stile vin brulè, per intenderci) che si chiama “vino di mele” ed è tipico proprio dei mercatini natalizi di buona parte d’Europa. Inoltre il sidro è legato a molte tradizioni culturali e festività: in Inghilterra è consumato durante ikl "Wassailing", nome che indica il doppio rituale di canti nei frutteti per garantire un buon raccolto e canti di natale casa per casa, mentre in Germania durante l’Oktoberfest è tanto tipico quanto la birra.
Esiste anche una versione di sidro più estiva e frizzantina, che si consuma ben fresca ed è invece perfetta per i mesi più caldi, e inoltre il sidro spesso viene usato come ingrediente da cocktail, per esempio per creare un “apple mimosa” o una “cider sangria”.

L’abbinamento tra sidro e alimenti varia molto in base alla bevanda: il sidro non ha un sapore univoco, può o essere più o meno dolce, più o meno alcolico e più o meno frizzante in base al tipo di mele impiegate e alle tecniche di produzione utilizzate. Per esempio, in Gran Bretagna sidro è spesso secco e meno zuccherato, mentre in Francia (particolarmente in Normandia e Bretagna) il "cidre" è spesso dolce e leggermente frizzante.
In generale ricorda che:
- il sidro secco è ideale con piatti di pesce, frutti di mare e carni bianche;
- il sidro dolce è perfetto con formaggi stagionati e cremosi come Camembert o Brie, con i piatti speziati e per accompagnare i dolci, in particolari dessert come la crostata con marmellata e le tarte tatin;
- il sidro di media secchezza è quello più versatile, adatto a una vasta gamma di piatti, dai salumi ai piatti di maiale.
Come si prepara il sidro di mele
La produzione tradizionale del sidro inizia con la raccolta delle mele, che vengono selezionate per garantire una qualità ottimale. Le mele vengono poi frantumate per ottenere una purea che viene spremuta per estrarre il succo, che poi a sua volta viene lasciato fermentare per un periodo variabile, che può andare da alcune settimane a diversi mesi a seconda del tipo di sidro che si vuole ottenere. Per la fermentazione si possono usare solo i lieviti naturali presenti sulle bucce delle mele o aggiungere alcuni lieviti selezionati che trasformano gli zuccheri in alcol e anidride carbonica. In entrambi i casi, nel periodo di riposo del composto, i lieviti trasformano gli zuccheri del succo in alcol, dando vita al sidro.
Si può ottenere il sidro fermentato in casa, ma è un processo un pochino più lungo e che ti porterà ad ottenere una bevanda alcolica, seppure dalla gradazione leggera. Se non hai voglia di aspettare o vuoi una versione senza alcol puoi preparare il sidro di mele analcolico seguendo la nostra ricetta: per una riuscita ottimale ti suggeriamo di utilizzare le mele della varietà Red Delicious o Granny Smith, con polpa particolarmente dolce e succosa. Una volta scelte le mele dovrai sbucciarle, frullarle nel boccale di un mixer e lasciarle sgocciolare poi in un colino a maglie strette rivestito con una garza, in modo da estrarne tutto il succo; per velocizzare l’operazione puoi anche usare una centrifuga o un estrattore.

A questo punto non ti rimarrà che raccogliere quest'ultimo in un pentolino dal fondo spesso, aggiungere lo zucchero semolato, la scorza e il succo dell'arancia e del limone, l'acqua, la stecca di cannella, i chiodi di garofano e lo zenzero a rondelle, e lasciar sobbollire quindi il tutto per circa 10 minuti. Una volta pronto e filtrato, puoi sorseggiare il sidro tiepido a merenda o fine pasto durante le fredde giornate invernali, oppure puoi proporlo per un aperitivo alternativo in compagnia di amici.