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19 Dicembre 2025 0:05

Seconda serata di MasterChef Italia, si forma la masterclass: ecco chi sono i concorrenti scelti

Fra le ultime selezioni, le prove in batteria con i colori e "lo spareggio" fra le riserve, la masterclass è finalmente al completo. Ecco cos'è successo nella seconda serata di MasterChef Italia.

A cura di Francesca Fiore
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Le prove per formare la masterclass di MasterChef Italia entrano finalmente nel vivo e, dopo l'ultima selezione generale, si arriva alla sfida fra i grembiuli grigi. Tre batterie, dei prodotti principali e tanti colori da abbinare: da chi sarà composta la masterclass 2026? Scopri cosa è successo nella seconda puntata del cooking show più amato della televisione: da giovedì 11 dicembre, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

Gli aspiranti chef che entrano (o non entrano) in masterclass

Il primo a presentarsi è Jonny, "secco e duro, senza h", come dice lui, che decide subito di non giocarsi l'All-in e, mentre i giudici sondano i motivi del suo nome, prepara un cappellaccio ripieno di pollo e sfumato con il gin, utilizzato in modo sapiente anche grazie alla sua competenza in fatto di cocktail. Il piatto si chiama "Il pollo nel bosco" e il primo ad assaggiare è lo chef Barbieri, che sembra apprezzare malgrado qualche appunto; poi viene il turno di Cannavacciuolo e quello di Locatelli: anche loro esprimono qualche perplessità soprattutto sul fondo. Il giudizio di Locatelli è un deciso no, mentre Cannavacciuolo si esprime subito sul sì: alla fine a decidere sarà Bruno Barbieri, che alla fine dice sì. Jonny andrà dunque al Creative test indossando il grembiule grigio. Come sempre Cannavacciuolo mette l'accento sui sentimenti personali, citando l'anello al collo del concorrente regalatogli dal nonno e facendo piangere il primo aspirante chef della serata.

La seconda concorrente è Lucy, che viene vessata dalla mamma minuto per minuto: il suo piatto è "Capesante no sprechi", ma il piatto è disastroso, cosa che si capiva già dalle domande dell' "assistente" Chiara Pavan durante la preparazione. Salsa stracciata, capesante bruciate, non c'è modo di salvare questo piatto malgrado l'idea apprezzata da Barbieri, che loda i sapori ma distrugge tutto il resto. Malgrado tutto Barbieri dice sì, mentre Locatelli crede che la concorrente non sia pronta a reggere la pressione delle prove: quindi Cannavacciuolo chiama Chiara Pavan a dare il suo giudizio. La chef mette l'accento sullo stress procurato dalla mamma, fra le altre cose e la concorrente viene bocciata.

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Ma arriva Ugo Mask, maratoneta e personal trainer, che propone un risotto allo champagne che lui chiama "Il risotto del runner" lanciandosi in una spiegazione fra fase catabolica e anabolica. Dopo qualche errore nella mantecatura e un problema bello grosso nella decorazione, il piatto è pronto: Locatelli assaggia per primo, ma boccia subito il piatto. Anche gli altri chef dicono no e l'aspirante concorrente torna a casa, o forse in palestra.

Arriva la volta della siciliana Emma, che studia scienze gastronomiche ed è assolutamente sicura che la cucina farà parte del suo futuro. Porta un calamaro ripieno che dà vita al piatto "Come mia nonna" e partono già le prime lacrime per l'emozione. Locatelli le dice di credere in se stessa, che nessuno le può dire che non è in grado di fare qualcosa: "Tu sei tu, sei Emma, sei venuta tu qui e devi essere orgogliosa di questo". Il piatto è ben fatto e goloso, solo un po' dolce per ciò che riguarda la salsa, che ha anche poco carattere. Barbieri dice che è sicuro che può fare di meglio, mentre Cannavacciuolo apprezza il piatto e anche la decisione della concorrente e dice subito sì, mentre Barbieri è più sul no. Ma Locatelli, l'ago della bilancia, propende per il sì e la concorrente entra con il grembiule grigio nella masterclass.

A questo punto arriva 3 no di fila, mentre Sofia riesce a prendere due sì e un no, quindi grembiule grigio, grazie al suo "Turbante di roata alla toscana", che presenta diversi difetti ma ha un'idea originale alla base, con l'accostamento pesce – fegatini. Arriva Andrea "piponzio", che fa un uovo a bassa temperatura senza roner sfruttando una tecnica giapponese: una scelta decisamente pericolosa. il suo piatto si chiama "Uovo alle terme", in riferimento alla tecnica giapponese.  I giudici sono scettici, il piatto non si esprime bene e non rappresneta il concorrente, malgrado la tecnica della cottura senza roner sia venuta bene: alla fine sono due no e un sì, quello di Cannavacciuolo, cosa che gli permette di andrare al Creative test. Il grembiule gli viene messo dalla sorella che è molto emozionato e ha sponsorizzato la sua entrata.

Matteo porta un petto d'anatra a bocconcini, una spuma di patate e topinambur e una riduzione: peccato che la chef Pavan abbia trovato la sua cucina un po' "sprecona". L'aspirante concorrente ha una serie di problemi, ma riesce con i suoi piani B e C a rimediare: si è anche giocato l'all in. Il nome del piatto è "Equilibrio nel canneto" e deve ottenere tre sì, oppure è fuori dalla masterclass. Il piatto presenta degli errori ma il concorrente è ben informato sulle tecniche e dimostra di avere delle capacità: sono tre sì.

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Adesso è il momento di Giorgina, che è nipote di uno chef che ha avuto una bella carriera in Francia. Il nome del piatto è "I tre porcellini" e riceve ben 3 sì, malgrado qualche dubbio sulle guarnizioni e molti complimenti sulla salsa. La concorrente successiva è Jessica che con la sua "fregula con la U" ottiene un grembiule grigio. Piatto successivo "Abbraccio toscano" di Simone, che si guadagna il grembiule grigio.

È la volta di Eros, che vive da solo da quando aveva 15 anni per una brutta situazione familiare e ha fatto tutti i lavori possibili: scatta subito la commozione, perché vede la sua compagna piangere. Lui porta una pasta alla Norma con la pasta che racchiude la melanzana e un'acqua di pomodoro: il piatto "New moon", con la pasta fatta a mano "per Barbieri". Sono 3 sì e un grembiule bianco, soprattutto grazie alla pasta e all'acqua di pomodoro.

Adesso arrivano Franco e Irene, che fra racconti personali e qualche sbruffoneria ottengono entrambi il grembiule grigio. L'ultimo concorrente è Gaetano, architetto siciliano, con il suo "Dono d'Oriente": malgrado i giudici lo punzecchino alla fine ottiene 3 sì e il grembiule bianco.

Il Creative test: chi si guadagna gli ultimi posti nella masterclass

La seconda della puntata parte dalla domanda fatta alla chef Pavan: "Chi ti ha deluso?". È Irene, ma la delusione non è perché la concorrente non l'ha colpita, anzi, per il contrario: a Irene viene dato subito il grembiule bianco.

Gli altri aspiranti cuochi cucineranno suddivisi in batterie: protagonista di ogni batteria sarà il colore. Una grande ruota con un disco deciderà quale colore dovranno usare i cuochi, dopo dieci minuti ci sarà un altro giro con un nuovo colore e poi un terzo. Per ogni "girata" i concorrenti dovranno prendere prodotti del colore di riferimento e "colorare" il piatto. Inizia chef Locatelli con i suoi "no": il primo colore è il verde. I concorrenti si affrettano a prendere i prodotti corrispondenti e apensare al piatto. Dopo dieci minuti si gira ancora: il colore che dovranno usare ora è il viola. Infine, a sparigliare le cose negli ultimi 20 minuti arriva il giallo: non è un colore i cui ingredienti corrispondenti sono di facile utilizzo. Il prodotto da lavorare è l'uovo, a cui dovranno poi abbinare i prodotti colorati.

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Terminati i 40 minuti a disposizione all'assaggio va subito Celestino che porta una frittata con diversi errori: delude Locatelli che gli fa togliere il grembiule. La seconda è Dunia, che porta "Il colore della speranza", con uovo in camica a prugne caramellate: un piatto prudente, che denota la paura della concorrente. Dopo un breve consulto fra Locatelli e Pavan i giudici decidono per il no: Dounia è insicura, ma il piatto vale il grembiule bianco. Arriva Franco che porta un piatto non bellissimo dal punto di vista estetico: ma anche dal punto di vista tecnico è scadente, soprattutto per la mal riuscita dell'uovo in camicia. Franco però non viene mandato a casa: riprende il grembiule grigio e diventa una riserva. È la volta di Luciano, molto amato già dalla classe in formazione, con "Follia vegetariana": un piatto con troppi errori, che costa a Luciano la restituzione del grembiule grigio. Rimane solo Jonny, che porta un piatto ben presentato e anche complesso, seppur parco con gli ingredienti: entra serenamente nella masterclass, ma non senza prima un momento di commozione.

Siamo alla seconda batteria, quella dei "rifiutati" da Cannavacciuolo. L'ingrediente principale adesso sono le capesante, ma con quali colori dovranno essere abbinate? Primo giro di ruota, primo colore: verde di nuovo. Poi arriva il bianco e infine il viola. Grande confusione su banchi dei concorrenti, che mettono insieme gli ingredienti senza razionalizzare troppo. Alla fine del tempo concesso iniziano gli assaggi: il primo a portare il piatto è Simone, che però delude gli chef e torna a casa. Poi arriva Jessica, con "Vivere a colori" che ha esagerato però con il formaggio e non trattato bene gli agretti: anche per lei arriva il posto "da riserva" e le viene resituito il grembiule grigio. Il tedesco Hans viene mandato a casa, mentre Giorgina ottiene il grembiule bianco: del resto anche alle selezioni singole aveva colpito gli chef. Antonio con le sue "capesante di montagna" e, benche sia stato parco con la salsa, colpisce decisamente Pavan e Cannavacciulo: è un altro grembiule bianco.

Ultima batteria, quella di chef Barbieri. L'ingrediente principale è il petto d'anatra, prodotto versatile ma non semplicissimo da usare. Il primo giro di ruota determina il colore da abbinare: il verde è ricorrente in questa serata. Il secondo colore è invece il rosso, tanto invocato da Barbieri: in questo caso ci sono ingredienti perfetti da abbinare all'anatra, come i frutti di bosco. Infine, l'arancio, che offre molte possibilità: nespole e kumquat per esempio, prodotti suggeriti dalla chef Pavan.

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Il primo ad andare all'assaggio è Matteo, con "Anatra a pois", che gli fa ottenere il grembiule bianco. Dopo è il turno di Simone, con "Il mio primo volo", anatra con salsa di lamponi e teriyaki, che però non convince gli chef. Arriva un altro Simone, ormai conosciuto come Piponzio, che porta un'anatra all'arancia con i lamponi: purtroppo va a ingrossare le fila delle riserve. Sofia porta un gazpacho che però è insaporito e fibroso, mentre la carne è asciutta: la sua idea confusa non le permette di entrare nella masterclass, nè nel gruppo riserve. Emma porta un piatto ben fatto ma risicato a livello di quantità: le ridanno il grembiule grigio. Iolanda si dilunga nella spiegazione oltremodo, provocando i borbotti degli altri concorrenti, in particolare quelli di Dorella che battibecca con lo chef Barbieri: non è un buon inizio per Dorella. In ogni caso, Iolanda ottiene il grembiule bianco.

L'ultima sfida per le riserve

Per l'ultima sfida le riserve hanno solo 15 minuti ma, in compenso, potranno usare tutti i colori che vogliono. Il prodotto principale è la ricciola o, meglio, il crudo di ricciola, come ben specifica Cannavacciuolo: la sfida è dentro o fuori. Si parte da Franco che ha qualche problema con i nomi dei piatti, poi è la volta di Emma che è già delusa da se stessa. Cannavacciuolo ribattezza il suo piatto "tartare impaurita" perchè si evince l'insicurezza della concorrente: viene mandata via, a differenza di Franco, che è ancora "in panchina". Jessica porta "C'è sempre la prima volta" perchè non mangia pesce crudo (ma per fortuna l'ha assaggiato): carente di sale ed eccesso di parte vegetale. Anche lei torna al posto con Franco.

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Piponzio porta un piatto un po' tropicale, apprezzato dagli chef: entra di diritto nella masterclass, finalmente. Rimane un solo grembiule bianco e la scelta è fra Franco e Jessica, i due concorrenti in panchina: alla fine la spunta Franco, mentre Jessica deve purtroppo per lei tornare a casa. Alla fine la masterclass è completa: i 20 aspiranti chef ora sono pronti per affrontare la sfida che porterà solo uno di loro a diventare il MasterChef 2025.

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