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13 Gennaio 2023 13:00

Riso nero: cos’è, quali sono le sue varietà e come usarlo in cucina

Antichissima varietà dal sapore delicato e dai chicchi tondeggianti di colore scuro: perché il riso nero è un prodotto sempre più ricercato e come possiamo usarlo nelle nostre ricette.

A cura di Rossella Croce
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Il riso nero è una varietà di riso integrale molto antica e pregiata della specie Oryza sativa, originaria della Cina, dove un tempo veniva coltivato per l'imperatore che ne rivendicava l'uso esclusivo, tanto da essere conosciuto anche come "riso proibito" o "riso imperiale". Chicchi arrotondati di colore scuro e dal profumo intenso rendono facilmente riconoscibile questa tipologia di riso, una varietà dall'ottimo contenuto di fibre, vitamine e sali minerali che, a differenza di varietà più raffinate, necessita di tempi di cottura più lunghi, che oscillano tra i 30 e i 40 minuti, a seconda delle sottovarietà.

Dal gusto delicato e dalla consistenza tenace, il riso nero si presta bene a ricette leggere, più o meno gourmet, piatti freddi o caldi: utilizzarlo è molto semplice ma occorre trattarlo con attenzione, sciacquarlo con abbondante acqua fredda per eliminare le impurità e sgranarlo con cura. Perché non dovremmo sottovalutare questo ingrediente e imparare a usarlo nella nostra cucina? Ecco tutto quello che c'è da sapere sul riso nero: varietà, proprietà e ricette gustose.

Proprietà e benefici del riso nero

Da un punto di vista nutrizionale, il riso nero è senza dubbio un alimento molto interessante tanto da essere considerato un vero e proprio integratore naturale. Parliamo infatti di una varietà integrale che, come tale, mantiene inalterate gran parte delle proprie caratteristiche organolettiche e nutritive: rispetto ad altre varietà di riso bianco, quello nero presenta una maggiore concentrazione di fibre, essenziali per l'attività intestinale e di amidi, in particolare di "amidi resistenti" che nutrono la nostra flora batterica. Non mancano inoltre sali minerali come potassio, magnesio e triptofano e sostanze dall'elevato potere antiossidante (a cui il riso nero deve anche il suo colore così particolare), caratteristiche che rendono questo alimento un ottimo rimedio naturale contro stress e stanchezza e un prezioso alleato contro invecchiamento cellulare e radicali liberi. Completamente privo di glutine, il riso nero contiene pochi zuccheri e molto ferro, è utile contro debolezza e lievi forme di anemia; ci aiuta inoltre a stabilizzare i livelli di glicemia nel sangue ed evitare sia i picchi d'insulinasia gli attacchi di fame improvvisi.

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Riso nero: le varietà più conosciute

All'interno della famiglia del riso nero troviamo diverse sottovarietà, più o meno note. La varietà più conosciuta è sicuramente il riso Venere, uan tipologia integrale e pregiata che, prodotto dall'incrocio tra un riso bianco della Pianura Padana e una sottovarietà asiatica: il riso Venere viene coltivato in particolare nelle zone di Oristano, Novara e Vercelli, luogo in cui è "nato" nel 1997; caratteristica principale del riso Venere è il suo gusto che, una volta cotto, ricorda quello del pane appena sfornato. Venere ma non solo, in commercio troviamo anche il riso nero indonesiano, il riso Nerone cinese, il nero Thai, il riso nero Balarhinaw di origini filippine e il riso nero Jasmine, con chicchi lunghi e profumatissimi.

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Come usare il riso nero in cucina

Il riso nero è una varietà integrale dal gusto delicato e leggermente sapido e dalla consistenza tenace: prima di impiegarlo nelle nostre ricette è importante eliminare le impurità sciacquandolo con abbondante acqua fredda e lasciarlo bollire per 30 o 40 minuti (non preoccuparti, il riso nero è molto resistente e scuocerlo è davvero difficile). Una volta cotto, il riso nero si presta bene alla preparazione di pietanze sia calde sia fredde: poco "incline" a risotti e mantecature, è invece perfetto per accompagnare carni bianche o piatti a base di pesce, in particolare molluschi e crostacei. Ormai celebre l'insalata di riso nero, una ricetta semplice che possiamo preparare in tantissime versioni differenti e sempre più conosciuta anche la sua farina con cui è possibile realizzare piatti dolci e salati.

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Quello che i piatti non dicono
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