
Perché ci fa male il petto quando abbiamo il reflusso o ci viene la tosse? Oggi scopriamo cosa succede nel nostro stomaco quando soffriamo di reflusso e anche quali sono i cibi da evitare per alleviare i sintomi. In questa nuova puntata di “Come funziona il corpo umano”, il dottor Simone Gabrielli farà un po’ di chiarezza sul reflusso gastroesofageo, una patologia che affligge ben 15 milioni di italiani.
Come funziona la digestione
Il cibo, una volta masticato, viene deglutito per poi entrare nell’esofago, un organo a forma cilindrica che ha il compito di trasportare il bolo, il nome con cui identifichiamo il cibo masticato, nello stomaco. Dobbiamo immaginare l’esofago come un lungo corridoio dove il bolo scivola, spinto dalla contrazione della muscolatura. E meno male esiste questa muscolatura, se il bolo si muovesse solo per gravità sarebbe impossibile per noi deglutire in condizione di assenza di peso o a testa in giù. Arrivato in fondo al nostro corridoio troviamo una specie di “porta” che separa l’esofago dallo stomaco: il Cardias. Quando il bolo arriva al foro che fa comunicare stomaco ed esofago, la muscolatura dell’esofago apre questa porta, permettendone l’ingresso nello stomaco. Il nome "Cardias" deriva dal greco καρδία, kardía, cioè "cuore", proprio perché gli sta vicinissimo.
Una volta arrivato nello stomaco, il cibo viene digerito grazie ai succhi gastrici, una secrezione di acido cloridrico, muco, elettroliti, acqua, proteine ed enzimi digestivi. Ma così facendo lo stomaco non rischia di autodigerirsi? Sì, ma grazie alla produzione di muco, che ricopre e lubrifica la superficie dello stomaco formando una barriera protettiva, questo non avviene.
Come funziona il reflusso
Nell’esofago questo muco protettivo non c’è. E infatti, nelle persone sane, la "porta" del Cardias rimane chiusa per impedire che i succhi gastrici risalgano. Nelle persone affette da reflusso, però, questa porta non si chiude correttamente. Di conseguenza, lo stomaco riversa parte dei succhi gastrici nell'esofago, irritando e infiammando le pareti. Questa condizione causa un forte dolore al petto, che spesso viene scambiato per infarto, proprio perché il Cardias si trova vicino al cuore.
Sintomi del reflusso
Il reflusso può presentarsi anche con altri sintomi come: secchezza delle fauci e alitosi, sensazione di acidità o bruciore in bocca, arrossamento del palato. Questi sono tutti sintomi dovuti all’acido dello stomaco che risale nell’esofago fino ad arrivare in bocca.
Ma perché questa “porta” in alcune persone non si chiude, o si chiude male? Le cause possono essere molte, tra cui lo stress, ma ci possono essere anche altri fattori scatenanti come, per esempio:
- alcune tipi di alimenti irritanti
- fare attività fisica
- il fumo
- l’alcol
- indossare abiti stretti in vita o cinture troppo strette che potrebbero schiacciare lo stomaco, favorendo la risalita dei succhi gastrici.
Rimedi contro il reflusso
Il reflusso non va sottovalutato: se non trattato può portare a diverse complicazioni come l'infiammazione dell'esofago, ulcere, tosse cronica, asma e altre patologie, anche ben più gravi, quindi è sempre consigliabile rivolgersi a un medico per una diagnosi e un trattamento appropriati.
Quelli che ti diremo adesso sono dei piccoli accorgimenti, ma che si possono mettere in atto una volta consultato il proprio medico. Non ti fidare di tutti quelli che parlano di “cure naturali” per guarire dal reflusso: uno stile di vita corretto e una giusta alimentazione ti possono aiutare, sì, a prevenire il problema o a evitare ricadute ma per curare bisogna rivolgersi al medico.
Per alleviare i sintomi del reflusso possiamo:
- Rivedere l’alimentazione e lo stile di vita: una dieta corretta e l’attività fisica non solo prevengono il rilassamento dell’esofago, ma aiutano anche a non accumulare tessuto adiposo sullo stomaco che possono indebolire i muscoli dell’esofago.
- Evitare cibi acidi come pomodoro e agrumi. Non bisogna necessariamente eliminarli ma è consigliabile limitarli durante la fase più acuta.
- Evitare cibi ricchi di grassi e fritti: i cibi ricchi di grassi rallentano lo svuotamento gastrico, mentre i fritti rendono il contenuto dello stomaco più acido. Anche i formaggi grassi e gli insaccati dovrebbero essere consumati con moderazione.
- Non mangiare spezie e cibi piccanti: pepe, peperoncino, curry possono irritare la mucosa esofagea e peggiorare i sintomi.
- Non bere bevande gassate: la risalita dell'anidride carbonica può aprire la valvola del Cardias, favorendo il reflusso.
- Evitare caffè e tè: contengono caffeina che può aumentare la produzione di acido gastrico e rilassare il Cardias.
- Non bere bevande troppo calde o troppo fredde che possono infiammare l’esofago.
- Evitare cibi come il cioccolato, il caffè e la menta possono causare il rilassamento della muscolatura dell’esofago.
E infine, cerca di non sdraiarvi subito dopo aver mangiato: andare a dormire subito dopo cena può favorire la risalita dei succhi gastrici, a causa della posizione orizzontale dello stomaco. Quando andiamo a dormire il nostro stomaco sarà posizionato orizzontalmente e i succhi gastrici andranno a toccare la porta del cardias. Possiamo fare una cosa però, sollevare la testiera del letto di una decina di centimetri così da portare lo stomaco in una posizione più funzionale.