
Quante volte, dopo una giornata intensa tra lavoro, palestra e impegni vari, rientri a casa con la voglia di mangiare una bella bistecca o un hamburger? Ma ti sei mai chiesto quanta carne possiamo davvero mangiare senza causare danni irreparabili al nostro pianeta? Sembra una domanda semplice ma dietro a ogni piatto di carne c'è un impatto che va ben oltre ciò che mettiamo sotto i denti. Niente paura, per salvare il mondo non dobbiamo "obbligatoriamente" diventare vegetariani. Un nuovo studio pubblicato negli ultimi mesi su Nature Food, ci dà qualche "consiglio" su come mangiare carne senza danneggiare più di tanto l'ecosistema. In sostanza dovremo leggermente cambiare le abitudini ma senza rinunciare al gusto.
Qual è il limite sostenibile?
Un equipe di studiosi della Technichal University of Denmark, per rispondere alla domanda che ci siamo fatti precedentemente, sostiene che il limite di carne settimanale sia di 255 grammi. Questa è la quantità esatta che dovremo mangiare in sette giorni per non gravare troppo sull'ecosistema. Quant'è l'equivalente? Praticamente due fettine e preferibilmente carne bianca come pollo o maiale perché è comprabile con gli obiettivi ambientali e nutrizionali fissati nell'accordo di Parigi del 2016. In sostanza questo è un trattato internazionale che mira a limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 °C rispetto ai livelli preindustriali, preferibilmente a 1,5 °C, attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra. Questo limite è stato determinato attraverso un modello che incrocia oltre 2.500 alimenti, tenendo conto sia dei benefici per la salute che dell'impatto ambientale.

Quindi perché gli esperti consigliano di consumare prevalentemente carni bianche? Semplicemente perché con le carni rosse l'impatto ambientale crescerebbe in modo esponenziale. Allevare bovini e ovini implica la distruzione di foreste, l'occupazione di terreni, la produzione di mangimi e l'emissione di potenti gas serra, come metano e protossido di azoto nell'aria. Secondo gli studiosi l'alternativa è quella di 98 grammi settimanali, qualora decidessi di optare per la carne rossa.
Una scelta culturale e sociale
Come abbiamo specificato inizialmente, adottare una dieta sostenibile non significa eliminare la carne, ma fare scelte consapevoli. Optare per carni provenienti da allevamenti sostenibili, ridurre il consumo di carne rossa e aumentare l'assunzione di proteine vegetali sono passi in avanti fondamentali. Inoltre, è essenziale considerare le differenze culturali e sociali, poiché le abitudini alimentari variano notevolmente tra le diverse regioni e comunità.

In sintesi, possiamo continuare a gustare la carne, ma con moderazione e consapevolezza. Limitare il consumo a 255 grammi a settimana, preferire carni bianche e sostenibili, e integrare la dieta con fonti proteiche vegetali sono scelte che contribuiscono alla salute del nostro corpo e del pianeta. Dall'Università della Danimarca, gli studiosi hanno creato un modello che combina 32 parametri nutrizionali con i principali limiti ecologici del nostro pianeta. Il risultato è un piano alimentare realistico che prevede carne bianca, pesce, uova e formaggi in porzioni moderate: un menù adattabile, che si integra facilmente con diverse tradizioni culturali e può evolversi grazie ai progressi tecnologici.