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15 Marzo 2021 15:00

Piccata, scaloppa e scaloppina: le differenze, i tagli migliori, le ricette da provare

Le scaloppine sono una delle preparazioni più amate: al vino o al limone, ma anche con i funghi o con il marsala. Ma che differenza c'è con la piccata? E quali sono le tipologie e i tagli più corretti da usare? Ecco una piccola guida alla scoperta di piccata, scaloppa e scaloppina, con tutte le informazioni più utili e, naturalmente, alcune ricette sfiziose e semplici da realizzare.

A cura di Redazione Cucina
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Se in frigo avete una fettina di carne che giace lì nella speranza di essere presto cucinata, ma avete voglia di qualcosa di più goloso? Niente paura, farina, latte, burro e vino sono qui per aiutarvi: potete infatti trasformare la vostra carne in una gustosa piccata o anche in una scaloppina. Ma cosa sono esattamente queste due preparazioni? Che differenze ci sono fra piccata e scaloppina e quale taglio di carne è migliore per la prima e quale per la seconda?

Piccata: cos'è e come si fa

La piccata è un preparazione tipica della nostra cucina italiana: fettine di carne di vitello o di pollo che vengono infarinate da crude, poi cotte in padella, quindi servite accompagnandole con una salsa cremosa fatta con succo di limone, burro e capperi. La parola viene dal francese piqué, participio passato del verbo piquer (pungere, lardellare), e deriverebbe dall'usanza di picchiettare la carne con una forchetta per renderla più morbida e succosa in fase di cottura.

In Italia la piccata si usa soprattutto nel Milanese e in Lombardia e, nella gran parte dei casi, viene fatta con la carne di vitello: ma si può fare con altre tipologie di carne, come ad esempio si fa negli States con il pollo, creando la celebre chicken piccata. La piccata si può fare anche con il pesce, in particolare con pesci dalle consistenze sode e dai sapori decisi, come pesce spada o tonno. Infine, negli ultimi anni hanno avuto successo anche le piccate vegan, come quelle fatte con i seitan.

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Per preparare una piccata dovrete scegliere la carne e farvela tagliare in lunghezza: le fettine devono essere battute per assottigliarle, ma non troppo, quindi infarinate con farina 00 ma, anche qui, senza esagerare. Una volta infarinate, le vostre fettine di carne andranno cotte facendole rosolare in burro oppure olio, fino a quando non risulteranno leggermente colorate. Nel frattempo, preparerete la salsa, a parte: in un altro tegame, infatti, dovrete far ridurre, succo di limone, vino bianco e, a piacere brodo di carne; alla salsina così ottenuta si possono aggiungere capperi, aglio a fettine, scalogno tagliato sottilmente, prezzemolo e così via. Nella versione originale, una volta ridotta la salsina si aggiunge un tocchetto di burro a fuoco spento per aumentarne la densità: il tutto va poi versato sopra la vostra carne ancora calda.

Cos'è la scaloppina e le differenze con la piccata

E la scaloppina? Il nome deriva ancora una volta dal francese, come quasi tutti i termini che hanno a che fare con la gastronomia, in particolare dalla parola escalope, che viene usata anche in molti ricettari italiani ormai considerati storici, come quello di Ada Boni. Anche in questo caso si tratta di una fettina di carne che viene infarinata e cotta in padella ma, a differenza della piccata, qui la salsa viene creata con il fondo di cottura della carne: quando le scaloppine sono cotte si tolgono dalla padella e in questa si aggiunge vino bianco o limone – ma anche marsala o altri tipi di liquori – erbe aromatiche, un pizzico di sale. Anche in questo caso si possono aggiungere ad esempio funghi, capperi, pinoli, olive tritate finemente e così via. Si fa ridurre il tutto e poi si versa sulla carne: alcuni ripassano anche la carne in padella, direttamente con la salsa.

Ma allora quali sono le differenze fra le due preparazioni?

  • La prima differenza "storica" sta nella tipologia di carne: una volta, infatti, la piccata era solo di vitello, mentre le scaloppine si possono fare anche di pollo, manzo, tacchino, agnello. Oggi però questa differenza è un po' caduta;
  • anche il "peso" del piatto varia: di solito la scaloppa corrisponde a una fettina, la scaloppina a due, la piccata a 3;
  • terza, ma importante, differenza, è che la salsa della scaloppina viene realizzata a partire dal fondo di cottura della carne, mentre nella piccata viene realizzata a parte.
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I tagli giusti per piccate e scaloppine

Ma quali sono i migliori tagli di carne per fare piccate e scaloppine? Tendenzialmente per questo tipo di preparazione si usano tagli magri e teneri, che non tendono a indurirsi in cottura: per quanto riguarda il manzo, vitello o vitellone vanno bene la fesa di vitello, oppure la noce o il girello. Ottime anche le carni come tacchino o pollo, in particolare il petto, oppure la lonza di maiale. Scaloppine e piccate si possono fare anche di anatra, di selvaggina o di agnello.

Ricette con le scaloppine

Cucinare le scaloppine non è per nulla difficile: ma, come in tutte le preparazioni gastronomiche, ci sono alcuni errori da non fare per portare in tavola un piatto perfetto. Una volta segnati mentalmente questi accorgimenti, potete scegliere la ricetta di scaloppine che preferite provare: ecco 6 idee golose e originali tutte da sperimentare.

1. Scaloppine al vino

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Fra le varianti più classiche di questo piatto ci sono sicuramente le scaloppine al vino. Che le preferiate al vino bianco, oppure al vino rosso, si tratta di comunque di una ricetta semplice da realizzare, che prevede pochi ingredienti: oltre a carne e vino vi occorreranno solo farina, burro, sale e prezzemolo. Taglio più indicato per questa ricetta è la fesa di vitello, il girello o la noce.Una pietanza perfetta per un secondo piatto tradizionale, ma molto veloce da realizzare: in 10 minuti, infatti, porterete in tavola un piatto semplice ma molto goloso, da aromatizzare, se preferite, anche con il marsala.

2. Scaloppine al limone e all'arancia

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Anche in questo caso, una versione tradizionale ma con un tocco di freschezza in più rispetto alla proposta precedente. Le scaloppine al limone possono essere realizzate sia con la fesa di manzo, ma rendono particolarmente gustosa una fettina di petto di pollo o di tacchino: l'ideale se volete portare in tavola una secondo più originale del solito petto di pollo alla griglia. Naturalmente, potete variare anche l'agrume usato: provate la versione delle scaloppine all'arancia, un piatto raffinato e molto profumato.

3. Scaloppine ai funghi

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Altro grande classico che deriva dalla cucina francese e perfetto se avete in casa degli champignon che non sapete come usare: le scaloppine ai funghi. Per preparare questa specialità potete usare un taglio di manzo, vitello o vitellone, ma anche pollo, maiale, agnello, anatra. Anche i funghi possono essere variati: scegliete i porcini per un risultato elegante, oppure optate per quelli che preferite.

4. Scaloppine ai carciofi

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Un secondo piatto che si può anche proporre come piatto unico, le scaloppine ai carciofi. Una variante più originale delle classiche scaloppine, che si può realizzare con fettine di vitello, maiale o pollo, come sempre infarinate e poi rosolate in padella con vino bianco o succo di limone. Nella nostra preparazione aggiungeremo anche i carciofi trifolati, cosa che dà un tocco vegetale al piatto rendendolo equilibrato e nutriente.

5. Scaloppine allo zafferano

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Se avete in previsione una cena formale, elegante, o volete semplicemente stupire i vostri commensali ma avete poco tempo, la ricetta delle scaloppine allo zafferano è quella che fa per voi. Qui le fettine di vitello vengono delicatamente battute con il batticarne, per renderle ancora più tenere, infarinate leggermente e poi fatte rosolare in padella con olio extravergine di oliva, quindi cotte con un po' di brodo vegetale aromatizzato con lo zafferano in polvere. L'aggiunta della panna fresca garantisce un risultato finale cremoso e molto succulento.

6. Scaloppine alla pizzaiola

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Sulla classificazione della carne alla pizzaiola nel capitolo scaloppine il dibattito è sempre acceso: c'è chi sostiene che il sugo di pomodoro non è previsto nella ricetta tradizionale delle scaloppine, chi invece è di vedute più larghe. In ogni caso, la ricetta è decisamente da provare: semplice, golosa, ideale per consumare pomodori freschi, pelati o passate. In questo caso la carne da usare è preferibilmente il vitello, o al limite il vitellone.

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Quello che i piatti non dicono
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