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13 Novembre 2025 16:00

Perché la macchina della pasta si chiama “Nonna Papera”?

Ne abbiamo tutti una in casa, probabilmente ereditata dalle nostre nonne: è la macchina per stendere la pasta a mano, chiamata anche “Nonna Papera” nel linguaggio comune. Ma perché questo nome curioso? Sì, è proprio come immagini: il motivo è l’omonimo personaggio dei fumetti Disney.

A cura di Martina De Angelis
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Se hai familiarità con il mondo dei cartoni e sei cresciuto leggendo i fumetti Disney di sicuro sai chi è Nonna Papera: la nonna di Paperino è una vera icona, famosa per le sue abilità da cuoca e per i manicaretti che prepara per la sua larga famiglia. Una classica nonna insomma, protagonista di tante storie divertenti e indimenticabili. Ma “Nonna Papera”, per noi italiani, è un nome che indica anche qualcos’altro, qualcosa che abbiamo tutti in casa e ereditato proprio dalle nostre nonne: la macchina per stendere la pasta fatta a mano. Sono in moltissimi a chiamarla proprio Nonna Papera, ma da dove viene quest’abitudine? Non è un caso, il soprannome è legato proprio al celebre personaggio della Disney, ma in qualche modo c’entra anche un manuale di ricette: scopriamo insieme la storia del soprannome che collega la macchina per stendere la pasta al celebre personaggio dei fumetti.

Che cos’è la macchina “Nonna Papera”

Oggi esistono macchine per tirare la pasta modernissime, elettriche e tecnologiche, ma molti di noi hanno ereditato da mamme e nonne la versione originale di questo strumento utilissimo, quella manuale dotata di manovella. La macchina per tirare la pasta è presente da sempre nelle nostre case proprio perché è un valido aiuto per preparare la perfetta pasta in casa: serve infatti a stendere la sfoglia, con la possibilità di scegliere lo spessore desiderato, e poi a tagliarla in vari formati come tagliatelle, spaghetti e fettuccine.

Le macchine per la pasta originali avevano proprio questa manovella di lato che, una volta sistemato l’impasto nel canale apposito (impostando come detto lo spessore adatto alle esigenze), basta girare manualmente per azionare i rulli, lisci per avere una sfoglia liscia oppure di varie forme per ottenere diverse varietà di pasta; tendenzialmente serviva per preparare pasta lunga, ma molti modelli offrivano anche accessori opzionali, come la taglierina, la sfogliatrice o le appendici per fare spaghetti, gnocchi e ravioli.

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La macchina per la pasta fu inventata nel 1857 e presto divenne uno strumento immancabile in cucina, ma è solo intorno agli anni ’70 che gli italiani iniziano a chiamare questo strumento “Nonna Papera". Come mai? L’ispirazione, ovviamente, è l’omonimo personaggio dei fumetti, simbolo delle massaie e delle nonne che cucinano. Proprio le nonne, di solito, sono le figure associate alla preparazione della pasta in casa, ed è ecco che il nome del cartone animato è finito per diventare il soprannome per indicare lo strumento per eccellenza delle nonne.

La macchina per la pasta e Nonna Papera: entrambe un omaggio alle nonne

Prima che si diffondesse il soprannome “Nonna Papera”, la macchina per la pasta era chiamata spesso “macchina della nonna”: l’abbinamento tra strumento e nome era dato proprio dal fatto che, tradizionalmente, erano proprio le nonne a cucinare di più per la famiglia, spesso proprio preparando la pasta fresca da lavorare con l’apposito macchinario. Questo legame tra nonna e cucina si è rafforzato maggiormente quando, nelle strisce di fumetti firmate Disney, è iniziato ad apparire un personaggio pensato proprio per omaggiare la classica “nonna casalinga”: Elvira Coot, per tutti semplicemente Nonna Papera (in originale Grandma Duck), è stata inventata nel 1943 e introdotta immediatamente come nonna di Paperino, diventando protagonista di tantissimi episodi delle avventure del papero più famoso dei cartoni.

Nonna Papera rappresenta una classica nonna in tutto e per tutto: abita in una fattoria in campagna, ha un ruolo di capofamiglia ed è sempre pronta ad accogliere (e viziare) i numerosi nipoti, proponendo loro una serie di golosi manicaretti come sformati e torte golose, più raramente pasta perché è comunque un personaggio ideato da statunitensi. Ma allora come nasce il legame con la pasta e con la relativa macchina per prepararla? Probabilmente il legame, e di conseguenza il soprannome, derivano da una serie complementare di fattori. Il personaggio di Nonna Papera comincia ad apparire sui comic book italiani sin dal 1952, ma la sua fama cresce a dismisura quando viene pubblicato il Manuale di Nonna Papera nel 1970: è un vero e proprio libro di ricette per piccoli, da preparare insieme agli adulti della famiglia guidati dalle istruzioni della mitica nonna.

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Il manuale di ricette ha un successo enorme – totalizza almeno 300mila copie vendute nelle varie edizioni – e contribuisce a consolidare l’immagine di Nonna Papera come cuoca sopraffina. Questo, unito alle caratteristiche distintive del personaggio, ha consolidato l’unione del cartone animato all’abilità culinaria tipica delle nonne e, per estensione, agli strumenti usati per preparare i loro manicaretti. Compresa, per l’appunto, la nostra macchina per la pasta.

In seguito, negli anni, altri fattori hanno contribuito a consolidare il soprannome “Nonna Papera” per la macchina della pasta, tra cui note trasmissioni culinarie televisive che hanno sempre chiamato lo strumento con il suo nomignolo. Il risultato è che oggi le due immagini sono fuse e indistinguibili: chiamare la macchina per la pasta “Nonna Papera” sottolinea la classicità di questo macchinario, il legame con la tradizione e con il concetto di preparare i pasti con amore, cura, calma e attenzione. Proprio come fanno le nonne.

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