Si tratta del panino al burro di arachidi e marmellata, un grande classico della merenda dei bambini statunitensi perché economico, nutriente e facile da preparare. Andiamo alla scoperta della sua storia e di come è diventato un'icona gastronomica.
Pane, burro e marmellata: nel nostro immaginario collettivo si tratta di un classico intramontabile della colazione. Puntando oltreoceano, invece, ecco che compare una specialità che potrebbe essere considerata il suo corrispettivo, gustata a merenda da generazioni e parte integrante del patrimonio gastronomico (e culturale) degli Stati Uniti. Stiamo parlando del peanut butter and jelly sandwich, il panino con burro di arachidi e marmellata, noto anche con la sigla PB&J: semplice da preparare e nutriente, amatissimo dai bambini. Andiamo alla scoperta della sua storia e di come è diventato una vera e propria star a stelle e strisce.
Il panino con burro di arachidi e marmellata si compone di due fette di pane, solitamente bianco e morbido, farcite con uno strato di burro di arachidi e uno di jelly o jam, termini spesso usati come sinonimi ma che, in realtà, indicano due prodotti diversi. Con “jelly” ci si riferisce a una gelatina liscia, ottenuta filtrando il succo della frutta e facendolo cuocere con zucchero e pectina fino a ottenere una consistenza soda e uniforme. La “jam”, invece, è la confettura: si realizza a partire con la polpa del frutto, può mantenere i pezzetti all’interno e ha una texture morbida. Entrambe sono perfette da spalmare, impiegate nel PB&J a seconda del gusto personale.
La preparazione è molto facile: si spalma il burro di arachidi su una fetta di pane (tostata o meno), la marmellata sull’altra, si chiude il panino e, se si vuole, lo si può tagliare in diagonale oppure comporre in versione multistrato. Il risultato è una combinazione vincente: ci sono la cremosità oleosa e sapida del burro di arachidi e la dolcezza/asprezza della marmellata, in particolare quella di uva (grape jelly, l’originale), fragola (strawberry jam) e lampone (raspberry jam).
Potremmo dire che la storia di questo panino è strettamente legata ai suoi tre ingredienti, il pane a fette, la marmellata confezionata e il burro di arachidi: iniziamo da quest’ultimo per raccontarvela, visto che si tratta di un alimento considerato un'icona born in U.S.A. Le arachidi, a differenza di quanto si possa credere, non sono una frutta secca, ma un legume (appartengono alla famiglia delle Fabacee, come i piselli, i ceci e le lenticchie) e venivano ampiamente coltivate dalle cosiddette civiltà pre-colombiane, Incas e Aztechi: attraverso i conquistadores sono prima state esportate in Europa, arrivando poi in Africa e di nuovo nell’America del Nord sulle navi che trasportavano gli schiavi, diventando sempre di più un prodotto agricolo di rilievo.
Alla nascita e alla diffusione del burro di arachidi si legano due nomi. Il primo è John Harvey Kellogg (esatto, proprio quello dei Corn Flakes), che nel 1895 brevettò un metodo per realizzare una crema di arachidi come alimento proteico sostitutivo della carne, dedicato alle classi più abbienti. Il secondo, invece è George Washington Carver, un agronomo afroamericano che promosse la coltivazione delle arachidi al posto di quella del cotone minacciata da un insetto killer tra gli agricoltori del Sud: un po’ come Bubba, il fedele amico di Forrest Gump "ossessionato" dai gamberi che li cucinava in mille modi diversi, lo stesso fece Carver, elaborando molteplici idee per impiegarle in cucina, tra cui quella in veste di burro.
Nello stesso periodo, la marmellata da preparazione casalinga aveva iniziato a essere confezionata industrialmente e commercializzata su larga scala. La prima apparizione del peanut butter and jelly sandwich, si ha nel 1901, all’interno del Boston Cooking School Magazine, che proponeva alle madri una ricetta da sperimentare: “Per variare, un giorno provate a preparare dei piccoli panini, o bastoncini di pane, con tre strati sottilissimi di pane e due di ripieno, uno di pasta di arachidi, della marca che preferite, e l'altro di gelatina di ribes o di mela selvatica. La combinazione è deliziosa e, per quanto ne so, originale”, come riportato dal sito Epicurious.
La popolarità del sandwich esplose quando il burro di arachidi iniziò a costare di meno grazie alla produzione di massa, convertendosi a cibo a basso costo, disponibile e proteico, tanto che durante la Seconda Guerra Mondiale è parte della razione dei soldati statunitensi insieme alla grape jelly. Ed eccoci arrivare agli anni del boom economico, dove il PB&J diventa la merenda ideale per i bambini, pratica, veloce e nutriente: ancora oggi, resta un sapore legato all’infanzia, con una forte valenza affettiva e patriottica.
Come abbiamo visto, il peanut butter and jelly sandwich non è solo un panino, ma un marchio di fabbrica statunitense che ha trovato spazio anche nello sport e nell’intrattenimento, superando i confini nazionali. Per esempio, come racconta La Repubblica, tra i giocatori dell’NBA è definito il “panino dei campioni”: tutto ha inizio con Kevin Garnett dei Boston Celtics che, leggenda vuole, prima di una partita ne mangiò uno con la confettura di fragole, facendo una straordinaria prestazione. Addentare PB&J prima di scendere in campo è diventato così un gesto portafortuna.
Se pensiamo al cinema, invece, il burro di arachidi resta il protagonista di una delle sequenze più memorabili del film cult Vi presento Joe Black, in cui Brad Pitt – che impersona la Morte – va nelle cucine della grande villa dov’è ospitato e lo assaggia per la prima volta, volendone ancora, e girando per tutta l’abitazione tenendo il cucchiaino in bocca. Per quanto riguarda il piccolo schermo, invece, impossibile non citare Stranger Things, ambientato negli anni ‘80: Joyce, la mamma di uno dei ragazzini interpretata da Winona Ryder, prepara il panino per la merenda. Ma non è finita qui, perché il burro di arachidi appare in una scena emblematica che tutti i fan della serie conoscono bene, con il personaggio di Jim Hopper che durante la prigionia in Russia ne trova per caso un vasetto contrabbandato dal trafficante Yuri, conosciuto proprio come Peanut Butter Smuggler, e lo gusta affondando la mano nel barattolo, sentendosi subito a casa.