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Pasta con la ‘nduja: la ricetta del primo piccante e saporito

Preparazione: 20 Min
Cottura: 20 Min
Difficoltà: Facile
Dosi per: 4 persone
A cura di Raffaella Caucci
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ingredienti
passata rustica di pomodoro
500 gr
spaghettoni o spaghetti
400 gr
‘Nduja
100 gr
cipolla (dorata o rossa)
1
Olio extravergine di oliva
q.b.
Sale
q.b.
Basilico fresco
q.b.

La pasta con la ‘nduja è un primo piatto appartenente alla tradizione culinaria calabrese. Dal gusto intenso e piccante, è a base di ‘nduja, un salame morbido tipico di Spilinga, un piccolo comune della provincia di Vibo Valentia. Preparata con le parti grasse del maiale e abbondante peperoncino piccante calabrese, la ‘nduja viene insaccata nel budello e poi affumicata. La sua particolare consistenza cremosa la rende adatta a essere spalmata sul pane, ma può essere utilizzata anche come condimento per la pasta, a cui conferisce un sapore deciso e sapido. Proprio come nella nostra ricetta in cui l'insaccato, tagliato a pezzi, viene sciolto in un soffritto di cipolla e olio, quindi cotto con la passata di pomodoro: il risultato sarà un sugo denso e cremoso, da completare con foglioline di basilico fresco.

Per la pasta abbiamo scelto gli spaghetti, ma puoi sostituirli con linguine, scialatielli, fusilli, rigatoni o penne. Per contrastare la consistenza grassa della ‘nduja, abbiamo utilizzato una cipolla dorata, tritata finemente, che con il suo gusto pungente ha bilanciato perfettamente il piatto. Se preferisci una base più dolce, puoi optare per una cipolla rossa, meglio ancora se di Tropea, enfatizzando la territorialità del piatto. In questo caso puoi tagliarla in falde più grandi in modo da renderla visibile e apprezzarne la consistenza.

Facile e veloce, la pasta con la ‘nduja è perfetta per un pranzo in famiglia o una spaghettata con gli amici, organizzata anche all'ultimo minuto: grazie al suo sapore unico, farà esplodere le papille gustative dei tuoi ospiti. Scopri come prepararla seguendo passo passo procedimento e consigli. Prova anche gli gnocchi ‘nduja e stracciatella di burrata.

Come preparare la pasta con la ‘nduja

Monda la cipolla e affettala sottilmente 1.

Sminuzzala con un coltello fino a ottenere un trito sottile 2.

Raccoglila in una padella capiente e falla dorare con un po' di olio 3.

Nel frattempo incidi il budello della ‘nduja e scopri la polpa (4).

Spezzettala, quindi, grossolanamente 5.

Aggiungi la ‘nduja a pezzetti nel soffritto di cipolla dorata (6).

Cuoci qualche minuto mescolando, facendo in modo che l'insaccato si distribuisca uniformemente nella padella 7.

Versa la passata di pomodoro, mescola e fai prendere il bollore 8.

Assaggia il condimento e aggiusta di sale, tenendo conto che la ‘nduja è decisamente saporita (9).

Lascia restringere il sugo su fuoco basso, finché non avrà una consistenza densa, cremosa e resistente 10.

Spezzetta con le mani delle foglie di basilico e aggiungile al sugo 11, quindi mescola e tieni da parte a fuoco spento.

Cuoci la pasta in acqua bollente e salata per il tempo di cottura indicato sulla confezione 12.

Scolala al dente e aggiungila in padella insieme al condimento 13.

Manteca in modo da distribuire uniformemente il sugo 14.

Servi la pasta con la ‘nduja ben calda (15).

Storia della ‘nduja

La nduja è un prodotto tipico della zona di Vibo Valentia, in particolare di Spilinga, dove ogni anno, l'8 agosto, si svolge la sagra della ‘nduja con assaggi a base di questo saporito insaccato. Il nome ‘nduja deriva da andouille, parola francese che definisce una tipologia di insaccati dalla pasta morbida. La ‘nduja nasce come piatto povero: si preparava infatti con le parti meno nobili del maiale, oggi invece se ne utilizzano solo le parti migliori e si impastano con sale e peperoncino calabrese sia dolce sia piccante, che conferiscono sapore all'insaccato e il suo tipico colore rosso. L'impasto viene poi inserito all'interno di un budello di maiale: verrà poi sottoposto a leggera affumicatura e lasciato stagionare per alcuni mesi. Una volta pronta, la ‘nduja è la regina degli antipasti calabresi, ideale da spalmare su crostini e bruschette o per condire la pasta.

Conservazione

Si consiglia di preparare la pasta con ‘nduja e gustarla ben calda al momento.

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