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1 Luglio 2025 18:00

Orari dei pasti nel mondo: quando mangiare per non restare a digiuno

L’orario in cui si svolgono i pasti è una di quelle cose che dai per scontato, ma su cui invece dovresti informarti quando viaggi. Non tutti i Paesi, infatti, mangiano alla stessa ora e se non conosci le abitudini del luogo potresti trovarti in difficoltà! Da cosa deriva questa differenza? Ecco una breve storia dell’orario dei pasti e a che ora di mangia nei diversi luoghi del mondo.

A cura di Martina De Angelis
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L’orario dei pasti è una di quelle abitudini che dai per scontato basandoti sulle tradizioni del tuo Paese: a chi viene in mente di controllare se corrispondono ai tuoi, quando viaggi in giro per l’Europa e per il mondo? In realtà è una delle primissime abitudini che dovresti controllare perché l’orario dei pasti varia tantissimo da un luogo all’altro e potrebbe capitarti, se non ne sei a conoscenza, di trovare tutto chiuso perché si mangia molto presto o molto tardi.

Questo perché l’orario in cui si consumano la colazione, ma soprattutto il pranzo e la cena, dipende da tutta una serie di fattori geografici, sociali e culturali che non possono essere uguali per ogni nazione del mondo. Se ci pensi c’è una notevole differenza anche nell’Italia stessa, dove cambiano gli orari dei pasti da una regione all’altra e, soprattutto, da Nord a Sud, con le regioni del Nord abituate a consumare pranzo e cena piuttosto presto (12:00/19:00) e le regioni a Sud che invece consumano i pasti abbastanza tardi (13:20/21:00).

La differenza relativa agli orari in cui si mangia salta ancora più all’occhio quando ti sposti al di fuori dell’Italia, dove puoi incontrare abitudini molto diverse da quelle che ti sono familiari. Adattarsi a una cultura, quindi, non vuol dire solo assaggiare il cibo del posto ma farlo come un vero locale, orari dei pasti compresi. Da dove nasce questa differenza culturale sull’orario dei pasti e a che ora si mangia in giro per il mondo? Ecco una guida per non essere più colto alla sprovvista quando viaggi.

Storia degli orari dei pasti

La caratteristica principale per cui l’orario dei pasti è così diverso da un luogo all’altro del mondo è di certo un criterio geografico su cui ha un determinato peso il clima, che influisce notevolmente sulle abitudini alimentari degli abitanti. Non è l’unico fattore, però, alla base di queste differenze: una parte è dovuta anche a un insieme di fattori storici, sociali e culturali che derivano da un passato caratterizzato da una differenza marcata tra gli orari dei pasti delle classi dirigenti e dell’aristocrazia e quelli del resto della popolazione, ma anche la differenza di abitudini tra gli abitanti dei grandi centri urbani e quelli delle periferie.

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Lo storico Alessandro Barbero ha affrontato proprio questi temi nel suo libro A che ora si mangia? Approssimazioni storico-linguistiche all’orario dei pasti, un saggio molto interessante che esplora proprio le motivazioni sociali che hanno portato gli orari dei pasti a differenziarsi così tanto da una nazione all’altra. Nel Settecento, ci racconta Barbero, il pasto principale delle classi elevate europee (chiamato dîner, nel francese internazionale usato dai nobili) si consumava tra mezzogiorno e le 14, ma è proprio in questo periodo che si assiste a un progressivo slittamento di orario e a una nascita di altri pasti durante la giornata.

A inizio Ottocento, infatti, i nobili di Inghilterra e Francia iniziarono a posticipare l’orario del pasto principale come simbolo di appartenenza a una certa classe sociale: pranzare tardi significava aver fatto tardi la sera prima, tra balli, giochi di carte e altre attività dilettevoli, e potere svegliarsi molto più tardi di chi invece lavorava fin dalle prime ore della giornata e non poteva tirare fino alle cinque o le sei del pomeriggio senza mangiare. Ecco che quindi, progressivamente tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento il pranzo diventò la cena, e la colazione del mattino (déjeuner) diventò il pranzo.

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E l’Italia non era da meno: Alessandro Manzoni in una lettera invitava un suo amico a pranzo fissando l’appuntamento per le 17 e, a metà secolo, l’usanza è quella di non concedersi il pasto prima della chiusura degli uffici, fissata alle 16. Come è successo poi che, ad oggi, ci sia questa netta divisione tra pranzo e cena, e addirittura in Inghilterra sia tutto anticipato e si ceni mediamente intorno alle 18:00? Tutto si deve all’avvento del Novecento, quando progressivamente le differenze di classe sociale smisero essere un fattore rilevate: questo si rifletté anche sull’orario dei pasti, che si adeguò sia in Inghilterra che in tutta Europa all’orario (e alle denominazioni) del popolo, abituato a spezzare la giornata con un pasto attorno a mezzogiorno dopo il primo della giornata e l’ultimo rientrati a casa.

Da qui in poi ogni nazione adotta le sue abitudini, influenzate in modo importante dai fattori ambientali e geografici a cui facevamo riferimento in precedenza. E il resto del mondo? In molti casi gli orari dei pasti sono figli del colonialismo: nazioni come gli Stati Uniti o in aree come il Sud America, infatti, sono stati influenzati dai primi coloni da molteplici punti di vista, compreso l’orario in cui si consumano i pasti della giornata.

Orari dei pasti nel mondo: a che ora si mangia?

La variabilità attuale degli orari dei pasti principali nel mondo è principalmente legata a fattori ambientali e geografici: una volta annullata la differenziazione data dalle classi sociali, infatti, sono queste due le condizioni che hanno influenzato maggiormente i comportamenti delle popolazioni dal punto di vista alimentare. Le abitudini legate agli orari dei pasti, infatti, sono una risposta delle persone alla soddisfazione dei bisogni energetici relativi al tipo di ambiente in cui vivono e che sono molto diversi dalle nazioni a Nord del mondo rispetto a quelle più a Sud.

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Luce e temperatura influenzano fortemente gli orari alimentari: in paesi molto a Nord come la già citata Gran Bretagna, ma ancora di più nei paesi scandinavi come Svezia, Norvegia e Finlandia, gli inverni sono molto lunghi e il sole tramonta presto, motivo per cui non si aspetta molto per cenare e quindi l’orario del pasto serale è fissato intorno alle 18:00/18:30, abitudine che rimane anche l’estate quando le giornate sono più lunghe. Attenzione quindi se viaggi in questi Paesi: non basarti sugli orari italiani perché è molto probabile che, se vai al ristorante alle 21:00, lo trovi già chiuso.

Per lo stesso motivo, ma all’opposto, più vai verso il Sud più gli orari si dilatano. La Spagna ne è un esempio perfetto: è una nazione molto calda, dove il sole tramonta tardi, caratteristica che crea una certa discrepanza tra l’ora segnata dagli orologi e l’ora solare. Queste particolari condizioni climatiche, unite a una serie di fattori culturali, hanno favorito nel corso del tempo una sorta di “slittamento” di tutte le abitudini di vita, compresi gli orari dei pasti: se vai in Spagna preparati a non pranzare prima delle 14:00 e a non cenare prima delle 21.30/22:00.

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E il resto del mondo? Nazioni che hanno avuto una diretta influenza da parte di specifiche culture europee hanno mantenuto le tradizioni d’origine per quanto riguarda l’orario dei pasti: ecco che quindi negli Stati Uniti (ma un po’ in tutti i Paesi di derivazione anglosassone) l’abitudine è molto simile a quella della Gran Bretagna con colazione abbondante, pranzo frugale a un orario variabile e cena più abbondante a partire dalle 18:00. In America del Sud, al contrario, l’influenza deriva principalmente dalla Spagna e, complice anche un clima molto caldo simile a quello della nazione europea, gli orari dei pasti sono tutti “spostati”, con il pranzo che è intorno alle 14:00 e le cene che iniziano anche alle 22:00.

In Asia il discorso dei pasti si diversifica molto ed è strettamente legato alle abitudini di vita dei locali, in particolare agli impegni lavorativi: per esempio in Cina e in Giappone è consuetudine mangiare presto, così il pranzo si consuma intorno alle 12:00 e la cena tra le 18:00 e le 19:00; il pasto serale è più flessibile a livello orario e può essere anticipato o posticipato a seconda degli impegni dei genitori, specialmente nelle famiglie con bambini. Il Sud-Est asiatico, invece, ha orari e abitudini più simili a quelli italiani: di solito il pranzo è tra le 12:00 e le 13:00 e prevede un pasto abbondante, mentre la cena si consuma tra le 19:00 e le 20:00 e prevede un pasto più leggero; inoltre sono comuni gli spuntini tra i pasti principali a metà mattina e a metà pomeriggio.

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Quello che i piatti non dicono
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