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22 Luglio 2021 15:00

Mozzarella Championship 2021: sul gradino più alto del podio Vannulo e Don Peppe Diana

Si è svolta a Palazzo Petrucci la prima finale del Mozzarella Championship, la competizione che ha scelto le migliori mozzarelle d'Italia tra centinaia di caseifici selezionati in giro per il Bel Paese. Due le categorie: "Dop" e "non Dop", a vincere nella prima selezione il caseificio della cooperativa Don Peppe Diana; la Tenuta Vannulo trionfa tra le "non Dop".

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La mozzarella di bufala è uno dei prodotti più amati e venduti al mondo, con quel suo sapore grassoso e vellutato allo stesso tempo, il bianco candido e assoluto, la rotondità così accogliente di ogni singola mozzata. Trovare una mozzarella di qualità in Italia non è un'impresa ardua perché ci sono delle eccellenze, sia Dop sia "non Dop", sparse in tutto il Paese, ma trovare mozzarelle eccellenti è un po' più complicato.

Ad aiutare nella scelta del miglior prodotto in circolazione è arrivato il Mozzarella Championship 2021, una competizione partita molto tempo fa con un centinaio di caseifici scelti in tutta Italia e quintali di mozzarelle in concorso. A spuntarla in finale sono stati la Tenuta Vannulo di Paestum e il Caseificio Don Peppe Diana di Castel Volturno, che hanno vinto la prima edizione del torneo. La Tenuta Vannulo nella sezione "non Dop", Don Peppe Diana nella sezione "Dop".

La finale è stata organizzata da Luciano Pignataro Wine Blog e Scatti di Gusto con il patrocinio del Consorzio Vini Sannio: è stata effettuata una degustazione alla cieca con 19 esperti al ristorante stellato napoletano Palazzo Petrucci; i campioni di mozzarella sono stati acquistati in anonimato direttamente dai caseifici.

Quali sono le migliori mozzarelle di bufala d'Italia

A vincere il Mozzarella Championship sono state le mozzarelle di bufala di Vannulo, una storica azienda di Paestum, e quelle di Don Peppe Diana, una cooperativa nata 11 anni fa grazie al progetto "Mozzarella della legalità" promosso da "Libera contro le mafie". Due belle storie che raccontano uno spaccato dell'Italia e dell'oro bianco della Campania, che non è più solo campano. Al secondo posto tra le mozzarelle non Dop si è piazzata infatti una bella realtà di Palmi, in Calabria: il Granatore.

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I titolari di questo indirizzo hanno studiato nei minimi dettagli tutti i processi lavorativi messi a punto da Antonio Palmieri e dalla sua famiglia. L'osservazione delle tecniche della tenuta cilentana ha fatto sì che il piccolo caseificio calabrese, fondato nel 2010 da Alessandro Zagari, creasse una vera e propria eccellenza nella Piana di Gioia Tauro. Una produzione molto limitata votata totalmente alla qualità assoluta delle paste filate.

La valutazione è stata fatta alla cieca con un panel di degustatori che hanno dovuto valutare l'aspetto esterno e interno della mozzarella, il profumo del prodotto e infine il sapore prima di esprimere una votazione di un massimo di 100 punti in cui il gusto è valso la metà del voto finale.

I primi 4 classificati tra le mozzarelle "non Dop"

  1.  Tenuta Vannulo di Paestum
  2. Il Granatore di Palmi
  3. Caseificio Leuci di Caserta
  4. La Tenuta Bianca di Altavilla Silentina

I primi 4 classificati tra le mozzarelle "Dop"

  1. Don Peppe Diana di Castel Volturno
  2. Caseificio Jemma di Battipaglia
  3. Caseificio Agnena di Cancella e Arnone
  4. Caseificio Polito di Agropoli
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