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Dici “matrimonio da sogno” e pensi a gondole, tramonti e promesse eterne: ma quello di Jeff Bezos e Lauren Sánchez a Venezia è anche – e forse soprattutto – un evento gastronomico costruito al millimetro. La coppia ha scelto Venezia per tre giorni di celebrazioni, con 200 ospiti e una regia curata fin nei dettagli, dove anche il più piccolo biscotto racconta qualcosa. Grande la riservatezza sull'evento che vedrà partecipare star del cinema e manager di altissimo livello: sul menu circolano ancora poche indiscrezioni, mentre è arrivata qualche notizie su chi curerà i dolci. Ecco quello che sappiamo fin ora.
Il Sud Italia a tavola con Fabrizio Mellino
Dal 24 al 26 giugno 2025, Venezia è il palcoscenico di un matrimonio che ha unito glamour e alta cucina. Con circa 200 ospiti, tra cui Oprah Winfrey, Leonardo DiCaprio e le Kardashian, la cerimonia si svolge nella Basilica di San Giorgio Maggiore e sarà seguita da festeggiamenti all'Arsenale e in altre location storiche della città. L'organizzazione, curata da Lanza & Baucina, ha puntato su un approccio sostenibile, con l'80% delle forniture provenienti da artigiani locali.
A dare sapore al matrimonio dell’anno ci ha pensato la Costiera Amalfitana, con una squadra campana che ha trasformato Venezia in un angolo di Sud Italia. Fabrizio Mellino, chef tre stelle Michelin del Quattro Passi di Nerano, ha firmato il banchetto per i 200 ospiti sia nella cena della vigilia che nel pranzo nunziale. Il piatto simbolo? Un classico senza tempo: gli spaghetti alla Nerano, con zucchine fritte e provolone del Monaco, preparati secondo la tradizione di famiglia.

Ma il viaggio nei sapori mediterranei non si è fermato lì: tre settimane fa, Mellino ha ordinato mille porzioni di dolci a Sal De Riso, senza potergli svelare per chi fossero. Solo ieri il celebre pasticcere di Minori ha scoperto che quelle sue delizie al limone, ricotta e pere, dolci al bicchiere e mignon monoporzione, erano destinate al ricevimento di Jeff Bezos. A completare il menu, anche la pizza napoletana con impasti arrivati direttamente dal Rione Sanità, firmata – con ogni probabilità ma non ci sono certezze – da Ciro Oliva, enfant prodige del forno partenopeo. Insomma, un matrimonio lagunare con anima e stomaco al Sud. Il costo del menu non è noto, ma alcune fonti USA parlano di mille euro a invitato: su questo però non abbiamo certezze.
Il mistero della torta nunziale
Una delle informazioni più incerte è sulla torta nunziale degli sposi: alcune fonti parlano dek celebre pasticcere francese Bastien Blanc-Tailleur, noto per le sue creazioni artistiche e spettacolari, che lo chef Yannick Alléno ha definito "la reincarnazione di Michelangelo". Altre ancora parlano di un altro pasticcere francese, anche più celebre grazie al suo uso dei social, ovvero Cédric Grolet.
Anche Sal De Riso protagonista dell'evento
Anche il pasticciere Sal De Riso, volto noto della pasticceria campana, ha avuto un ruolo in questo evento così patinato. Il maestro di Amalfi ha fornito il catering di dolci con le sue celebri delizie al limone a farla da padrone: ma anche monoporzioni, dolci al cucchiaio, torte da buffet. Tutto questo però "a sua insaputa": il maestro ha saputo solo dopo aver mandato l'ordine che questo era proprio destinato alla coppia. Secondo quanto riporta Sky, per un valore totale di circa 4mila euro.

Oltre alla torta, gli ospiti hanno potuto gustare le delizie della storica pasticceria Rosa Salva, attiva a Venezia dal 1870. La pasticceria ha fornito biscotti tipici veneziani, come i bussolà e i zaletti, inseriti anche nelle gift bag per gli invitati. Una scelta sottolinea l'impegno della coppia nel valorizzare le eccellenze locali e le tradizioni culinarie della città lagunare.
Cocktail d'autore con Alessandro Palazzi
Per accompagnare le prelibatezze culinarie, è stato coinvolto Alessandro Palazzi, leggendario bartender del Dukes di Londra. Conosciuto per il suo Martini, Palazzi ha curato una selezione di cocktail che hanno esaltato i sapori del menu, offrendo agli ospiti un'esperienza sensoriale completa.
Sposi blindati, veneziani sul piede di guerra: le proteste
Mentre gli ospiti del matrimonio gustavano piatti stellati e dolci d’autore, fuori dalle mura dorate della festa l’atmosfera era ben diversa. A Venezia, non tutti hanno accolto con entusiasmo l’arrivo del miliardario americano. Nei giorni dell’evento, la città ha visto scendere in piazza attivisti e residenti, stanchi di vedere il centro storico trasformato nell’ennesimo set esclusivo per ricchi. Con striscioni e slogan (“Venezia non è un parco giochi”), le proteste hanno puntato il dito contro le limitazioni alla mobilità, l’uso di spazi pubblici per eventi privati e un modello di turismo che rischia di svuotare la città dei suoi abitanti. Le autorità hanno rafforzato la sicurezza con blocchi, transenne e divieti di transito, trasformando per tre giorni alcune aree del centro in una sorta di zona rossa. Una Venezia blindata, insomma, dove dentro si stappava champagne, e fuori si chiedeva: “E noi?”.