Aumenta ulteriormente il prezzo del prestigioso vino francese e questo preoccupa i produttori: non vogliono che diventi un bene di lusso anche in patria. In Francia lo champagne costa circa il 20% in meno che in Italia.
Lo champagne potrebbe diventare ancora più costoso rispetto a quanto non lo sia ora. Oggi è già considerato uno dei beni di lusso per eccellenza ma le cose potrebbero ulteriormente peggiorare: il prezzo dell'uva nell'ultima vendemmia è aumentato del 10%, facendo rialzare il prezzo base da 6,35 a oltre i 7 euro al chilo. Ricordiamo che servono circa 1,2 kg di uva per una bottiglia da 0,75 cl di champagne quindi l'aumento incide molto sulle casse delle maison. Vediamo nel dettaglio cosa comporta questo innalzamento dei prezzi.
Da noi l'impatto non sarà così importante: lo champagne costa molto da sempre, il collegamento con le grandi feste e la nobiltà è immediato in tutto il mondo. In patria le cose sono un po' diverse: pur essendo un vino dal costo medio più alto anche in Francia, si possono comunque trovare ottime bottiglie di champagne sotto i 15 euro. In Italia è complicato invece trovare uno champagne di qualità sotto i 30 euro. Dobbiamo infatti pensare che questo vino a casa sua costa circa il 20% in meno che in Italia, e i prezzi scendono ulteriormente se acquistato proprio nella regione della Champagne. Le cose però cambieranno anche per i nostri cugini "galletti".
Oltre al prezzo dell'uva, secondo il Gambero Rosso, incide molto l'aumento del costo della manodopera, dell’energia, dei materiali per il confezionamento e, non ultimo, del vetro che ha visto un incremento del 40%. Sale il prezzo anche per il costo di stoccaggio delle bottiglie e c'è un incremento dei tassi d’interesse per quei produttori che si appoggiano ai finanziamenti bancari per l’acquisto di uva. In particolare è su quest'ultima voce che Charles Philipponnat, ceo della omonima maison, batte i pugni a Drink Business: "Lo stoccaggio dell'uva ci costa più della metà dell'investimento totale. Per fare un esempio: se avete un milione di bottiglie in cantina che valgono 10 euro a bottiglia, sono 10 milioni di euro, e se li finanziate all'1% sono 100 mila euro all'anno, ma al 3% sono 300 mila euro". Più aumentano gli anni di scorte, più i costi moltiplicano e rosicchiano tutto il margine di profitto. Tutto ciò ricade, ovviamente, sul consumatore finale. Il timore in Francia è che lo champagne diventi sempre più un lusso inaccessibile e veda gli attuali consumatori cercare alternative più economiche come il prosecco, che già oggi è il vino più venduto al mondo. Non è un caso che per la prima volta nella storia lo champagne sia in flessione in Francia, con una diminuzione del volume di vendita di quasi il 2%, percentuale che però rischia di salire ancor di più nei prossimi anni.