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14 Dicembre 2019 11:00

Limitare i fast food in città, la proposta di Rotterdam per combattere l’obesità infantile

Le nostre città si riempiono sempre di più di fast food, mentre è sempre più difficile comprare alimenti sani e controllati. Per questo da Rotterdam arriva una proposta giudicata da molti "estrema": dare un tetto al numero di fast food in città. In questo modo le istituzioni cittadine sperano di stimolare gli abitanti della comunità olandese all'acquisto consapevole: una misura che potrebbe essere adottata anche da altre città europee.

A cura di Francesca Fiore
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Limitare il numero di fast food in città per combattere l'obesità, soprattutto quella infantile: è il consiglio cittadino di Rotterdam ad aver avanzato una proposta che fa parte di un pacchetto di misure più ampie volte a combattere il problema del junk food, sempre più diffuso in Olanda. Ma le polemiche dei manager della ristorazione industriale non tardano ad arrivare.

Fast food a "numero chiuso": la proposta di Rotterdam

Ridurre i permessi per aprire nuovi fast food, stimolare i cittadini agli acquisti consapevoli, insegnare ai bambini a mangiare in maniera salutare fin dai primi anni di vita. L'Olanda è da sempre impegnata nella promozione del cibo sano e sostenibile ma, ultimamente, ha notevolmente incrementato le iniziative in questo senso. "Negli ultimi anni" ha spiegato Sven De Langen, consigliere comunale per la Salute, a RTL Nieuws, "c'è stato un grande aumento del numero di fast food a Rotterdam. Nel centro della città è più facile acquistare un hamburger che una mela". Inoltre, dai dati nazionali emerge che il numero di bambini obesi è in costante crescita: "La metà degli adulti di Rotterdam e il 20% dei bambini sono in sovrappeso", ha affermato De Langen. "Limitando l'accesso al junk food possiamo ripristinare l'equilibrio sulle tipologie di cibo offerto".  Secondo quanto riportato dall'emittente olandese dovrebbe esserci una graduale riduzione del numero di permessi per i fast food e in alcune aree considerate "a rischio" – scuole, ospedali, asili – dovrebbe invece esserci un divieto assoluto di aprire fast food ma anche di portare snack poco salutari con banchi all'aperto o veicoli da street food.

Rotterdam è la prima delle grandi città olandesi a tradurre l'accordo sulla salute del governo nazionale a livello locale: il consiglio comunale ha infatti firmato l'accordo con altre 80 organizzazioni, tra cui il settore privato, le scuole, gli accademici e i supermercati. L'approccio di Rotterdam, intitolato Gezond010, tiene conto anche di problemi come povertàdisoccupazione. "L'accordo nazionale si concentra sulla riduzione dell'obesità, del consumo problematico di alcol e del fumo, tutti temi che importanti per la nostra città", ha affermato De Langen. "Ma abbiamo anche altri problemi che devono essere affrontati, come l'elevato rischio di sviluppare depressione o ansia".

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Quello che i piatti non dicono
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