Origini antiche, sapore pungente, profumo intenso: lo zenzero è una delle radici più amate, usate fin dal passato per i suoi molteplici utilizzi in cucina che vanno dalle tisane ai dolci, passando anche per ricette salate. Ma non solo, lo zenzero fa anche benissimo. I benefici di questa radice sono tanti, grandi e vari: scopriamoli insieme.
Tra tutte le radici e le spezie conosciute dall’essere umano lo zenzero è una delle più preziose. Si dice che a portarlo in Occidente fu Alessandro Magno dopo che ne riconobbe le proprietà curative e, nel corso dei secoli, si hanno tantissime testimonianze di come lo zenzero venisse utilizzato per cucinare, come ancora si fa oggi in tante ricette sfiziose, ma soprattutto come rimedio curativo. Le proprietà dello zenzero, infatti, sono praticamente infinite e vanno dall’aiuto all’apparato digestivo fino all’effetto antibiotico (non a caso, spesso si trova sotto forma di tè o tisana). Tuttavia, a volte lo zenzero potrebbe fare male, soprattutto se assunto in quantità eccessive o se soffri di determinate patologie. Scopriamo quindi a cosa fa bene lo zenzero e quando, invece, sarebbe meglio usarlo con parsimonia.
Lo zenzero è una radice dall’aspetto bitorzoluto e dal colore giallo-biancastro che puoi trovare sia fresca intera sia già in polvere, oppure sotto forma di preparato per infusioni. Negli ultimi anni ha conquistato sempre più spazio come ingrediente curativo e terapeutico perché, grazie alle sue molteplici proprietà nutritive, è un vero toccasana per l’organismo se utilizzata nelle giuste quantità. La radice dal sapore pungente e dal profumo intenso contiene acqua, proteine e sali minerali, ha pochissime calorie (ogni 100 gr troviamo circa 80 kcal) e un ottimo quantitativo di ferro, potassio, magnesio e zinco. Importante anche la presenza del gingerolo, composto oleoso a cui si devono il colore giallo oro, il profumo intenso e il sapore pungente, quasi piccante dello zenzero, oltre che al suo nome inglese “ginger.” Questo profilo nutrizionale porta tutta una serie di benefici e effetti curativi sul nostro corpo: ecco i più conosciuti.
Una delle funzioni per cui lo zenzero è maggiormente conosciuto è il suo grande supporto dell’apparato gastrointestinale, su cui agisce in modo positivo da diversi punti di vista. Prima di tutto facilita e stimola le funzioni digestive, motivo per cui è un alleato prezioso per combattere il mal di pancia, e inoltre accelera lo svuotamento dello stomaco, aiutando soprattutto chi soffre di problemi digestivi e gonfiore addominale. Lo zenzero agisce anche sulla riduzione dell’acidità gastrica, agisce come gastroprotettore, riduce la presenza di gas e diminuisce i problemi intestinali. Per usarlo con questo scopo di solito si assume come tisana.
Fin dall’antichità lo zenzero è stato somministrato sotto forma di tè, tisane e infusi come rimedio per combattere stati influenzali, raffreddori e tosse: da sempre è considerato un vero e proprio antibiotico naturale. Questo perché ha la capacità di rinforzare le difese immunitarie, grazie alla presenza di gingerolo agisce come calmante durante gli attacchi di tosse e, in virtù delle sue proprietà analgesiche, è in grado di attenuare le infiammazioni e le irritazioni, per come per esempio il mal di gola.
Altra azione fondamentale dello zenzero è quella di essere una fonte preziosa di antiossidanti, ovvero di quelle molecole in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare. Secondo gli esperto, queste componenti rimangono attive persino se sottoposte al calore e rimangono nello zenzero anche se viene cotto. Ma quali sono i benefici del ridurre l’invecchiamento cellulare? Contrastare i radicali liberi vuol dire prevenire la senescenza e tutta una serie di malattie degenerative, tra cui quelle legate al sistema immunitario. Inoltre vuol dire anche migliorare la pelle, prevenire l’invecchiamento cutaneo, ridurre macchie causate da acne, cicatrici e migliorare la pigmentazione della pelle in caso di vitiligine.
Lo zenzero ha anche importanti proprietà antinfiammatorie che possono aiutare a ridurre il dolore e l'infiammazione associati a condizioni come l'artrite artrosi e dolori articolari, ma anche alleviare il dolore provocato da alcune malattie autoimmuni. In generale è un buon aiuto per chiunque soffra di un progressivo danneggiamento delle strutture articolari, non solo legate alle ossa ma anche che interessano la cartilagine e i legamenti.
Una particolare funzione dello zenzero è quello di combattere la nausea, poiché ha forti proprietà antiemetiche naturali che placano questo tipo di disturbo. In particolare viene spesso consigliato a chi soffre di mal d’auto o mal di mare, per combattere la nausea digestiva e per chi soffre di vertigini. È utile anche per alleviare la nausea postoperatoria e per le nausee in gravidanza, anche se in questo caso è suggerito uno specifico limite alla quantità da assumere quotidianamente. Lo zenzero è utile anche contro il mal di testa o le forti emicranie poiché contiene sostanze narcotiche naturali e, addirittura, antistaminiche.
Se assunto con una certa regolarità lo zenzero è un ottimo aiuto per migliorare e stimolare una corretta circolazione cardiaca. È anche molto utile per chi soffre di ipertensione perché è un ottimo regolatore naturale della pressione, tanto che nella medicina orientale spesso lo zenzero viene prescritto proprio come aiuto per i pazienti ipertesi.
Lo zenzero può essere un valido aiutato in un regime dietetico e non solo perché ha pochissime calorie. L’assunzione della radice è ottima per accelerare il lavoro del metabolismo e per dare un senso di sazietà che riduce lo stimolo della fame, inoltre se associata al limone, per esempio sotto forma di tisana, è un valido diuretico che aiuta il corpo a liberarsi di tossine in eccesso.
Lo zenzero è un alimento a basso indice glicemico, quindi i diabetici possono facilmente aggiungerlo alla loro dieta quotidiana, e inoltre è utile perché può aiutare a gestire i livelli di glucosio nel sangue, controllare il diabete e ridurre la glicemia. Ha un effetto simile anche sul controllo del colesterolo: la scienza ha dimostrato come l’assunzione regolare di una precisa quantità di zenzero ogni giorno possa aiutare a ridurre il colesterolo e le litoproteine a bassa densità nel sangue, comunemente conosciute come “colesterolo cattivo”.
Un altro uso erboristico molto antico degli estratti di zenzero è quello di alleviare la dismenorrea, ovvero il dolore avvertito da molte donne durante il ciclo mestruale: sembra che già molti secoli prima che lo zenzero arrivasse in Occidente le popolazioni asiatiche preparassero decotti con la radice di zenzero proprio per allievare questo tipo di dolori. Per agire in modo concreto sui sintomi, una combinazione comune, ad alto tasso di efficacia, è il mix zenzero, finocchio e valeriana.
Abbiamo esplorato tutti i benefici dello zenzero, ma è bene sapere che questa preziosa radice può avere anche delle controindicazioni e portare effetti collaterali indesiderati, soprattutto se ne assumi in eccesso o se ti trovi in determinate condizioni di salute. Per esempio se soffri particolarmente di gastrite e bruciore di stomaco sarebbe meglio evitare di assumere lo zenzero, soprattutto a stomaco vuoto, perché potrebbe peggiorare il senso di acidità, causando ulteriore bruciore e reflusso. Inoltre non va bene nemmeno se soffri di sindrome del colon irritabile, poiché può aumentare la motilità intestinale e causare gonfiore addominale, diarrea e produzione eccessiva di gas.
Evita di assumere zenzero anche se prendi farmaci anticoagulanti, o comunque consulta il tuo medico di fiducia prima di farlo: lo può influenzare la pressione sanguigna e la capacità di coagulazione, risultando pericolo per chi assume questo tipo di medicinali. Attenzione anche se hai problemi cardiaci preesistenti, perché lo zenzero influenza anche il ritmo cardiaco e può causare palpitazioni.
È un effetto che può riscontrare anche chi non ha problemi cardiaci in caso di eccessiva assunzione della radice, motivo per cui si considera sicura l’assunzione giornaliera fino a 4 grammi al giorno. Se si ingeriscono dosi più elevate potrebbero svilupparsi disturbi gastrointestinali, reazioni allergiche, sanguinamento prolungato, depressione del sistema nervoso centrale e aritmia.
Per quanto riguarda la gravidanza, sono stati svolti diverse ricerche sugli embrioni che hanno portato la conferma di come lo zenzero non sia tossico per l’embrione e anzi sia di aiuto nel contrastare le nausee mattutine, spesso frequenti nel primo trimestre. Ciò nonostante, in gravidanze è consigliato un consumo inferiore a 2 grammi al giorno per una maggiore sicurezza.