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17 Luglio 2023 15:22

L’aspartame è ufficialmente “Possibilmente cancerogeno per l’uomo”: cosa significa davvero

Anche per l',Oms ovvero l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'aspartame è "possibilmente cancerogeno per l'uomo" ma questa dicitura non deve spaventarci.

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Ora è davvero ufficiale: l'Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara l'aspartame "possibilmente cancerogeno per l'uomo" lasciando però invariato il "livello di assunzione giornaliera accettabile". L'aspartame è uno dei dolcificanti artificiali più usati al mondo, onnipresente nelle bevande analcoliche di tantissimi generi. Vediamo però per quale motivo questa dicitura non deve spaventarci.

Le aziende non ritireranno i prodotti

L'aspartame è cancerogeno per l'uomo ma "non stiamo consigliando alle aziende di ritirare i prodotti, né stiamo consigliando ai consumatori di smettere del tutto di consumarli" dice Francesco Branca, direttore della nutrizione e della sicurezza alimentare dell'Organizzazione mondiale della sanità, all'Ansa. L'Oms suggerisce solo "un po' di moderazione". La dose giornaliera consigliata dell'assunzione di aspartame, che è di circa 40 mg per kg di peso corporeo, cioè di 2800 mg per un individuo di 70 kg.

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Il gruppo di lavoro dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, la Iarc, ha espresso qualche settimana fa la valutazione della cancerogenicità dell'aspartame e ora anche l'Oms inserisce la sostanza nella categoria Gruppo 2B che contiene anche l'estratto di aloe vera e l'acido caffeico presenti nel e nel caffè. È la stessa organizzazione a dire che il grande pubblico "non dovrebbe essere preoccupato per il rischio di cancro associato a una sostanza chimica classificata come gruppo 2B" quindi non spaventiamoci. Continuiamo a usare l'aspartame ma facciamolo con moderazione. L'Oms certifica infatti la ricerca della Iarc dandole credibilità ma è importante sottolineare che questa organizzazione stabilisce soltanto se una sostanza è con ragionevole certezza un cancerogena, mentre non paragona fra loro i cancerogeni per la loro potenza. Proprio per questi motivi è importante chiedersi quanto sia cancerogena una sostanza, a quali dosaggi possiamo resistere e quanto tempo a lungo dobbiamo essere esposti prima di avere problemi. Nel Gruppo 2B, come confermano anche gli autori della ricerca in conferenza stampa, se i prodotti sono usati con moderazione non corriamo alcun tipo di rischio.

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