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26 Giugno 2025 12:40

La Coop ha smesso di vendere prodotti israeliani: al loro posto arriva la Gaza Cola

Una decisione simbolica che riguarda circa 350 supermercati: Il colosso alimentare Coop Alleanza 3.0 ha deciso di vietare la vendita di tutti i prodotti provenienti da Israele, sostituiti dalla Gaza Cola, una bibita nata per sostenere la popolazione palestinese.

A cura di Arianna Ramaglia
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foto via Facebook

Un messaggio chiaro, forte e deciso: via dagli scaffali tutti i prodotti di provenienza israeliana. Questa la decisione della nota catena di supermercati Coop che ha deciso di eliminare la merce proveniente da Israele, e non solo: al loro posto subentra la Gaza Cola, una bibita nata nel 2023 per sostenere i cittadini palestinesi e contribuire al risanamento della Striscia di Gaza.

No ai prodotti israeliani, sì alla Gaza Cola

Niente più arachidi e salsa tahina, e neanche ricariche di Sodastream: il grande colosso alimentare Coop Alleanza 3.0 – che ha circa 350 supermercati e ipermercati in 8 regioni italiane (Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata) – ha reso nota la decisione di eliminare dai propri scaffali tutti quei prodotti provenienti da Israele. Una decisione presa, come si legge in una nota stampa, dopo un rapporto della commissione etica al precedente consiglio di amministrazione e anche grazie all’intervento di alcuni soci attivisti all’assemblea dello scorso 21 giugno.

E per lanciare un messaggio ancora più chiaro, già da qualche settimana, è apparsa sui loro scaffali la Gaza Cola, sottolineando in questo modo il proprio sostegno alla popolazione palestinese: "La posizione di Coop Alleanza 3.0 su ciò che sta avvenendo in Medio Oriente è nota da tempo: non può rimanere indifferente davanti alle violenze in corso nella Striscia di Gaza e la Cooperativa è da sempre e senza esitazione al fianco di tutte le forze – Enti, Istituzioni e Associazioni – unite nel chiedere l’immediata cessazione delle operazioni militari".

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foto via Instagram

Le altre iniziative pro-Palestina

Una decisione ferma e convinta, dettata dalla volontà di dare "un segnale di coerenza rispetto a questa posizione" in quanto questa non è la prima iniziativa a cui il gruppo della Gdo ha preso parte. Sempre nella nota stampa si legge che, oltre all’eliminazione di alimentari israeliani, "si aggiungono le iniziative che la Cooperativa ha sposato o attivato per essere di concreto aiuto alle popolazioni civili della Striscia di Gaza, come l'adesione alla campagna nazionale ‘Coop For Refugees'", una raccolta fondi destinati a tutti quei rifugiati che fuggono dalla guerra a Gaza, ma anche in Libano, Ucraina e Sudan. A questo si è unita, da un paio di settimane, la scelta di rendere disponibile la Gaza Cola anche con la vendita online (dove il servizio è disponibile).

Cos’è la Gaza Cola

Nata nel 2023 per opera di un centro per rifugiati palestinesi, la Palestine House, la Gaza Cola nasce con l’obiettivo di ricostruire, una lattina alla volta, l’ospedale Al Karama, nel nord della Striscia. A capo del progetto c’è Osama Qashoo, attivista dei diritti umani, regista e ora imprenditore, che ha deciso di dare vita a questa bevanda non per opporsi alla più famosa Coca Cola, ma per il desiderio di riuscire a contribuire, anche in piccola parte, al risanamento della sanità palestinese.

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