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28 Luglio 2025 12:41

Karime Lopez lascia Gucci Osteria di Firenze: termina un capitolo targato Massimo Bottura

Karime López lascia Gucci Osteria di Massimo Bottura a Firenze: la chef messicana, prima donna con Stella Michelin del suo Paese, lascia il timone della cucina al marito Takahiko  Kondo.

A cura di Enrico Esente
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È la mente di ogni piatto magistralmente proposto alla Gucci Osteria di Firenze: stiamo parlando della chef messicana Karime López. Un nome che fa rumore nel mondo della gastronomia non solo per la qualità dei piatti serviti, ma anche perché è passata alla storia per esser stata la prima donna nel suo Paese a ottenere un riconoscimento elitario come quello della Stella Michelin. Come riportato da Dissapore, Karime López lascerà la guida del ristorante fiorentino.

Perché lascia Gucci Osteria?

Le ragioni dell'addio della chef messicana sarebbero legate a motivazioni personali. Dopo anni in cucina a quattro mani insieme al marito Takahiko Kondo, Karime è pronta a lasciare il timone proprio nelle mani del giapponese che è uno storico collaboratore di Massimo Bottura e che vanta, nel suo curriculum, di esser stato il sous-chef dellOsteria Francescana di Modena. Insomma una notizia che nel mondo dell'enogastronomia è parecchio sentita in quanto uno dei ristoranti di fine dining più in voga nel nostro Paese è pronto a cambiare. Gucci Osteria nasce da un progetto di collaborazione tra Massimo Bottura e l'ex ceo di Gucci Marco Bizzarri, suo amico di lunga data. Praticamente il risultato di una delle collaborazioni più coraggiose al mondo tra moda e gastronomia e che, oltre Firenze, vanta sedi anche a Beverly Hills, Seoul e Tokyo.

profondità marine piatto karime lopez gucci osteria
Profondità marine, uno dei piatti di Karime López– foto di Gabriele Stabile

Sita nel cuore pulsante del centro storico di Firenze, in Piazza della Signoria, all'interno del Gucci Garden, il progetto di Bottura e Bizzarri è riuscito in tutto e per tutto. Ambiente moderno, luminoso e teatro di piatti che si intrecciano tra le solide radici della cucina italiana, ricordi messicani e influenze giapponesi grazie a Karime López e Taka Kondo. Grazie a questo mix, la Gucci Osteria è diventata una delle destinazioni più apprezzate a livello internazionale: emozionante cucina italiana contemporanea con una dimensione narrativa e inclusiva.

Chi è Karime López

Come dicevamo, è soprattutto grazie alla cucina della chef messicana che Gucci Osteria ha preso il decollo conquistando la prima Stella Michelin nel 2019. Tra le migliori allieve di Bottura – insieme a Jessica Rosval – Karime López ha saputo deliziare i commensali con una cucina magnetica che cattura non solo per il sapore, ma anche visivamente e "filosoficamente". La tostada di mais viola è diventato uno dei piatti signature del locale ed è un ponte tra il suo Paese di nascita (Messico) e Italia, che ormai è casa sua.

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Tostada di Mais Viola

Nata a città del Messico nel 1982, Karime ha scoperto la cucina nei mercati e nei sapori domestici di Querétaro. Si trasferisce a 18 anni a Parigi dove si innamora della gastronomia e inizia un lungo percorso di formazione tra i migliori ristoranti del mondo: Can Fabes con Santi Santamaria in Catalogna, al Mugaritz nei Paesi Baschi con Andoni Luis Aduriz, al Pujol con Enrique Olivera in Messico, al Ryugin di Seiji Yamamoto a Tokyo, al Centeral di Lima insieme a Virgilio Martinez, fino all'Osteria Francescana luogo dell'incontro con Bottura.

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Foto di Gucci

Insomma una carriera davvero rispettabile quella di Karime López che quindi, per motivazioni personali, lascerà la cucina nelle mani del marito. Che forse ci sia qualche nuovo progetto stimolante nell'aria? La partenza della messicana segna la fine di un’era dinamica per la Gucci Osteria, ma lascia aperta la speranza di nuove avventure fra Messico e design culinario internazionale. L’eredità resta salda nel racconto immaginifico, nell’energia multiculturale e nel gusto che unisce mondi diversi.

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Quello che i piatti non dicono
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