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29 Luglio 2023 15:00

Inappetenza da caldo: consigli per stimolare l’appetito nelle giornate afose

Con le alte temperature estive si diffonde la sensazione di non avere voglia di mangiare: ecco come affrontare questa perdita di appetito per evitare di sentirsi ancora più spossati e senza forze.

A cura di Federica Palladini
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Si dice spesso che il corpo umano è una macchina perfetta, capace di adattarsi a ogni situazione. È normale, quindi, che con le alte temperature estive non si senta la necessità di mangiare come nel resto dell’anno, specialmente in inverno. Questo succede perché durante la bella stagione non c’è bisogno di apportare una quantità maggiore di calorie per rimpiazzare quelle che il nostro organismo ha speso per proteggerci dal freddo. L’inappetenza da caldo è un fenomeno diffuso, che colpisce più o meno tutti specialmente nelle giornate afose, ma può diventare un problema quando si accompagna a spossatezza, stanchezza fisica e mentale, con difficoltà a concentrarsi. Vediamo com’è possibile stimolare l’appetito.

Idratarsi: il primo alleato contro il caldo è l’acqua

Il caldo record e le ondate di calore estive che stanno diventando la prassi più che fenomeni anomali, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, tendono a mettere il corpo a dura prova. Il nostro organismo si difende regolando la temperatura corporea attraverso il sudore: i liquidi che espelliamo, però, devono essere reintegrati, in quanto l’acqua svolge azioni fondamentali per la nostra salute, compreso il buon funzionamento di cervello, cuore, polmoni, reni e muscoli.

L’inappetenza è uno dei campanelli d'allarme che possono indicare uno stato di disidratazione assieme a mal di testa, affaticamento, secchezza della bocca e della pelle. La regola generale prevede che si debbano bere almeno 2 litri di acqua al giorno, anche se in realtà l’apporto va regolato su base individuale a seconda delle necessità. Con il caldo è importante soddisfare il bisogno della sete quando lo si avverte, ma ancora di più prevenirlo, bevendo durante tutto il corso della giornata piccole quantità, per garantire un’idratazione costante e mai di emergenza. Una nota: anche l’acqua, se assunta nel modo sbagliato, può contribuire alla mancanza di appetito.

  • Se bevuta in quantità eccessiva, in quanto può provocare un fastidioso gonfiore di stomaco.
  • Se bevuta ghiacciata, in quanto può causare contrazione muscolare intestinale e quindi diarrea.
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Cosa mangiare quando non si ha voglia di mangiare

Tra i compiti svolti dall’acqua c’è anche quello di favorire le funzioni dell’intestino, fondamentali per una buona digestione. Una lenta o cattiva digestione appesantisce l’intero organismo, che tenderà a rifiutare di mangiare ancora. Anche in questo caso entrano in gioco la prevenzione e le buone abitudini. Ecco quali.

  • Frazionare i pasti durante il giorno: per non affaticare il processo digestivo e stimolare il metabolismo è indicato distribuire le quantità di cibo giornaliere diluite nel tempo, invece che concentrarsi solo su pranzo e cena con porzioni troppo generose.
  • Scegliere cibi leggeri: significa dare spazio a ricette anti caldo con un apporto calorico moderato e facilmente processabili dal nostro corpo. Meglio la carne bianca di pollo e tacchino rispetto a quella di maiale; ancora meglio prediligere il pesce, con cotture alla griglia e condimenti basici, come vinaigrette o citronette.
  • Preferire alimenti che contengono acqua: via libera a verdura e frutta, che apportano i liquidi, i sali minerali e le vitamine necessari a integrare quelli persi durante la sudorazione.
  • Eliminare il junk food: i cibi spazzatura sono caratterizzati da tante calorie, pochi valori nutrizionali, alto contenuto di sale e di grassi saturi. Sono pietanze ultra elaborate che nel breve periodo causano disidratazione e rallentamento della digestione. Nel lungo periodo possono portare a serie patologie, tra cui diabete e malattie cardiache.
  • Evitare le bibite gassate e l’alcool: entrambe le categorie sono responsabili di gonfiore addominale e disidratazione, per la combinazione di zuccheri e gas che contengono. La raccomandazione è quella di consumarle in modo parsimonioso e di puntare su bevande analcoliche dissetanti, come limonata, tè o acque aromatizzate, facendo sempre attenzione alla quantità di zuccheri.
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Quello che i piatti non dicono
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