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8 Aprile 2025 16:00

In Sicilia ha aperto un ristorante dove sei tu a decidere quanto pagare

Da pochi giorni ha aperto in Sicilia "Pensiero" un ristorante guidato da due giovani chef che, per i primi giorni, si ispireranno alla moda già conosciuta del "paga quanto vuoi".

A cura di Enrico Esente
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Alessandro Musso e Pierclaudio Ruta, due giovani chef siciliani, in occasione dell'apertura del loro ristorante Pensiero, hanno deciso di far scegliere ai clienti quanto pagare dopo aver mangiato. Un'iniziativa che è stata presa per i primi tre giorni di apertura e che si rifà al concetto del "pay what you want", ossia paga quanto vuoi: una pratica, questa, già utilizzata spesso anche in altre parti del mondo. Con questo articolo ti spieghiamo cos'è il concetto del pay what you want e da cosa nasce.

Prima mangi, poi paghi (quanto stabilito da te)

Stando a quanto precisato dagli chef siciliani, almeno per i primi giorni di apertura, non ci sarà un prezzo stabilito nel menu. In sostanza sarà un invito alla partecipazione di un progetto gastronomico e culturale volto a valorizzare gli ingredienti locali della grande tradizione di panificazione di un territorio a forte vocazione cerealicola. Ci troviamo infatti in Val di Noto, un'area del sud est della Sicilia che comprende geograficamente le province di Ragusa, Siracusa e parte delle province di Catania, Enna e Caltanissetta. 

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Un'idea che si rifà proprio al concetto del "paga quanto vuoi" che abbiamo menzionato nelle righe di sopra. Strano ma vero, al mondo esistono effettivamente dei ristoranti dove, a fare il conto a fine pasto, è il commensale stesso. Ma com'è che funziona esattamente il pay what you want? Fondamentalmente è il cliente che fa il conto in base ad alcuni criteri del tutto soggettivi che riguardano diversi parametri: cosa e come si è mangiato, il servizio in sala e tanti altri.

Cos'è il pay what you want

Non c'è effettivamente una certezza storica su quando i ristoranti abbiano pensato a questo o su quale sia stato il primo a farlo. Secondo diverse fonti però sarebbe una cosa che risale agli anni ottanta quando, in alcuni posti, erano i clienti a decidere il conto finale. A questo punto starai pensando che per i ristoratori questo sia un vero e proprio harakiri. In realtà è una tattica apprezzata dalla clientela che capisce di non trovarsi a mense sociali o di beneficenza, ma che è chiamata a ricambiare la fiducia data da chi ti sta ospitando a cena.

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L'obiettivo dei ristoranti che lasciano decidere al cliente quanto pagare è mettere al centro l'idea di convivialità durante i pasti. Posti del genere ci sono specialmente negli Stati Uniti e in Australia e i loro bilanci non ne risentono dopo aver lasciato la "libertà" ai clienti. In alcune circostanze pare che chi non voglia pagare è libero di farlo ma, può "rimediare", lavando i piatti o affettando le verdure per il servizio successivo.

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Quello che i piatti non dicono
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