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15 Maggio 2024 12:12

Il grano italiano ha un problema di concorrenza sleale: ecco cosa significa

I prezzi bassissimi del grano proveniente da Turchia e Russia creano danni ai nostri agricoltori: nel 2023 sono arrivati quasi 900 milioni di chili di grano russo e turco, un vero e proprio problema.

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Il falso mito del "grano solo italiano" è quantomai attuale perché la produzione di grano duro scenderà quest'anno sotto i 3,5 milioni di tonnellate per un calo che si aggira tra il 10% al 12%: è la più bassa degli ultimi 10 anni. Tra le cause del crollo di produzione c'è la riduzione delle superfici coltivate, la siccità che ha colpito le regioni del Mezzogiorno e la concorrenza sleale del grano che viene da Russia e Turchia.

La siccità colpisce il Sud e non è una bella notizia, nonostante Lollobrigida

La settimana scorsa Lollobrigida ha esultato per la siccità al Sud e non al Nord, una frase infelice che il Ministro dell'Agricoltura ha detto essere stata fraintesa e usata dagli sciacalli. Eppure questi fenomeni atmosferici avversi colpiscono proprio un tema caro al Governo che rappresenta: la pasta fatta con solo grano italiano. Questo assunto è impossibile da realizzare in situazioni di normalità perché il solo fabbisogno interno è superiore alla capacità produttiva del nostro Paese, ma in situazioni simili la situazione è anche peggiore.

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Secondo la nota diffusa da Coldiretti e Cai (Consorzi Agrari d'Italia) le superfici coltivate scendono sotto 1,2 milioni di ettari, con punte del 17% nelle aree del Centro Sud, da dove viene circa il 90% del raccolto. La siccità ha invece ridotto la produzione di grano duro in Puglia del 20%-30% mentre in alcune aree della Sicilia (regione più colpita) si arriva a -70%.

Problema più grande però è dato dalla concorrenza sleale che fa crollare i prezzi dei nostri cereali: nel 2023 sono arrivati quasi 900 milioni di chili di grano russo e turco, Paesi in cui i controlli sulle condizioni dei lavoratori non sono sempre all'altezza degli standard richiesti. A questa enorme cifra di prodotto si aggiunge il grano canadese per oltre 1 miliardo di chili. Spesso vediamo il Canada come il "nemico" del nostro grano ma in realtà né Cai né Coldiretti fanno riferimento al Paese della foglia d'acero come problema perché lì le condizioni economiche sono rispettate a menadito. Il problema arriva quindi da Russia e Turchia, con il loro grano sospettosamente sottocosto.

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