Uno dei ricordi migliori che puoi portare a casa da un viaggio è un souvenir gastronomico, in particolare cosa c’è di più buono di un bel pezzo di formaggio locale? Attenzione, perché è un prodotto che richiede una certa attenzione se viaggi in areo: ecco tutte le norme e le restrizioni per trasportarlo seguendo le regole.
Se sei abituato a viaggiare ti sarà capitato di acquistare souvenir gastronomici e, se il mezzo di trasporto del tuo viaggio è l’aereo, sicuramente ti sei posto la domanda fatidica: posso portare il cibo acquistato? La domanda è più che lecita perché ogni Paese ha le sue particolari norme e restrizioni riguardo agli alimenti che entrano e escono passando dagli aeroporti, in particolare su alimenti che potrebbero deteriorarsi facilmente come il formaggio. Questa prelibatezza alimentare è uno dei souvenir gastronomici più amati, soprattutto se vai in una destinazione particolarmente conosciuta da questo punto di vista, ma è possibile riportare il formaggio in valigia? Non esiste una risposta univoca: dipende dal tipo di formaggio, dal tipo di bagaglio e soprattutto dal Paese da cui provieni e dal Paese in cui devi entrare. Cerchiamo di fare chiarezza e di capire, almeno a livello generale, quali sono le normative da seguire per trasportare il formaggio in aereo.
Il formaggio può essere imbarcato sia nel bagaglio a mano che in quello in stiva se le regolo del Paese in cui stai transitando lo consentono: in generale non ci sono grandi problemi se la destinazione o la provenienza del tuo viaggio è un Paese dell’Unione, mentre attenzione se transiti da un Paese extra UE perché alcuni hanno regole molto restrittive, o veri e propri divieti, sul trasporto di alimenti come i formaggi.
La regola generale, se il formaggio è permesso da o per la tua destinazione, è che nel bagaglio a mano si possono portare solo quei formaggi solidi e confezionati mentre ci sono dei limiti per i formaggi freschi o a pasta molle (mozzarella, creme spalmabili, camembert, yogurt ecc.) perché considerati liquidi e quindi rientrano nella restrizione di non superare il quantitativo di 100 ml. Il trasporto del formaggio in stiva, invece, non prevede particolari limitazioni che non siano i permessi di trasporto del servizio doganale del paese in cui stai viaggiando o da cui stai ripartendo.
A fare davvero la differenza è la provenienza e/o la destinazione del tuo volo perché ci sono alcune categorie di alimenti per le quali diversi Paesi pongono limiti molto rigidi e i formaggi appartengono proprio al gruppo di alimenti più soggetti a regole e restrizioni. Quando viaggi nell'UE puoi portare con te prodotti a base di carne o prodotti lattiero-caseari a condizione che siano destinati al consumo personale; in questo caso sono inclusi anche i 27 paesi dell'UE, Andorra, l'Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia, San Marino e la Svizzera.
Il discorso cambia se ti rechi o provieni da un paese che non rientra nell’UE: l'Unione Europea vieta il trasporto di formaggi, salumi e cibi ripieni se si arriva da un Paese extraeuropeo, mentre all’estero i divieti maggiori sono imposti in paesi come l’Australia e gli Stati Uniti, che hanno regole molto specifiche riguardo al trasporto di alimenti all’interno del loro territorio, in particolare per quanto riguarda i formaggi; alcune tipologie possono essere totalmente vietate, altre possono essere consentite ma secondo regole particolari. In generale, per assicurarti di non sbagliare, valgono due regole: se viaggi in Paesi extra UE consulta sempre i siti delle ambasciate e della compagnia area per essere sicuro di cosa puoi o non puoi trasportare e delle modalità richieste per farlo, e dichiara sempre sul modulo della dogana la presenza di cibi nei tuoi bagagli e di che cibi si tratta, in modo da non dare l’impressione che stai nascondendo qualcosa.
Ma perché ci sono tutti questi problemi riguardo al trasporto di formaggi o altri alimenti di origine animale? È tutta una questione di sicurezza alimentare: questo tipo di cibi, infatti, possono essere vettori di agenti patogeni che non esistono o non sono un problema in quel particolare Paese. Se non rispetti il divieto o le normative specifiche imposte dal Paese in cui transiti puoi incorrere in multe molto salate, sequestro del prodotto e, in alcuni casi, vere e proprie condanne giuridiche.
Se sei indeciso sul trasportare o no il formaggio in aereo potresti pensare che spedirlo sarebbe più facile: in realtà devi comunque prestare attenzione e, anche in questo caso, dipende se ti trovi a spedire in un paese della UE oppure no. In generale sono ammessi per le spedizioni standard solo i generi alimentari secchi e sottovuoto, facendo comunque sempre attenzione alle ulteriori limitazioni di ogni destinazione, mentre per quanto riguarda gli alimenti freschi devi affidarti a uno spedizioniere specializzato nel preservare la catena del freddo.
Anche in questo caso, però, a dettare legge sono le regole stabilite per l’ingresso in dogana degli alimenti: in generale nei paesi all'interno dei confini parte dell'Unione Europea non ci sono grandi restrizioni, un po’ come quando trasporti il formaggio nel bagaglio, mentre nei paesi extra UE potrebbero valere esattamente le stesse norme che limitano il trasporto transitando dagli aeroporti. In generale, quindi, anche per la spedizione del formaggio o di altri prodotti alimentari è sempre bene informarti a fondo sulle regole del Paese dove devi inviare l’alimento in questione, oltre che affidarti a un corriere serio e specializzato in spedizioni alimentari.