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29 Marzo 2024 11:03

Il consumo regolare di caffè riduce il rischio di recidiva del cancro all’intestino

Secondo un recente studio bere tra le due e le quattro tazzine di caffè al giorno potrebbe ridurre il rischio di recidività del cancro all'intestino grazie alle proprietà di questa preziosa pianta.

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Un consiglio semplice e facile da seguire per prevenire l'insorgere del cancro all'intestino, una malattia orrenda e pericolosissima: bere, dalle due alle quattro tazzine al giorno, riduce il rischio di ricadute. Lo studio, pubblicato sul prestigioso International Journal of Cancer, dimostra (più o meno) il collegamento tra il consumo regolare del caffè e la riduzione del rischio di recidività. Vediamo insieme i dettagli della ricerca che non è, però, conclusiva.

Riduzione del 32% di recidiva in chi beve caffè

Uno studio recente ha identificato una possibile correlazione tra il consumo di caffè e il rischio di recidive del cancro all'intestino. L'analisi, condotta su un campione di 1.719 pazienti, ha evidenziato un effetto dose-dipendente: coloro che bevevano più caffè, fino a cinque tazzine al giorno, presentavano una probabilità del 32% inferiore di ricadute rispetto a chi ne consumava meno di due. Inoltre, è stata osservata una riduzione del 29% del rischio di morte prematura.

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È importante sottolineare, come riporta Dissapore, che lo studio non stabilisce una relazione causale diretta tra caffè e riduzione del rischio di cancro: in parole povere, significa che il caffè non aiuta in maniera diretta a combattere la recidività. Tuttavia, i dati emersi aprono la strada a nuove ricerche e a possibili strategie di prevenzione: il caffè contiene centinaia di composti bioattivi con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Inoltre, può influenzare i livelli di insulina e il microbiota intestinale, tutti fattori che potrebbero giocare un ruolo nello sviluppo del cancro all'intestino. Gli scienziati raccomandano comunque un consumo moderato di caffè, non superiore alle cinque tazzine al giorno. Sono necessari ulteriori studi per confermare i risultati e approfondire i meccanismi d'azione. La stessa dottoressa Kampman, una delle firmatarie dello studio, si è detta entusiasta del risultato, ma ci ha tenuto a sottolineare che l'associazione tra il consumo di caffè e la riduzione della recidiva non è interpretabile come relazione causale.

In conclusione possiamo dire che il consumo moderato di caffè potrebbe essere associato a un minor rischio di recidive e di morte prematura per i pazienti affetti da cancro all'intestino. Sono necessari ulteriori studi per confermare questa ipotesi e per chiarire i meccanismi d'azione.

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