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23 Marzo 2024 13:00

Il 24 marzo l’Europa celebra il Gelato day: il gusto del 2024 è il Gaufre de Liège

Adulti e bambini, nessuno resiste al gelato: è il dolce più amato, la merenda più gustosa e, in alcuni casi, una vera opera d'arte artigianale. Così amato, in Italia e non solo, da guadagnarsi una giornata speciale tutta sua.

A cura di Martina De Angelis
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Il 24 marzo, come ogni anno da più di dieci anni, è una giornata dedicata a una delle bontà dolci più amate: il gelato. Il Gelato day è un evento internazionale, organizzato in Europa per rendere omaggio a un prodotto d'eccellenza e a tutti coloro che del mestiere del gelatiere hanno fatto un'arte.

Che sia su cono o in coppetta, realizzato in casa, in versione classica o in versione fritta, il gelato è sempre buono e mette d'accordo tutti, grandi e piccoli. È la merenda perfetta della bella stagione, ma anche un pranzo goloso nelle giornate più calde, e perché no anche una coccola quando fa più freddo.

Il Gelato Day è stato istituito proprio per questo: rendere omaggio a uno degli alimenti preferiti a livello europeo, uno in cui gli italiani sono inoltre particolarmente protagonisti. Tra eventi e iniziative non manca anche la celebrazione del gusto dell'anno che, per il 2024, è il Gaufre de Liège belga.

Quando è nata la Giornata europea del gelato artigianale

La Giornata europea del gelato artigianale, conosciuta ormai amichevolmente come Gelato Day, è nata nel 2009 su iniziativa di Artglace, la confederazione dei gelatieri della Comunità europea. Inizialmente il Parlamento Europeo non accolse la domanda, eppure cinque parlamentari favorevoli – tra cui un rappresentante anche dell'Italia – si sono battuti tanto da ottenere, tre anni, l'istituzionalizzazione della giornata.

Ecco che quindi nasce ufficialmente nel 2012 quello che oggi è diventato un appuntamento fisso, dedicato non solo alla bontà dei prodotti in sé, ma anche all'importanza della componente artigianale, un vero vanto d'eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare, che valorizza i prodotti agroalimentari di ogni singolo stato membro dell'Europa.

In un anno come il 2024 in cui, per la prima volta il gelato artigianale supera i 10 milioni di euro in Europa, il Gelato Day promette di essere una grande festa con una serie di eventi, incontri e iniziative rivolte agli appassionati di tutte le età.

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Il gusto dell’anno 2024

Una delle tradizioni più amate della Giornata europea del gelato artigianale è il "Gusto dell'anno", scelto a ogni edizione da uno dei paesi aderenti ispirandosi ai dolci della tradizione locale e agli ingredienti più rappresentativi del territorio.

Dopo l’Apfelstrudelscelto dall’Austria nel 2023 e ispirato al dolce simbolo del suo territorio, quest'anno è il turno del Belgio con il gusto Gaufre de Liège, ovvero un gelato a base neutra aromatizzato con vaniglia e cannella, variegato al burro salato e accompagnato da una cialda di gaufre, il celebre waffle belga.

Questo trionfo di bontà sarà proposto nelle gelaterie aderenti all'iniziativa nella sua ricetta originale o in creative varianti: sono decine anche in Italia, a partire da quelle inserite nella prestigiosa Guida Gelaterie d’Italia del Gambero Rosso (partner, anche quest'anno, dell'evento).

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I trend del gelato per l'estate 2024

Il Gelato Day è anche l'occasione per studiare i nuovi trend che bisognerà aspettarsi dai maestri gelatai per l'estate. Quest'anno la parola d'ordine è genuinità: spopoleranno, infatti, i gusti alla frutta, soprattutto se a base di frutta di stagione fresca e di alta qualità, e soprattutto se artigianali. Ovviamente proprio per questo è fondamentale imparare a riconoscere un gelato artigianale.

Avranno grande spazio sapori come il caramello e i gusti dalle note sapide, ma ci sarà anche spazio per una serie di profili gustativi diversi ed esperienze di prodotto multisensoriali. Inoltre, sarà l'anno del "gelato snack", una via di mezzo tra monoporzione e finger food. Largo spazio quindi a come praline, pancake gelato e wafer gelato, tutti quei prodotti insomma presentati in packaging comodi e pratici per il consumo in movimento.

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Quello che i piatti non dicono
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