La trilogia imperdibile è composta da B&B, Sidecar e Brandy Alexander. Non sono moltissimi i drink con questo distillato perché è troppo costoso per essere miscelato con altri ingredienti.
Il brandy è un distillato raffinato e ricco di storia, ottenuto dalla distillazione di vino, spesso invecchiato in botti di legno. La sua produzione prevede la fermentazione del mosto, seguita dalla distillazione e da un periodo di invecchiamento che conferisce al brandy il suo caratteristico colore ambrato e profilo aromatico complesso. È tra i distillati più apprezzati da bere così, al naturale, ma ci sono anche alcuni cocktail buonissimi e storici a base di questo spirits che devi assolutamente assaggiare.
Il brandy è un distillato che nasce essenzialmente dal vino, ma sarebbe un errore pensare che sia "solo" vino distillato. In realtà, la sua lavorazione è il frutto di una lunga tradizione che unisce tecnica e sensibilità artigianale. Tutto parte dalla fermentazione dell’uva: si utilizzano solitamente vitigni bianchi, poveri di zuccheri e acidi, perché il risultato finale deve essere neutro ma equilibrato. Il vino ottenuto viene poi distillato. Esistono due metodi principali:
Una volta ottenuto l’alcol distillato, inizia la fase più importante: l’invecchiamento. Il brandy viene affinato in botti di rovere, che ne scolpiscono il carattere. È proprio qui che il liquido cristallino si trasforma: il legno rilascia tannini, aromi di vaniglia, spezie, frutta secca e conferisce al distillato il suo tipico colore ambrato. L’invecchiamento può durare da qualche anno fino a decenni.
Il brandy è un distillato versatile che ha dato vita a cocktail iconici, capaci di attraversare epoche e tendenze. Dai classici dell’epoca d’oro come il Sidecar e l’Alexander, fino ai drink più strutturati come il Sidecar o l’Old Fashioned nella sua variante con brandy, questi cocktail esaltano la ricchezza aromatica del distillato e lo rendono protagonista in miscelazioni eleganti e complesse.
Il Sidecar è un classico intramontabile della mixology, nato probabilmente tra Parigi e Londra all'inizio del Novecento (più probabilmente in Francia), in quell’epoca affascinante tra le due guerre mondiali in cui i bar europei erano crocevia di artisti, intellettuali e bohémien. Il suo nome curioso pare derivi dalla motocicletta con carrozzino laterale – un mezzo molto in voga all’epoca – anche se su questa origine restano diverse versioni, tutte dal sapore romantico. Il Sidecar è l’archetipo del cocktail sour, bilanciato e raffinato: un equilibrio perfetto tra il calore del brandy (o più precisamente del Cognac, che ne è la versione più pregiata), l’acidità del succo di limone fresco e la dolcezza dell’orange liqueur come il Cointreau o il triple sec.
Servito rigorosamente in coppetta, spesso con bordo zuccherato, è un drink secco, incisivo, ma allo stesso tempo elegante e rotondo. Il suo gusto è complesso ma accessibile: il brandy porta note di frutta secca e legno, il limone dona freschezza e l’arancia un tocco di morbidezza, rendendolo perfetto sia come aperitivo che come cocktail da fine serata.
Memorabile una scena di The Big Bang Theory in cui Raj, un po' alticcio, chiede al bartender "Alexandrami" con sommo disprezzo del fraterno amico Howard, che vorrebbe per lui dei drink più virili. L'ironia nasce dal fatto che il Brandy Alexander è molto dolce, sembra quasi un dessert in un bicchiere, è raffinato, cremoso, una coccola. È l’evoluzione più sofisticata dell’Alexander, nato agli inizi del Novecento, che inizialmente si preparava con gin e oggi si fa col cognac. Nel tempo, però, la versione con brandy è diventata la più amata e diffusa, tanto da oscurare l’originale. E a ben vedere: l’intensità rotonda del brandy si sposa magnificamente con le note cioccolatose della crème de cacao e la morbidezza avvolgente della panna fresca liquida. In bocca, il Brandy Alexander è una carezza: il cacao dona profondità, la panna attenua la forza alcolica e il brandy emerge con il suo calore elegante, senza mai dominare. È un cocktail da meditazione, perfetto per serate intime o per chiudere in bellezza una cena importante.
Il B&B nasce nella prima metà del Novecento negli Stati Uniti, nel leggendario Club 21 di New York, un luogo cult della vita mondana del tempo. La sigla sta per Brandy & Bénédictine: a differenza di molti altri cocktail, qui non ci sono succhi, bitter o dolcificanti, la bellezza del B&B sta tutta nella sua essenzialità. Il brandy, con le sue note calde, morbide, legnose, fa da base ideale alla Bénédictine, un liquore francese a base di 27 erbe e spezie, distillato secondo una ricetta segreta che risale al 1510. La Bénédictine porta con sé sentori di miele, zafferano, cannella, chiodi di garofano, agrumi e molte altre sfumature che si svelano lentamente, sorso dopo sorso. Il risultato è un cocktail intenso, aromatico e stratificato, perfetto per chi ama scoprire nuance nuove a ogni assaggio.