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23 Maggio 2022 17:20

Guerra e rincari: il 17% delle famiglie ha difficoltà nel fare la spesa

Sempre più famiglie in difficoltà nel fare la spesa. La quasi totalità degli italiani ha rivisto le proprie priorità in fase di acquisto. È quanto emerge dall'ultima ricerca NielsenIQ.

A cura di Alessandro Creta
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Sempre più persone in difficoltà nel fare la spesa. È il dato emerso da una delle ultime ricerche condotte dalla società NielsenIQ sugli acquisti delle famiglie italiane. Stando allo studio dell’azienda (che monitora le tendenze di consumatori e mercati), da quando è cominciata la guerra in Ucraina si sono accentuate le diseguaglianze tra le famiglie, con sempre più persone che devono prestare maggiore attenzione a cosa acquistano al supermercato.

La ricerca è stata presentata pochi gironi fa in occasione de Linkontro e secondo i dati raccolti se lo scorso febbraio le famiglie in difficoltà erano il 10 per cento, ad oggi il numero è cresciuto fino al 17 per cento. Tutta colpa dei rincari che stanno caratterizzando e influenzando il nostro nuovo modo di fare la spesa. Un’altra brutta notizia, che fa seguito quella secondo cui in questo 2022 serviranno quasi 500 euro in più a famiglia per acquistare il beni di prima necessità.

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La ricerca di NielsenIQ ha messo in evidenza anche i nuovi comportamenti dei consumatori in fase di acquisto. Per reagire agli aumenti di tanti prodotti e generi alimentari il il 96% degli italiani ha ammesso di rivedere le proprie priorità di spesa: di questi il 27% sceglierà i beni meno cari tra quelli solitamente comprati, il 41% limiterà gli acquisti di categorie troppo costose mentre il 28% farà la spesa in negozi differenti, lasciandosi guidare dalle promozioni.

Rincari beni alimentari: in GB situazione “apocalittica”

Nella morsa dell'inflazione la Gran Bretagna, con la banca centrale nazionale che ha definito “apocalittico” l’incombente aumento dei prezzi dei generi alimentari. I rincari nei supermercati della Regina paiono incontrollati (e incontrollabili), con tutto il settore dell’agroalimentare colpito da questa crisi. Il prezzo dei prodotti alimentari, ad esempio, è aumentato del 6% solamente in aprile e secondo un sondaggio Ipsos un quarto della popolazione sarebbe costretto a saltare i pasti pur di risparmiare, mentre un’altra buona fetta ha deciso di tenere spenti i riscaldamenti.

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Quello che i piatti non dicono
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