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27 Giugno 2025 11:00

Gli errori da non fare per preparare un’insalata di riso perfetta

È il piatto più preparato dell’estate, amato per la versatilità e la praticità: l’insalata di riso è un vero must nei mesi più caldi dell’anno. È una ricetta facile da preparare, ma come qualsiasi preparazione richiede una serie di accortezze: ecco gli errori più comuni da evitare per preparare l’insalata di riso perfetta.

A cura di Martina De Angelis
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L’insalata di riso, conosciuta anche riso freddo, è uno dei piatti più amati e realizzati in estate: pratico e gustoso, versatile e nutriente, è un comodo piatto unico per i giorni in cui fa troppo caldo per cucinare o per quando devi andare in gita, magari per passare tutta la giornata in spiaggia. Non esiste una vera e propria versione classica, tutto dipende dai tuoi gusti: il bello dell’insalata di riso è proprio questa, puoi condirla seguendo le tue preferenze, la tua fantasia o semplicemente quello che hai in frigorifero, così da personalizzarla a tuo piacere. L’insalata di riso è una ricetta semplice da realizzare, ma questo non vuol dire che non richieda qualche particolare accortezza: alcuni errori piuttosto diffusi ne possono compromettere la riuscita, a partire dalla scelta del riso più adatto fino alla temperatura giusta per consumarla. Vuoi imparare a preparare l’insalata di riso perfetta? Ecco gli errori che non devi mai commettere.

1. Sbagliare il tipo di riso

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Il riso non è uno solo ma è un prodotto disponibile in migliaia di varietà: solo in Italia se ne coltivano più di cento. La scelta di una o l’altra varietà di riso è molto importante quando cucini perché ciascuna ha le proprie peculiarità di sapore, di resa e di comportamento in cottura, e di conseguenza ognuna ha il suo particolare utilizzo specifico. Proprio come esiste un riso specifico per i risotti, uno adatto al sushi o uno migliore per gli arancini, solo alcune varietà di riso vanno bene per preparare l’insalata di riso, nello specifico quelle che hanno una buona tenuta in cottura e che mantengano i chicchi ben separati. Rispondono perfettamente a queste esigenze il riso Carnaroli e il riso Arborio, ma si prestano bene anche alcune varietà dal chicco più sottile come il Rive, il Roma o il Venere dal particolare colore nero o ancora tipologie esotiche come il Basmati e il Thaibonnet. Meno conosciuto, ma molto buono per le insalate di riso, è il parboiled: non è una varietà ma una lavorazione del riso grezzo che prevede un trattamento di bollitura parziale dei chicchi prima che vengano essiccati, pratica che diminuisce la presenza di amido e garantisce chicchi separati e che si amalgamano al condimento senza assorbirlo.

2. Cuocere troppo il riso

cuocere pilaf

La cottura è il secondo errore più comune quando prepari l’insalata di riso: è molto facile lasciare che il riso cuocia più del dovuto ma il risultato è quello di ottenere una consistenza collosa e appiccicosa quando invece serve che ogni chicco rimanga ben separato dall’altro. Prima di tutto ricorda di seguire i tempi di cottura indicati sulla confezione perché ogni tipologia di riso ne ha uno specifico, ma ricorda di scolarlo sempre un paio di minuti prima del previsto: la perfetta insalata di riso è quella che si prepara con il riso leggermente al dente.

3. Condire il riso caldo

raffreddare riso

L’insalata di riso è una ricetta più veloce rispetto a tante altre, ma questo non vuol dire che non abbia le sue tempistiche da rispettare. Fondamentale è non aggiungere mai gli ingredienti quando il riso è ancora caldo perché si andrebbero a rovinare: devi attendere che il riso si raffreddi prima di inserire gli altri alimenti. Potresti aver letto il suggerimento di passarlo sotto l’acqua per raffreddarlo più velocemente, ma anche questa pratica è totalmente errata perché porta via tutto l’amido e ci rimettono il sapore e l’aroma del riso. Aspetta che il riso si raffreddi naturalmente (a temperatura ambiente, ma in punto fresco), meglio ancora se adagiato su un vassoio, sgranato con la forchetta e condito con un filo di olio.

4. Usare i condimenti già pronti

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Lo sappiamo, i barattoli di condimento già pronti per le insalate fredde ti fanno risparmiare parecchio tempo, però se vuoi un’insalata di riso davvero buona sarebbe meglio evitarli. Non voglia affermare che siano tutti prodotti scadenti – qualche marca particolarmente valida esiste – ma si tratta sempre di cibo in scatola, che quindi per essere mantenuto potrebbe avere tutta una serie di prodotti conservanti all’interno che smorzano un po’ il sapore, oltre a non fare proprio benissimo alla salute a lungo andare. Questo non vuol dire che se usi i condimenti pronti ogni tanto è una tragedia, solo è meglio che non diventi un’abitudine.

5. Esagerare con il condimento

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La parte più divertente e creativa dell’insalata di riso è scegliere la combinazione di ingredienti per creare un condimento che ti soddisfi. Attenzione però a non esagerare: in questo caso “meno è meglio” e la regola generale vorrebbe che non si inseriscano più di 3 o 4 alimenti in tutto. Inoltre è importante non unirli a caso solo perché ti piacciono: in linea generale opta per proteine dal sapore simile (evita, per esempio, di unire tonno e pollo), attento alle verdure che rilasciano molto liquido (strizzale e scolale bene prima di aggiungerle) e scegli consistente compatte che si possano tagliare in piccole parti ma che non si sfilaccino una volta mescolato tutto.

6. Aggiungere la maionese insieme agli altri ingredienti

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La maionese sì o la maionese no? Questo è uno dei più grandi dibattiti quando si tratta di preparare l’insalata di riso, una lotta che crea delle vere e proprie fazione. La regola generale sarebbe quella di non usare la maionese perché tende a compattare troppo il riso e gli altri ingredienti creando un mucchio colloso, meglio preferire altre emulsioni preparare in casa. Se proprio però ami quel gusto dolciastro che solo la maionese riesce a dare, ricorda che non devi aggiungerla insieme agli altri ingredienti o, peggio ancora, prima di unirli al riso: è proprio questo che rende l’insalata collosa. Il trucco è quello di aggiungere la maionese direttamente al momento dell’impiattamento (poca, non farti prendere la mano!)

7. Servire l’insalata di riso appena tolta dal frigo

mescolare insalata

Una volta che l’insalata di riso è pronta di solito si mette in frigo, perché è una di quelle ricette che puoi preparare anche diverse ore in anticipo rispetto a quando devi mangiarla. L’abitudine è quella di tirarla fuori al momento del pasto e portarla in tavola ancora fredda, ma in realtà è un errore da evitare: il cambio di temperatura brusco potrebbe portare a una alterazione del sapore e della consistenza sia del riso che degli ingredienti, inoltre il freddo avrà sicuramente seccato condimenti liquidi come l’olio. Per servire l’insalata di riso perfetta è meglio se la tiri fuori almeno mezz’ora prima di mangiarla, aggiungendo un filo di olio per “ammorbidirla” di nuovo quando avrà raggiunto di nuovo la temperatura ambiente.

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