È in assoluto uno dei simboli dell'estate ed è amato da grandi e piccini: stiamo parlando del gelato che, secondo uno studio effettuato da Federconsumatori, ha subito un aumento di prezzo del 9% rispetto al 2024.
Con l’arrivo delle alte temperature le nostre abitudini alimentari cambiano notevolmente: si prediligono ricette fresche e veloci, paste fredde, insalate, frutta e come spuntino, di tanto in tanto, un meraviglioso gelato. Evergreen di tutte le nostre estati, il suo consumo cresce notevolmente in questa stagione dell’anno: ad aumentare però non è soltanto la sua assunzione, ma anche i prezzi che, secondo una stima di Federconsumatori, dal 2002, sono aumentati del ben 138%.
Secondo un'analisi pubblicata qualche giorno fa da Federconsumatori, il prezzo del gelato è aumentato del 9% rispetto allo scorso anno. A sentire maggiormente gli effetti di questo rincaro è soprattutto il gelato confezionato a stecca e quello in vaschetta, aumentati rispettivamente del +24% e del +23%.
Cifre che spaventano ancora di più se facciamo un passo indietro nel tempo: rispetto al 2021 il gelato ha subito un innalzamento del 42% e rispetto al 2002 addirittura del 138%. Questo, per le tasche dei consumatori, significa che un cono piccolo oggi costa 2,90 euro mentre nel 2002 costava soltanto 1,50 euro. Per i gelati confezionati a stecca invece si è passati dagli 0,90 centesimi del 2002 a 2,80 euro di oggi.
Ora quindi ci si potrebbe chiedere da dove nasce questo aumento in poco più di 20 anni, e la risposta, per Federconsumatori, è che "latte, zucchero e cacao, hanno subito aumenti di prezzo, a cui si aggiunge anche il caro-energia registrato negli ultimi anni". Una spiegazione che, negli ultimi anni, è servita a motivare i rincari anche di altri beni di consumo, ma che, in questo caso, secondo l’associazione dei consumatori non spiegherebbe comunque una tale crescita.
Dall’analisi condotta è venuto a galla anche un altro importante fattore: con il passare del tempo, i coni dei gelati artigianali sono sempre più grandi e variegati – come ad esempio nella versione al cacao, mandorlato e gluten free – e questo potrebbe spiegare anche un ulteriore aumento di prezzo.
Ma se questo è vero per quelli realizzati artigianalmente, non si può dire lo stesso di quelli confezionati: "Specialmente i gelati a stecca si sono ‘rimpiccioliti' del -15% rispetto al 2002. Sempre più piccole, inoltre, le versioni gourmet" afferma Federconsumatori.